Opere d’arte in ogni luogo: muri, case, strade, vicoli, piazze. Ogni angolo del centro storico esibisce murales che rendono questa località unica in Sardegna. Orgosolo sorge nel centro della Barbagia, cuore selvaggio dell’isola, eppure svela al visitatore uno spettacolo di disegni e colori che dà vita a un contrasto meraviglioso con il carattere del territorio. Non solo: è anche famosa per l’arte del canto a tenore, tradizione che appartiene alle radici della musica sarda. E pensare che fino a qualche decennio fa la fama di questa località era legata a episodi di cronaca, banditismo e sequestri: oggi non c’è più nulla di tutto questo, ma solo bellezza e stupore. Andiamo a vedere?
Partenza da Olbia, città familiare a tutti i riders che vengono in Sardegna in nave trasportando la propria moto. Prendi la SS131 Diramazione Centrale Nuorese, in direzione di Nuoro. Una volta passata Siniscola e la zona industriale, entri nel vero e proprio territorio della Barbagia. Nella zona delle “tombe dei giganti” esci dalla strada principale e vai a sinistra sulla SP38, e poi a destra sulla SS129 in direzione Nuoro. Prima di arrivare al capoluogo, svolta a sinistra verso Oliena e poi a destra sulla strada provinciale. Incontri quindi l’incrocio con la SP58, che devi imboccare (a sinistra) per arrivare alla località di destinazione Orgosolo.
Nell’entroterra sardo, la visita a Orgosolo regala le emozioni di un viaggio nella storia.
Orgosolo si trova in provincia di Nuoro a circa 620 m s.l.m. in Barbagia, sulle pendici del massiccio del Gennargentu. Il vasto territorio comprende anche alcune montagne, la più alta delle quali è il Monte Armario (1433 m s.l.m.), e si estende sull’altopiano montuoso del Supramonte. “Supramonte” è anche il nome del noto ensemble di canto a tenore che ha base nel territorio, che promuove la tecnica vocale della tradizione sarda e ravviva la memoria dei grandi cantori dell’isola.
La Sardegna è considerata la culla italiana dell’arte muraria, e Orgosolo ne è la capitale. Il primo dei murales risale al 1969, realizzato dal gruppo di anarchici milanesi Dioniso. Nel 1975 l’insegnante Francesco Del Casino e i suoi alunni della scuola media realizzarono altri murales dedicati al tema della Liberazione. Questi episodi furono le vere e proprie origini dell’arte muraria in questa zona: altri artisti hanno dato seguito all’iniziativa, come il pittore Pasquale Buesca e il gruppo culturale locale Le Api, con dipinti che raccontano la storia e la società dell’isola e i personaggi che ne sono stati protagonisti. Gli amanti della musica ameranno fare una foto ricordo con il murale dedicato a Fabrizio De André e Augusto Daolio dei Nomadi. E per gli altri, beh, ci sono ben 200 opere da ammirare!
Oltre 200 sono i murales che conquistano l’attenzione sui muri delle case di Orgosolo.
Un tempo era abitazione privata della famiglia Corraine, oggi è un museo etnografico allestito su cinque piani. Sa Dommo e Sos Corraine è un viaggio nel passato autentico della Barbagia, con mobili originali e suppellettili tradizionali, e la possibilità di apprendere tra una stanza e l’altra le storie e le usanze degli antichi abitanti, grazie alla visita guidata dei padroni di casa. Ingresso 5€.
Specialità tipica di Sardegna è il Pane Carasau, e puoi entrare nel vivo della produzione di questo alimento tradizionale, visitando un laboratorio dell’Ottocento in cui potrai anche cimentarti con le tue mani nella preparazione. Compresa nella visita al Museo del Pane Carasau (in corso Repubblica 330) non può mancare una buona degustazione. A Orgosolo, come vedi, non solo colori ma anche sapori. Se vuoi continuare a visitare altri borghi dipinti italiani, ecco per te la guida alle più belle città dei murales!
Orgosolo è tra i più bei borghi dei murales in Italia.
Scrivo di viaggi e musica - che a volte sono la stessa cosa.
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