Là dove c'erano le paludi ora c'è una città, tra le più vaste dell'Appennino e non solo

Là dove c’erano le paludi ora c’è una città, tra le più vaste dell’Appennino e non solo

Paolo Albera  | 09 Mag 2024  | Tempo di lettura: 4 minuti
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Un comune sorprendentemente vasto, che comprende una ventina di frazioni. Pavullo nel Frignano si estende per ben 143 km², poco più piccolo del capoluogo di provincia Modena (183 km²), e addirittura più grande del capoluogo di regione Bologna, che si ferma a 140 km². Per la sua posizione di passaggio sull’Appennino Emiliano, è stato un borgo importante in era medievale. La zona è montagnosa, va dai 372 metri fino ai 926 metri di altitudine, eppure per la sua conformazione naturale, situata in una depressione ristagnante, è stata in passato un’area piena di paludi (parola che è all’origine del nome Pavullo). Non è più così: le urbanizzazioni e bonifiche dell’uomo hanno quasi completamente eliminato i terreni paludosi; oggi ci sono tante attrazioni storiche da visitare, e lo faremo subito!

1 Itinerario in moto a Pavullo del Frignano e sull’Appennino Emiliano

1.1 Mappa

1.2 Percorso

Partenza dal capoluogo Modena, che si può raggiungere facilmente attraverso l’autostrada del Sole A1, oppure la A22 del Brennero. Il percorso è molto semplice: segui la strada statale 12 dell’Abetone e in un’ora abbondante arrivi a destinazione. Da Pavullo nel Frignano, se vuoi allungare il viaggio verso le punte dell’Appennino, puoi continuare dritto fino ad arrivare al Passo dell’Abetone, che amministrativamente si trova già in Toscana (provincia di Pistoia). In questo caso il tempo di percorrenza è di quasi due ore.

2 Tutte le attrazioni da non perdere a Pavullo nel Frignano

pavullo nel frignano
Il paesaggio che si gode da Pavullo nel Frignano.

Pavullo nel Frignano è il centro della regione storica del Frignano; il cuore di questo vasto comune si trova a 682 m s.l.m. Nel 1945 si trovava sulla Linea Gotica e fu scenario di aspri scontri tra le truppe tedesche e le forze partigiane. Oggi è un centro ricco di attrazioni da visitare, a partire da quella più iconica, il Castello di Montecuccolo.

2.1 Il Castello di Montecuccolo

Il Castello di Montecuccolo, di cui abbiamo testimonianza a partire dal 1027, fu la storica residenza della nobile famiglia dei Montecuccoli. Si trova a 4 km dal centro città, a 873 m s.l.m. sopra il piccolo borgo medievale di Montecuccolo, dove spicca la chiesa di San Lorenzo (1577). L’edificio, oltre ad essere considerato il simbolo di Pavullo nel Frignano, è anche sede museale: ospita il Centro Museale Montecuccoli, con il Museo naturalistico “Ferruccio Minghelli”, la raccolta d’arte “Gino Covili” e diverse altre esposizioni artistiche. Il costo d’ingresso è di 5€.

Il Castello di Montecuccolo
Il Castello di Montecuccolo, a Pavullo nel Frignano.

2.2 Il Ponte di Olina

Assolutamente scenografico, il Ponte di Olina si eleva slanciato sul torrente Scoltenna, con la sua arcata di forma parabolica. La costruzione ha più di cinquecento anni: è datata 1522, quando questa tratta era fondamentale per la comunicazione tra i comuni Emiliani e la Toscana. In questo periodo è chiuso per lavori di manutenzione e restauro, che lo riporteranno praticabile per pedoni e biciclette.

2.3 Il centro storico di Pavullo nel Frignano

Cosa vedere nel centro storico di Pavullo nel Frignano? Sicuramente il Palazzo e il Parco Ducale, realizzati dai Duchi d’Este nell’ottocento come residenza estiva. Nel palazzo si trovano le Gallerie Civiche: in particolare quella di Arte Contemporanea ha ospitato le esposizioni di artisti di livello internazionale. Passeggiando nell’area naturalistica si può vedere un maestoso cedro del libano secolare, censito tra gli alberi monumentali d’Italia.

2.4 E dopo la visita… buon appetito!

Come da grande tradizione emiliana, è bello passeggiare, ma anche sedersi a tavola! La specialità del luogo sono le crescentine di Pavullo, più conosciute altrove come “tigelle”, varietà di focacce più spesse rispetto alle classiche piadine. Alle crescentine è dedicata una festa che si tiene ogni ultima domenica del mese di agosto, organizzata dalla Pro Loco. E poi ci sono i borlenghi, ovvero crêpes molto sottili e croccanti, un tipico cibo povero costituito da una “colla” a base di acqua, farina e sale che viene arricchita da un ripieno tradizionale (“cunza”) di lardo, aglio, rosmarino e parmigiano reggiano. Una volta saziata la fame, puoi ripartire con un nuovo itinerario a Modena e dintorni!

pavullo nel frignano
La zona pre-appenninica di Pavullo nel Frignano.

Paolo Albera
Paolo Albera

Scrivo di viaggi e musica - che a volte sono la stessa cosa.



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