Il Giro d'Italia lo ha reso famoso, il suo paesaggio lo ha reso bellissimo: il passo di collegamento lombardo per uno splendido tour in moto

Il Giro d’Italia lo ha reso famoso, il suo paesaggio lo ha reso bellissimo: il passo di collegamento lombardo per uno splendido tour in moto

Alessio Gabrielli  | 13 Ott 2024  | Tempo di lettura: 4 minuti
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Il Passo Aprica, uno splendido motoitinerario in Lombardia. Con i suoi 1181 metri d’altezza, il Passo dell’Aprica è famoso anche per essere stato diverse volte protagonista nel ciclismo essendo tappa del Giro d’Italia. Lo scopriamo con un itinerario di circa 150 chilometri che, partendo da Brescia, sfiora il Lago d’Iseo e congiunge le belle località turistiche di Darfo Boario Terme, Edolo e Aprica, prima di arrivare a Sondrio, quasi al confine con la Svizzera.

Passo Aprica in moto

Mappa

Percorso

Un itinerario pensato per chi vuole evadere per una giornata e immergersi in una passeggiata motociclistica di tutto rispetto. I chilometri infatti non sono molti, appena 156 chilometri che verosimilmente si possono percorrere anche in meno di tre ore. Si parte da Brescia. La Leonessa d’Italia, nome con la quale è conosciuta la città reso famoso da Giosuè Carducci, nell’opinione pubblica degli italiani non è certo una meta turistica.

Questo non è vero, il capoluogo lombardo urbanisticamente è molto gradevole e capace di coniugare il passato rinascimentale di piazza della Loggia con complessi più moderni come piazza della Vittoria costruita intorno agli anni ’30. Questo per dire che se non l’avete mai vista una gita nel centro storico vale la pena. Ora però è tempo di dare il gas!

Da Brescia superate la tangenziale ovest e prendete la SP510 conosciuta anche come la strada statale Sebina Orientale qua spingetevi verso nord per raggiungere la costa del lago d’Iseo. Scenario suggestivo quello della strada del lungo lago che vi porterà a superarlo arrivando all’altezza di Darfo Boario Terme.

Qua si cambia strada, passando per la SS42 sulla destra si potrà ammirare il massiccio montuoso della Alpi Retiche meridionali, conosciuto anche come Gruppo dell’Adamello. Tornanti e curvi iniziano a essere interessanti. Si continua a salire, purtroppo la pecca è che la strada è abbastanza trafficata.

Dalle parti di Edolo si alternano strozzature con curve cieche e strette a parti di carreggiata più larghe. Arriviamo in prossimità del Passo Aprica che lambisce un pericoloso strapiombo che viene lasciato velocemente alle spalle non facendo godere appieno del panorama. Curva emozionante è quella dopo Corteno Golgi, peccato che non duri molto. Attenzione anche all’asfalto che in alcuni punti è vecchio e mal tenuto.

La parte del Passo Aprica da Tirano e Sondrio è molto più eccitante. Soprattutto perché la strada è in perfette condizioni. Il primo tratto veramente divertente: curve strette, controcurve altrettanto, molto fitte e ideali per chi ha uno stile di guida (e una moto) agile e altamente guidabile. Sul finale la strada si apre, i tornanti diminuiscono e la velocità rimane contenuta. Sono infatti pochi i tratti dove è possibile accelerare.

Terminato il valico si continua arrivando su un’altra statale degna di nota, la SS38 dello Stelvio che vi porterà fino a Sondrio costeggiando il fiume Adda. Nel complesso questo giro vi farà affrontare un passo non semplicissimo, un minimo di esperienza sulle due ruote serve. Incontrerete dei muri e un bello strapiombo che se sottovalutate potrebbe essere capace di farvi brutti scherzi. Insomma… occhio!

Arrivati a Sondrio ovviamente non potete redimersi dal fare una sosta enogastronomica. La città da questo punto di vista offre molto. Si parte dai pizzoccheri, primo piatto tipico della Valtellina che si deve assaggiare. Sono una sorta di tagliatelle dal colore tendente al grigio derivante dall’impasto preparato con farina di grano saraceno e di farina di frumento.

Il condimento tipico della zona è verza o costole di bietola, patate a pezzi, formaggio Casera, grana grattugiato, burro e aglio. Poi i Sciatt, a questo nome corrispondono delle ottime e croccanti frittelle tondeggianti di grano saraceno con cuore di formaggio. E se avete sete? Il Valtellina Superiore Inferno, un vino rosso molto strutturato e profumato.

Insomma, il Passo Aprica sarà quello che cattura più l’attenzione, ma tutto l’itinerario saprà sicuramente come conquistarti!

Passo Aprica, il paradiso degli sportivi

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Importante centro turistico del valtellinese è un luogo molto vario per i turisti in cui è possibile trovare attività di ogni genere. Collega le province lombarde di Sondrio e Brescia e si trova a un’altitudine di 1181 metri sopra il livello del mare ed è la via di comunicazione principale tra la Valtellina e la Val Camonica.

Una strada molto famosa e rinomata soprattutto tra i ciclisti visto che è stata inserita numerose volte come tappa del Giro d’Italia. L’ultima presenza di questo passo nel Giro risale al 2022 con la vittoria di Jan Hirt, corridore della Repubblica Ceca. Nel 1994 anche Marco Pantani riuscì a tagliare per primo il traguardo della tappa del Passo Aprica, mentre la prima volta che il Giro passò da queste parti è nel lontano 1962.

Durante l’estate il Passo è preso d’assalto anche dagli escursionisti che possono beneficiare dei tantissimi sentieri presenti nella zona. Nel periodo invernale, amanti degli sci e dello snowboard possono divertirsi nelle varie piste dedicate.

Alessio Gabrielli
Alessio Gabrielli

Sono Alessio Gabrielli, ho 26 anni. Laureato magistrale presso l'Università La Sapienza di Roma in Media, comunicazione digitale e giornalismo. Mi occupo dal 2022 di creare contenuti web per il sito TrueRiders portando avanti la mia passione per le moto e lo sport



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