È fin dagli anni ‘40 che ingegneri e appassionati di motori hanno pensato di costruire automobili utilizzando motori o componenti di motociclette. In questo, ad esempio, Moto Guzzi ha fatto storia con la creazione della monoposto Nibbio II e l’iconica “Vetturetta”, tra gli anni ‘30 e ‘50. Ancora più singolare è, tuttavia, l’idea di realizzare motociclette utilizzando componenti di vetture a quattro ruote.
Per questo tipo di lavori, l’hobbista inglese Paul Clark è un vero e proprio maestro. Da sempre appassionato di marchi automobilistici vintage e di motociclette, Paul ha realizzato nel tempo una vastissima collezione di moto riciclando pezzi di auto sportive e componenti usate acquistate a prezzo di mercatino.
Intervistato dalla popolarissima webzine BikeExif da Wesley Reyneke, specializzata nella cultura delle moto personalizzate, Paul ha presentato uno dei suoi progetti più ambiziosi e “folli”. Questo prende il nome di “WV”, una spettacolare bobber alimentata dal motore boxer a 4 cilindri di un maggiolino Volkswagen raffreddato ad aria.
Chiaramente questo tipo di produzioni richiede tempo, pazienza e molto ingegno, e più che per trarre profitto, Paul lo fa per la pura passione che nutre per i motori. Ma come fa a realizzare queste opere uniche su due ruote?
Una delle cose che maggiormente diverte Paul Clark è il riuscire a realizzare moto a bassissimo costo, utilizzando componenti riciclate o costruite ex novo. L’idea di dare vita ad una motocicletta con motore Volkswagen gli è venuta quando si è imbattuto nel motore di un vecchio maggiolino all’interno di un catalogo ricambi Volkswagen online, il quale costava poco più di 300 euro.
Dopo aver acquistato il motore, lui stesso dichiara che aveva già sviluppato nella sua testa l’intero progetto, anche per quel che riguarda le caratteristiche estetiche. Per collegare una trasmissione al motore, Paul ha scelto di accoppiare un cambio Dnepr MT 650 alla fresa Volkswagen, utilizzando delle riduzioni in alluminio appositamente tagliate e saldate.
Partendo dal telaio di una vecchia Honda Goldwing, Paul ha realizzato una struttura completamente nuova utilizzando tubi di acciaio modificati a dovere, mentre i cilindri e le forcelle sono state ricavate dalla parte anteriore di una Yamaha XJR1300. Come tocco finale, sotto la sella è stata inserita un contenitore porta batteria che funge anche da supporto per l’alternatore, la quale mette il logo Volkswagen in bella vista.
Lavori del genere, insomma, danno vita a gioiellini a due ruote completamente unici, oltre che dall’aspetto estremamente gradevole e “vissuto”. Il tutto, peraltro, con una spesa decisamente contenuta. Paul Clark è la dimostrazione in carne ed ossa che passione, applicazione e lavoro d’ingegno possono dare risultati incredibili, oltre che portare su strada dei piccoli bolidi a bassissimo costo.
Del resto, tutto ciò che occorre è recuperare pezzi di automobili o motociclette datate a basso costo e un pizzico di olio di gomito per assemblare i vari componenti tra loro. Considerando che il 2024 è stato un anno fortunatissimo per il mercato delle motociclette, potrebbe trattarsi anche di un’ottima idea per riciclare vecchi pezzi ed evitare sprechi. Una motocicletta che monta pezzi d’epoca come quelli dell’iconico Maggiolino Volkswagen, infine, è sicuramente un’opera d’arte affascinante che difficilmente resta inosservata.
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