Aspettando l’estate, si potrebbe già ragionare sui prossimi viaggi in moto. Tre proposte per la bella stagione che vi permetteranno di capire quale sarà il vostro prossimo itinerario su due ruote dal sapore vacanziero, tra proposte di viaggi in moto in Italia e percorsi stradali in Europa.
Una vacanza in moto ha infatti sempre un gusto unico e inimitabile. Ecco una serie di proposte che potrebbero fare al caso di tanti motociclisti. Strade con tornanti da urlo, panorami mozzafiato e contesti culturali dove, attraverso enogastronomia e usanze del posto, al ritorno a casa ci si può sentire sicuramente più ricchi.
Cominciamo questi consigli andando in Corsica. Non è certo una novità affermare che l’isola francese sia una bella esperienza da fare in moto. Non bisogna immaginarsi strade asfaltate e infrastrutture al top, parte della bellezza è proprio in quel senso di crudezza che solo qua si può trovare. I corsi poi stravedono per gli italiani, culturalmente infatti assomigliano molto più a dei nostri connazionali che ai cugini d’oltralpe.
Ma che posti vedere in sella a un mezzo a due ruote? Gli itinerari da proporre sono tanti. Per chi volesse dedicarsi solo al mare il consiglio è andare al nord dell’isola, dove natura incontaminata e spiagge intime la fanno da padrone: Plage de Lozari, Plage de Bodri e Plage de Loto, tutte località degne di nota. Per arrivarci, inoltre, la strada è molto comoda.
C’è la N197 che attraversa tutta la costa settentrionale. Una regola, qualsiasi sia la vostra tipologia di vacanza, è quella di percorrere la Corsica in modo antiorario. È vero le strade sono piccole, senza guard rail e inclinate verso il burrone, ma in questa direzione si vedono meglio i panorami, proprio per il fatto che si è vicini al bordo della strada e anche l’eventuale passeggero può godere della vista. Rimanendo sempre a nord un luogo assurdo è il désert des Agriates, si trova tra Ile-Rousse e Saint Florent.
A questo corrisponde una zona selvaggia fatta di macchia mediterranea e piccole alture. Sembra di essere ai confini della realtà, immaginatevela in moto. Scendendo nella parte dell’isola meridionale tappa obbligatoria sono le Bocche di Bonifacio. Prima di scendere così tanto però fate una variazione andando verso l’entroterra. Per una vera vacanza on the road bisogna passare per Corte, situata nel centro, è la vecchia capitale: storia, tradizione e una vista a strapiombo sulla parte antica della cittadella.
Altra isola, altro viaggio. La Sicilia è talmente grande e interessante da fare in moto che se ne potrebbe parlare per ore. Qua vi consigliamo un itinerario per chi fosse alle prime armi. Arrivate a Palermo e godetevi un giro cittadino e poi in moto a fare un bagno a Mondello. Fatto questo ci si può muovere verso Trapani, attraversando la bellissima riserva dello Zingaro e San Vito Lo capo. Nel trapanese altamente consigliate sono le Saline e la zona di Erice.
A questo punto bisogna ricordarsi di essere, prima di ogni altra cosa, motociclisti e spingersi fino a Catania. Il contesto nei pressi dell’Etna è incredibile, così come il litorale dei Ciclopi. Andare da Acitrezza a Acicastello è suggestivo, fidatevi. Se poi si avesse ancora voglia di mettere su chilometri arrivate a Siracusa per poi risalire di nuovo nel catanese, giungere a Messina e riposarsi nella stupenda Taormina.
Chiudiamo il terzetto di proposte con un scelta non affatto banale e ancora non avvezza completamente al turismo di massa. Si parla del Montenegro, lo stato dell’ex Jugoslavia è il giusto compromesso tra chi vuole cimentarsi in pieghe e tornanti, ma anche tra la ricercatezza di spiagge poco affollate e mare cristallino.
Se si partisse dall’Italia ci si può arrivare via traghetto da Ancona e Bari. Le moto si possono ovviamente imbarcare. L’alternativa è arrivare via aereo su Podgorica, la capitale, e noleggiare una moto nelle innumerevoli agenzie che si trovano proprio in aeroporto. Una vota in sella alla moto e in terra montenegrina quali sono i posti che si devono visitare? La costa merita tutta, meglio partire da nord per andare verso sud.
Panorami unici e una lunga strada che, seppur con tratti a una corsia, alla fine riesce a gestire il traffico (salvo ad agosto!) in mondo soddisfacente. Le bocche di Cattaro non si possono perdere, un suggestivo fiordo e una zona che ha ancora tanti richiami della Repubblica di Venezia. La Serenissima aveva in queste zone, infatti, quella che tra il ‘700 e ‘800 era conosciuta come Albania Veneta. Cittadine che meritano sono quelle di Budva, Bar (soprattutto se si fosse a caccia di vita notturna) e Sveti Stefan (forse la spiaggia più bella di tutto lo stato). Andando ancora più a sud transitate per Dulcigno, qua più che Montenegro sembra un antipasto di Albania.
Per chi all’itinerario marittimo preferisce quello naturalistico si consiglia il lago di Scutari, una una strada fatta di curve e tornanti ottima da percorrere in moto e capace anche di regalare incontri con una flora e fauna spettacolare. Infine menzione d’obbligo è l’entroterra, anche in questo caso tanta natura come il parco monte Lovcén o un bel pezzo di storia come il monastero di Ostrog. Il Montenegro: piccolo nel suo territorio, ma grande per chi ama una vacanza ricca di alternative.
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