Cosa portare, come affrontare un viaggio all’estero, i documenti irrinunciabili: ecco alcune informazioni utili a tutti gli amanti del mototurismo per organizzare al meglio i viaggi in moto.
Viaggiare è sempre una fonte inesauribile di piaceri e scoperte ma, se possibile, farlo in moto lo è ancora di più: scoprire l’Italia e il resto del mondo in sella al proprio mezzo offre un valore aggiunto quasi impossibile da spiegare a parole. Per noi di TrueRiders, mototurismo significa vivere tutte le sensazioni del viaggio in modo ancora più completo, grazie alla possibilità di potersi calare nel paesaggio con tutti i sensi, ammirandone non solo l’aspetto così come si para alla vista, ma anche assaporandone gli odori e i sapori o, ancora, sentendone sulla propria pelle tutta l’atmosfera.
Proprio perché si tratta di un’esperienza potenzialmente meravigliosa, vogliamo offrire ai mototuristi, più o meno esperti, tutti i consigli utili a organizzare un (moto)viaggio privo di contrattempi! Lasciarsi prendere dall’entusiasmo di un bell’itinerario a tappe, magari all’estero, è facile ma, per evitare spiacevoli inconvenienti, meglio frenare gli ardori e dare la giusta attenzione anche ai più noiosi dettagli organizzativi prima di partire. Ecco le nostre dritte!
Moto, guidatore ed eventuale passeggero costituiscono un equilibrio tanto bello quanto delicato e, così, i nostri primi consigli non possono riguardare che i membri di questo triangolo motociclistico. Partiamo dalla moto che deve ovviamente garantire il massimo dell’efficienza e della sicurezza nel corso dell’intero viaggio. Quasi scontato suggerire allora, soprattutto (ma non solo!) prima di viaggi molto lunghi o dal percorso complesso, di verificare che il mezzo sia in piena forma e pronto a macinare chilometri. Indispensabile ad esempio una verifica ai freni, nonché allo stato d’usura e alla pressione delle gomme, senza dimenticare poi di dare un’occhiata ai livelli di olio e liquido di raffreddamento. Non trascurate neppure le sospensioni o la catena, affinché sia correttamente tirata e ingrassata prima della partenza.
Meglio portare oppure no una borsa con gli attrezzi necessari a eventuali riparazioni? Rispondere a questa domanda è arduo, perché ogni amante del mototurismo ha le sue abitudini ed esigenze: c’è chi preferisce viaggiare il più leggero possibile, affrontando i problemi solo al momento del bisogno e chi, invece, è più previdente e preferisce avere con sé il necessario per alcuni interventi rapidi (ad esempio, il kit per riparazione degli pneumatici tubeless). L’importante è decidere tenendo ben conto, oltre che delle vostre effettive competenze meccaniche, anche del viaggio che andrete ad affrontare. Vien da sé che un itinerario che toccherà grandi città non richiede le stesse precauzioni di un itinerario tra i tornanti e i passi più impervi di un Paese straniero. In ogni caso, ricordate che alcuni di questi accorgimenti, ad esempio del banale nastro americano, portano via davvero poco spazio, risultando a volte provvidenziali.
Molto importante è poi curare equipaggiamento tecnico e abbigliamento di piloti e passeggeri, tenendo d’occhio non solo legge e sicurezza, ma anche la comodità. Evitate ad esempio di indossare una giacca o dei guanti nuovi, mai provati prima, proprio in occasione della partenza per un tour lungo o delicato, perché potreste pentirvene! Chi già pratica mototurismo lo sa, viaggiare bagnati non è piacevole: non lesinate dunque proprio sul kit antipioggia, anche se resta valido il nostro consiglio generale di portare con voi solo l’indispensabile. Viaggiare troppo carichi potrebbe infatti rovinare il piacere della guida, soprattutto su tracciati “mossi”: a questo proposito, ricordiamo dunque di fare un check anche a eventuali borse, cinghie, portapacchi o ragnatele di sorta. Distribuite bene il peso, riponete nella borsa serbatoio tutti gli oggetti da tenere a portata di mano e, ovviamente, evitate di caricare la moto oltre i confini di sicurezza e ragionevole buon senso.
Anche l’organizzazione pre-viaggio vuole poi la sua parte, e non solo per quel che riguarda la scelta di itinerario, campeggi o alberghi, comunque da non sottovalutare (qui, i nostri consigli sugli hotel per per motociclisti). Anche se avete in mente da tempo un certo viaggio, controllate sempre il meteo prima di partire, così come altre informazioni utili a tema viabilità: se dovete affrontare dei passi, verificatene preventivamente l’apertura.
Si tratta di una buona norma generale ma, nel caso particolare di motoitinerari all’estero, è ancora più fondamentale verificare di avere con sé tutti i documenti necessari: patente ed eventuale permesso internazionale di guida (richiesto in particolare da molti Paesi extraeuropei), carta di identità, passaporto se necessario, tessera sanitaria e, dove richiesto, certificati di vaccinazione e assicurazione sanitaria.
Anche la moto deve ovviamente essere accompagnata dalla relativa documentazione, a cominciare da libretto e assicurazione, cui aggiungere eventualmente la Carta Verde e tutte le richieste peculiari legate al Paese di destinazione. A proposito di assicurazioni, da non sottovalutare la possibilità di assicurazioni specifiche per il viaggio che, a fronte di un costo all’apparenza superfluo, possono essere di grande aiuto in caso di inconvenienti di vario genere.
Benché non si tratti di documenti veri e propri, tra le “carte” che sarebbe meglio avere con sé anche cartine, eventuali indirizzi o numeri utili e naturalmente tutte le prenotazioni del caso, dalla nave all’albergo, dove richiesto.
Come prevedibile, andare all’estero richiede precauzioni particolari anche sul fronte della guida. Paese che vai, codice stradale che trovi! La guida a sinistra anglosassone è ad esempio cosa nota, ma alcune regole relative sia alla condotta in strada sia all’equipaggiamento sono meno scontate anche per il praticante di mototurismo più attento, ragione per la quale, vi suggeriamo di approfondire bene il tema prima di mettervi in viaggio.
E senza fare l’errore di sottovalutare i Paesi Europei: non tutti sanno, ad esempio, che alcuni Stati Europei – tra cui Austria, Francia, Germania e altre mete molto gettonate dai mototuristi – richiedono obbligatoriamente il kit di primo soccorso (in commercio ne esistono infatti delle versioni studiate appositamente per la moto). Altro tema da non sottovalutare è quello dei limiti del tasso alcolemico nel sangue, anche questi variabili di Paese in Paese, che determinano la guida in stato di ebrezza: non limitatevi però a stare attenti solo ai numeri per evitare multe, pensate sempre alla sicurezza!
Attenti poi anche all’autostrada perché non tutti i Paesi adottano il sistema di caselli in uso in Italia; per restare nelle immediate vicinanze, da ricordare ad esempio che Svizzera, Austria e Slovenia, richiedono appositi contrassegni di pedaggio autostradale.
Prima di lasciarvi finalmente partire, alcune informazioni utili a chi volesse raggiungere in aereo mete distanti per poi noleggiare sul posto la moto. Per quanti si appoggiano ad agenzie, tour operator o altre soluzioni di viaggio organizzato, il problema spesso non si pone, dato che la modalità più praticata è quella del Fly&Ride, nella quale la logistica non è a carico del mototurista che, una volta sul posto, deve solo pensare a guidare!
La situazione si complica per chi invece si sposta in autonomia e dovrà dunque provvedere autonomamente al noleggio. Premesso che tutte le grandi città offrono solitamente servizi di questo tipo, meglio anche qui informarsi preventivamente, ad esempio sfruttando internet o il passaparola. Individuato il posto, procedete con cautela per evitare fregature: leggete attentamente costi, modalità di pagamento e soprattutto tutte le clausole del contratto che firmate, prestando particolare attenzione al tema assicurazione e relative franchigie.
Al momento di ritirare la moto, verificatene lo stato così da accertare l’assenza di danni ed evitare che eventuali problemi pregressi, ma non segnalati, vi siano poi imputati e addebitati.
E a questo punto, non resta davvero che partire e godervi i vostri prossimi viaggi in moto!
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