Correva l’anno 2004 e, mentre Roger Federer veniva incoronato come 1° tennista al mondo e Facebook rivoluzionava il mondo di internet (e la vita di tutti noi), in Italia veniva organizzata una sfida tanto bizzarra quanto spettacolare: un caccia (intercettore) contro una moto. Chi erano i protagonisti? Dalla parte della moto, ovviamente, non poteva che esserci lo zampino di Ducati con 999 Factory mentre, per quanto riguarda “l’angolo” del caccia, Aeronautica Militare mise in campo una macchina datata ma decisamente ancora in formissima: Lockheed F-104S Starfighter, il caccia intercettore per eccellenza. La sfida era già in programma l’anno precedente ma, per diversi motivi, gli organizzatori la rimandarono sino al 25 ottobre 2004. Terreno di sfida fu l’aeroporto militare di Grazzanise e il risultato vi lascerà decisamente a bocca aperta.
Prima, però, di addentrarci nella sfida vera a propria, andiamo a scoprire i protagonisti di questa storia, in termini di macchine e istituzioni, grazie alle quali è stato possibile scrivere un pagina storica del motociclismo e del mondo aeronautico.
Il primo esemplare di F-104 entrato in servizio
Individuato con affettuosi soprannomi come “Spillone“, per la sua inconfondibile forma affusolata, “fabbrica di vedove” e “bara volante”, caratterizzanti circa la sua proverbiale ingovernabilità e incapacità di perdonare gli errori di chi stava ai comandi, il Lockheed F-104 Starfighter dal 1958 è stato croce e delizia dei piloti militari di mezzo mondo. La sua struttura, molto più simile a quella di un missile che a un aereo, abbinata al poderoso propulsore turbogetto della General Electric, permetteva a questo aereo di volare alla strabiliante velocità di 2.470 km/h, ossia Mach 2.2 (oltre 2 volte la velocità del suono). Di contro, la sua ridotta superficie alare, necessaria per poter arrivare a certe velocità, lo rendeva una macchina molto difficile da governare e, per questo, gli incidenti nel mondo furono moltissimi.
Un F-104 del Reparto Sperimentale di Volo dell’Aeronautica Militare Italiana
Ciononostante, lo Starfighter rimase in servizio in Italia fino al 31 ottobre 2004, pochi giorni dopo la nostra sfida, dopo la quale questa tanto meravigliosa quanto pericolosa macchina sarà pensionata dai vertici di A.M. L’Italia fu l’ultimo paese a mettere a terra il Lockheed F-104.
Una Ducati 999 Factory in livrea “Fila”
E se si parla di ingovernabilità e nervosismo nel mondo delle moto, la mente dei biker non può che pensare automaticamente a Ducati; le sue super sportive, infatti, sono famose per tante caratteristiche ma non di certo per la docilità o la capacità di perdonare gli errori del pilote. Tant’è vero che nessuno che abbia senno consiglierà mai a qualcuno una super sportiva Ducati come prima moto. Ed anche la Ducati 999 Factory, altra protagonista di questa sfida caccia contro moto, non era da meno: nata nel 2002 con il preciso scopo di vincere il campionato Superbike dell’anno successivo, la 999 Factory era equipaggiata da un propulsore bicilindrico a L (tipico della casa di Borgo Panigale) capace di sviluppare ben 189 cv di potenza che facevano volare i 186 kg della 999 a ben oltre i 300 km/h.
La 999 pilotata da Troy Bayliss nel campionato 2007
Non a caso questo gioiello di ingegneria italiana iniziò, a partire dal 2003, monopolizzò letteralmente il campionato Superbike per diversi anni: nel solo 2003, infatti, collezionò ben 13 vittorie di cui 9 consecutive. Insomma, solo lei avrebbe potuto affrontare questa clamorosa sfida caccia contro moto.
I protagonisti della sfida
Corre il 25 ottobre 2004 e a Grazzanise (CE), sede del 9° Stormo dell’Aeronautica Militare, è una tipica giornata autunnale: la temperatura è mite (circa 17° C di media) e il cielo è ovattato da nubi a bassa quota. In pista è tutto pronto: il tecnico a terra fa un preciso gesto al pilota a bordo del caccia che avvia il poderoso turbogetto, il quale inizia a emettere un rumore cupo e continuo. L’odore della benzina avio bruciata si mischia a quello che arriva dagli scarichi sotto la sella della 999 (al tempo esistevano ancora i terminali lunghi) e il suono del bicilindrico (corredato dal tintinnio della frizione a secco) per un attimo quasi sovrasta il sound del velivolo che, tuttavia, appena “dà manetta” pervade l’aria circostante con il suo urlo. Le sfide in programma sono due: una sui 400 metri e una sui 1000.
La 999 si mimetizza nella sagoma rossa del F-104
Si comincia la prima: mentre il pilota designato per la Ducati non riesce perfettamente a gestire la frizione, il pilota del Lockheed dà manetta e vince a mani basse…da rifare, partenza non regolare. La seconda è un tripudio per la 999 che, correttamente gestita dal biker, rifila 70 millesimi al caccia che, con la coda fra le gambe, torna al punto di partenza, pronto per la seconda manche della giornata. La 1000 metri è, invece, il coronamento della cinquantennale carriera del F-104 che conclude la gara dando 1 secondo di distacco alla Ducati 999. Insomma: Ducati – Aeronautica Militare 1 pari, ma comunque il vero vincitore è l’orgoglio nazionale!
Credit foto:
F-104 – Wikipedia
Ducati 999 – Wikipedia
Sfida – Foto ufficiali Aeronautica Militare
Garfagnino DOC e Sardo di adozione, sono uno storico dell’arte (da qualche anno) e biker sin dalla più tenera giovinezza. Ho iniziato a collaborare con TrueRiders nel 2023 per mettermi in gioco nel campo della scrittura e ho voluto cominciare scrivendo di qualcosa che amo particolarmente: la moto e tutto ciò che le ruota attorno.
Conosciuto come il "Belvedere del Piceno" per la sua posizione privilegiata sulle ...
Il mese di dicembre 2024 è, per gli amanti delle due ruote, uno dei momenti ...
La Strada delle 52 Gallerie è un itinerario sul Monte Pasubio; un'esperienza a ...
©
2024 Valica Spa. P.IVA 13701211008 | Tutti i diritti sono riservati.
Per la pubblicità su questo sito
Fytur