Vivere in una grande metropoli comporta, sicuramente, grandi vantaggi: tutti i servizi, numerosi siti d’interesse sempre a portata di mano e molto altro. Di contro, però, la lotta quotidiana contro il traffico è uno dei più grandi punti a sfavore del vivere nelle grandi città. Fortunatamente, arrivano in soccorso i piccoli scooter, che rappresentano la soluzione perfetta per dire addio al traffico congestionato e muoversi con agilità a tutte le ore. Ecco, quindi, una selezione di cinque scooter da guidare con patente B, o già a 16 anni con la patente A1, per migliorare decisamente la qualità della vita in città. Dimensioni ridotte, agilità e costi contenuti, sia per l’acquisto che per la gestione, sono i requisiti principali che gli utenti cercano in uno scooter per la città; la potenza, in questo, caso scivola nettamente in secondo piano, lasciano il posto ai consumi ridotti, ideali per non gravare troppo sulle tasche dei proprietari. Ma quali sono i più apprezzati?
Vespa Primavera conquista gli scooteristi
Saldamente in testa agli scooter più apprezzati la mitica Piaggio Vespa, decisamente lo scooter più longevo della storia del motociclismo. La casa di Pontedera ha rispolverato la versione Primavera, modello iconico che ha motorizzato generazioni intere di giovani. Disponibile in 17 versioni, a partire dalla 50 cc sino ad arrivare al propulsore da 150 cc, la 125 è decisamente la più equilibrata; il piccolo monocilindrico, con tre valvole per cilindro e i consumi ridottissimi, in abbinamento ai cerchi da 12″, è in grado i regalare una guida fluida, perfetta per il traffico della città.
Il Liberty si afferma grazie alla sua agilità
Per gli amanti della ruota alta un altro evergreen di casa Piaggio: il Liberty, che conquista il secondo posto. Equipaggiato con lo stesso motore della Vespa, il 125 cc da 11 cv dal nome avveniristico “I-get”, questo scooter a ruota alta ha saputo far apprezzare le proprie doti di agilità e bassi osti di gestione.
Sfrecciare nel traffico con Yamaha NMax
Fratello minore del ben più blasonato T-Max, il piccolo di casa Yamaha conquista il terzo posto. La sua comoda seduta arretrata, derivata direttamente dal parente più prossimo, abbinata al motore monocilindrico a 4 tempi e 4 valvole, ha conquistato gli appassionati del genere, raggiungendo il giusto compromesso fra comodità e agilità.
Il piacere di guidare una sinfonia
Omen nomen, direbbero gli antichi, riferendosi a questo scooter, il cui piacere di guida è pari a quello di ascoltare un brano amato. Il 125 a ruota alta della casa taiwanese si aggiudica il primo posto fuori podio; particolarmente apprezzata la linea slanciata, favorita dal cerchio alto, decisivo per acquisire il massimo dell’agilità nel traffico.
Lo stile sofisticato di Honda Forza 125
Un altro scooter dalla seduta comoda e arretrata al quinto posto. Contrariamente al settore moto, qui riesce ad aggiudicarsi solo l’ultimo posto della top five con il suo Honda Forza 125. La sua linea allungata lo fa decisamente assomigliare di più a uno scooter di cilindrata maggiore, a discapito un po’ dell’agilità nel traffico, fattore che forse lo ha penalizzato, pur rimanendo un ottimo prodotto.
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Garfagnino DOC e Sardo di adozione, sono uno storico dell’arte (da qualche anno) e biker sin dalla più tenera giovinezza. Ho iniziato a collaborare con TrueRiders nel 2023 per mettermi in gioco nel campo della scrittura e ho voluto cominciare scrivendo di qualcosa che amo particolarmente: la moto e tutto ciò che le ruota attorno.
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