Nel mondo delle due ruote, esistono diverse tipologie di patenti, ognuna con le sue specificità e limitazioni. Tra queste, un’annotazione in particolare suscita curiosità e interesse: si tratta del “Codice 78” della patente. Non tutti i motociclisti ne sono a conoscenza, ma questa particolare annotazione sulla patente di guida può fare una grande differenza nel modo in cui vivi la tua passione per le moto. Scopriamo insieme di cosa si tratta e quali implicazioni comporta.
Il “Codice 78” è un’annotazione che può essere inserita sulla patente di guida e che riguarda specificamente i veicoli con cambio automatico. Nel contesto delle moto, questo codice indica che il titolare della patente è autorizzato a guidare esclusivamente motociclette dotate di cambio automatico o semiautomatico.
Questa limitazione nasce dalla considerazione che guidare una moto con cambio automatico richiede competenze leggermente diverse rispetto a una con cambio manuale. Il “Codice 78” è quindi una sorta di specializzazione che si adatta a chi, per scelta o per necessità, preferisce veicoli che non richiedono il cambio manuale delle marce.
Per ottenere il “Codice 78” sulla patente, è necessario sostenere l’esame di guida utilizzando una moto con cambio automatico. Una volta superato l’esame, la patente rilasciata avrà questa annotazione. È importante sottolineare che, se in futuro il titolare della patente decidesse di guidare moto con cambio manuale, sarebbe necessario sostenere un ulteriore esame di guida con un veicolo manuale per rimuovere il codice dalla patente.
Chi si mette alla guida di una moto con cambio manuale, avendo una patente limitata dal “Codice 78”, va incontro a seri rischi dal punto di vista legale e assicurativo. Se fermato dalle forze dell’ordine, il conducente in questa situazione potrebbe essere sanzionato per guida senza aver conseguito la corrispondente patente. Questo comporta una penalità non trascurabile: un’ammenda che varia da 2.257 a 9.032 euro, accompagnata dalla sanzione accessoria del fermo amministrativo del veicolo per un periodo di 3 mesi.
La situazione si complica ulteriormente in caso di sinistro. L’assicurazione, infatti, potrebbe appellarsi al fatto che il conducente non possedeva la patente idonea per guidare quel tipo di moto. In tale scenario, la compagnia assicurativa ha il diritto di richiedere all’assicurato il rimborso di quanto speso per il risarcimento del danno. Questo aspetto sottolinea l’importanza di essere sempre in regola con le normative vigenti in materia di patenti di guida, per evitare conseguenze legali e finanziarie potenzialmente gravi.
Il “Codice 78” rappresenta una soluzione interessante per chi si avvicina al mondo delle due ruote con esigenze specifiche, come la preferenza o la necessità di guidare moto con cambio automatico. Questa opzione offre maggiore flessibilità e accessibilità, soprattutto per coloro che potrebbero trovare difficile l’uso del cambio manuale. Tuttavia, è fondamentale essere consapevoli delle limitazioni che questo codice impone e considerare attentamente la propria scelta prima di intraprendere il percorso per ottenerlo. In ogni caso, il “Codice 78” apre le porte a un’esperienza di guida diversa, che può adattarsi perfettamente alle esigenze e alle preferenze di molti motociclisti.
Sono Alessio Gabrielli, ho 26 anni. Laureato magistrale presso l'Università La Sapienza di Roma in Media, comunicazione digitale e giornalismo. Mi occupo dal 2022 di creare contenuti web per il sito TrueRiders portando avanti la mia passione per le moto e lo sport
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