Complice un generale abbassamento dei pressi per i modelli più basilari, le minimoto stanno letteralmente invadendo, da alcuni anni a questa parte, il mercato dedicato ai più piccoli (e non solo). Un tempo destinate ai più facoltosi, oggi è possibile acquistarne una con poche centinaia di euro, ovviamente accontentandosi di prodotti di modesta qualità costruttiva e prestazioni piuttosto limitate. Ma, per iniziare, va bene tutto e quindi oggi, noi di TrueRiders, vi portiamo alla scoperta del meraviglioso mondo delle minimoto.
Divertimento su asfalto…
La minimoto è un mezzo a due ruote nato per il divertimento dei più piccoli ma che, con il tempo, si è esteso anche agli adulti più temerari o, quantomeno, a quelli che riescono stare in sella a questa minuscola bike. Lunghe circa 60 cm e pesanti non più di 20 kg, le minimoto sono perfette per il divertimento nelle piste dedicate o nelle aree private; è, infatti, sufficiente un giardino di medie dimensioni per iniziare a divertirsi con queste piccole che, a tale scopo, esistono anche in versione da cross (minicross). I motori in circolazione sono sia a 2 tempi, da 39 cc e da 50 cc, sia a 4 tempi da 90 cc, destinati però ai prodotti già di fascia meno economica.
…e su dossi e fango
I modelli base, acquistabili con una spesa piuttosto esigua, hanno motori che si avviano a strappo, 2 tempi senza miscelatore, raffreddati ad aria e con componentistica di scarsa qualità. Tuttavia, per un primo gradino di divertimento e, soprattutto, per capire se il vostro pupo sia portato (o meno) alla disciplina oppure no (eh no, amici cari, non tutti nascono Valentino Rossi) vanno più che bene. Poi, una volta acquisita una certa dimestichezza e, magari, intravisto un certo talento, è possibile spostarsi sui modelli più performanti, dotati di motori raffreddati a liquido e ciclistica realizzata con materiali analoghi a quella delle sorelle maggiori, solo in formato mignon. Per questo tipo di minimoto i prezzi, ovviamente, iniziano a salire, arrivando anche superare abbondantemente i 1000€.
Un “gioco” anche per i più grandi
Non facciamoci, tuttavia, ingannare dal suffisso “mini”: la minimoto è un mezzo a due ruote a tutti gli effetti e, soprattutto se usato da un bimbo, è fondamentale abbinarla a tutti i dispositivi di protezione individuale dedicati. Insomma, in rapporto al suo corpo dovete immaginare di avere a che che fare con una moto a tutti gli effetti. In altre parole? Casco, guanti, tuta e calzature adeguate non sono necessari…SONO INDISPENSABILI! E, seppur abbiate optato per un mezzo della fascia di prezzo bassa, sugli indumenti specifici non siate avari, ne va della sicurezza dei vostri figli. Altra regola fondamentale: solo in circuito o, comunque, in aree private ben delimitate e chiuse al traffico.
Non lasciatevi tentare dai parcheggi dei centri commerciali (o similari): oltre a essere illegale (il parcheggio, seppur privato, è equiparato alla sede di circolazione stradale) è estremamente pericoloso per il possibile passaggio di auto e altri mezzi. Va da sé, quindi, che in strada non sia possibile utilizzare questi piccoli bolidi, pena il sequestro ai fini della confisca del veicolo (non lo rivedete mai più) e una contravvenzione piuttosto salata. Per chiudere, divertimento spensierato ma con la testa sempre ben salda sul collo.
Garfagnino DOC e Sardo di adozione, sono uno storico dell’arte (da qualche anno) e biker sin dalla più tenera giovinezza. Ho iniziato a collaborare con TrueRiders nel 2023 per mettermi in gioco nel campo della scrittura e ho voluto cominciare scrivendo di qualcosa che amo particolarmente: la moto e tutto ciò che le ruota attorno.
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