MotoGP 2016 Phillip Island: Marquez cade e Cal Crutchlow ne approfitta brillantemente, facendo sua l’Australia. Belle rimonte per Rossi e Viñales, che centrano il podio.
Il “vecchio Marquez” è tornato: quasi impeccabile fino alla conquista del titolo a Motegi, il neo-campione del mondo della MotoGP 2016 ritrova l’errore in gara proprio quando può, tutto sommato, permettersi di sbagliare e sprecare. La coincidenza non è ovviamente casuale: libero dal fardello della matematica iridata, Marc Marquez rischia e forza troppo sull’asfalto freddo di Phillip Island, ritrovandosi a buttare via con una scivolata una vittoria che sembrava già quasi certamente sua. Ringrazia della distrazione Cal Crutchlow, che conquista il GP d’Australia e la seconda vittoria stagionale con una prova molto solida. Bravissimo il britannico soprattutto nelle fasi centrali della corsa, quando con un passo e una costanza quasi inarrivabile per gli altri in pista apre il gap su Valentino Rossi, secondo.
Buona prova quella del Dottore, che nei giri iniziali mette a segno la sua rimonta dalla quindicesima casella di partenza in griglia: la caduta di Marquez fa forse sperare i tifosi che si possa persino arrivare davanti a tutti, ma la Honda numero 35 spegne presto l’entusiasmo della massima impresa. Date le premesse, il risultato è comunque straordinario e lo è ancora di più se confrontato con quello del team-mate Jorge Lorenzo, sesto sul traguardo e apparso per tutta la corsa spento e lontano dai crono dei ben più veloci rivali.
Completa il podio Maverick Viñales, protagonista, oltre che di un’ottima rimonta, anche di un bella battaglia per il terzo posto con Andrea Dovizioso (quarto) e il compagno di squadra Aleix Espargaro, a terra a pochi passaggi dalla bandiera a scacchi. Va meglio al fratello Pol, che lascia l’Australia con la top-five e la soddisfazione di essersi messo alle spalle la Yamaha ufficiale numero 99.
Regala emozioni e una bella volata finale la Moto2, dove lo svizzero Tom Luthi nega per soli dieci millesimi la gioia della vittoria a Franco Morbidelli, che trova comunque l’ennesimo bel piazzamento sul podio; terzo posto per Sandro Cortese. Ancora una volta in affanno, invece, i protagonisti del mondiale: il capofila Zarco non riesce ad andare oltre la dodicesima piazza ma, complice lo zero fatto segnare dal rivale diretto Rins, la riconferma come campione del mondo della middle-class si fa più vicina. Attenzione, però, perché proprio Luthi rischia ora di diventare un cliente scomodo.
Tante cadute e una bandiera rossa per la Moto3 che, nonostante la “gara pazza”, vede comunque trionfare sul traguardo il “solito” neo-iridato Brad Binder. Bellissimo secondo posto per Andrea Locatelli che, in una giornata decisamente no per molti dei giovani piloti italiani in gara, regala al pubblico tricolore la soddisfazione del podio. Ottimo terza piazza per il rookie Canet.
Per tutti i delusi, ci sarà comunque tempo e modo per rifarsi già la prossima settimana, a Sepang: con il GP della Malesia si chiuderà la famigerata “tripletta” asiatica, penultimo appuntamento della stagione MotoGP 2016, prima del consueto gran finale di scena a Valencia. Alla prossima settimana!
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