Uno dei weekend più folli della MotoGp si è appena concluso con una gara incredibile caratterizzata dal cambio di programma dell’ultima ora che ha spostato l’evento più atteso al sabato.
Scopriamo cosa è successo nella notte di Phillip Island.
All’apparenza potrebbe sembrare un weekend come tutti gli altri dopo l’avvio scoppiettante di Martin, che si prende la Pole position con ben quattro decimi di vantaggio su Binder e Bagnaia.
Ottimo ad ogni modo il risultato del campione del mondo in carica che nella giornata di venerdì aveva manifestato qualche dubbio sulle condizioni in pista della sua moto.
Seconda fila abbastanza inedita con Espargaro, Zarco e Di Giannantonio, soltanto decimo Bezzecchi.
C’è la pioggia e molto vento all’orizzonte e allora cambia tutto. Switch tra Tissot Sprint e gara e partenza inedita al sabato per l’evento più atteso del weekend.
Questa decisione così forte è stata resa per permettere uno spettacolo migliore di quello a cui si è assistito in Giappone, ma soprattutto per garantire la sicurezza massima per i piloti in pista.
Proprio per questo motivo, la gara sprint è stata a tutti gli effetti cancellata, con i piloti scesi in pista per il warm-up, ma le condizioni metereologiche non hanno permesso il regolare svolgimento della sessione e weekend concluso.
Non solo per l’insolita partenza del sabato, ma soprattutto per quello accaduto in pista, quella di Phillip Island sarà una gara che verrà ricordata per molto tempo.
Il copione è quello delle ultime uscite, con Martin che scappa via e tutti ad inseguire. Al netto di qualche battaglia, succede tutto negli ultimi giri, quando la scelta della gomma inizia a fare la differenza. Se nei primi giri la soft ha dato la spinta necessaria a Martin per creare il suo distacco, nelle tornate finali ha giocato allo spagnolo uno scherzo non da poco.
L’ultimo giro lo inizia in prima posizione, ma la sua gomma è davvero arrivata al limite e inizia il calvario. Ad uno ad uno si vede sopravanzare tutti i suoi rivali chiudendo addirittura in quinta posizione.
Niente gioco di squadra per Zarco che va ad azzannare la sua prima vittoria nella classe regina attesa da moltissimo tempo.
Oltre al francese sorride anche Bagnaia che chiude al secondo posto e allunga in vetta con sempre meno gare alla conclusione del mondiale.
Chiude sul podio anche Di Giannantonio in un finale davvero mai visto.
Credit delle immagini nel testo: motogp.com
Sono Alessio Gabrielli, ho 26 anni. Laureato magistrale presso l'Università La Sapienza di Roma in Media, comunicazione digitale e giornalismo. Mi occupo dal 2022 di creare contenuti web per il sito TrueRiders portando avanti la mia passione per le moto e lo sport
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