Secondo weekend di MotoGp abbastanza anomalo, con tanti protagonisti assenti e le condizioni climatiche che hanno influenzato ogni sessione sul circuito Termas de Rio Hondo. Non sono mancate di certo le sorprese e chi si aspettava un altro dominio della Ducati con Bagnaia non ha fatto i conti con dei rivali molto agguerriti.
Ripercorriamo tutte le fasi del weekend argentino, dalla pole position del sabato fino al vincitore di oggi.
Il grande favorito del circuito Marc Marquez era assente per infortunio, ma ci ha pensato suo fratello Alex a tener viva la tradizione argentina della famiglia spagnola, conquistando una straordinaria prima posizione in una qualifica folle.
Alex Marquez si aggiudica la pole position con il tempo di 1’43’’881, un crono abbastanza per le condizioni insidiose della pista dopo la pioggia. Il colpo è stato fatto segnare dallo spagnolo all’ultimo tentativo dopo aver rischiato con la gomma slick. Una mossa vincente che lo porterà a partire davanti a tutti.
Secondo Bezzecchi che sulle orme dello spagnolo si piazza alle sue spalle per poco meno di due decimi, conquistando la prima fila. Scelta giusta anche per Bagnaia che però arriva in leggero ritardo e le sue gomme non sono nella finestra ideale per competere con il duo di testa, ma riesce comunque a conquistare la terza piazza con un distacco di otto decimi.
Sperduto ancora Quartararo in decima, a portare in alto la Yamaha ci pensa Morbidelli, quarto, così facendo fa salire a tre il numero di italiani nelle prime quattro posizioni.
12 giri di pura follia. Potremmo riassumere così la Sprint dell’Argentina. Brad Binder realizza un assoluto capolavoro e sale sul gradino più alto del podio dopo una impresa a dir poco sensazionale. Quindicesimo in griglia, dopo una partenza super, non lascia scampo ai suoi avversari e conquista la vittoria.
Inutili gli sforzi finali di Bezzecchi che ha provato fino all’ultima curva ad insidiare il sudafricano, ma si deve accontentare soltanto del secondo posto.
Completa il podio l’altra Mooney Vr46 di Marini che regala al team italiano una grande soddisfazione in attesa della prima storica vittoria.
Chiude sesto Bagnaia che deve arrendersi all’ultima curva agli attacchi di Alex Marquez in una gara molto avvincente che li ha visti duellare svariate volte tra di loro.
Morbidelli conferma la sua posizione di partenza, la quarta, regalando punti preziosi alla Yamaha che vede la sua punta di diamante, Quartararo, arrivare soltanto nono.
Da registrare anche le cadute di Espargaro e Mir, quest’ultimo costretto a saltare la gara di domenica, mettendo fine al weekend di Honda.
Immediato stacco in avanti di Bezzecchi con caduta pressoché contemporanea di Binder e caduta di Quartararo che cade in ultima posizione. Bagnaia, Morbidelli e Di Giannantonio fanno sentire la presenza italiana in pista, con Vinales che scende al 13° posto già al secondo giro. La gara di Bezzecchi cresce via via che passano i giri, con 2,5 secondi di vantaggio su Alex Marquez (il fratello è fermo al palo dopo l’incidente di settimana scorsa) e con 4 italiani nelle prime 5 posizioni dopo dieci giri di pista: Bezzecchi 1°, Bagnaia 3°, Morbidelli 4°, Di Giannantonio 5°.
Al 16° giro Bagnaia fa il capolavoro e supera Marquez mentre Super Bez gira a 5 secondi abbondanti sul nuovo secondo, con una progressione davvero impressionante, ma dopo solo due giri una scivolata assurda trascina Pecco all’ultimo posto, mentre Morbidelli sale virtualmente sul podio.
La gara si conclude con un podio tanto meritato quanto inaspettato:
Bezzecchi nuovo leader del Motomondiale a 50 punti, Bagnaia 2°. Argentina bagnata, Italia fortunata!
Sono Alessio Gabrielli, ho 26 anni. Laureato magistrale presso l'Università La Sapienza di Roma in Media, comunicazione digitale e giornalismo. Mi occupo dal 2022 di creare contenuti web per il sito TrueRiders portando avanti la mia passione per le moto e lo sport
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