Mini enduro, maxi divertimento: Fantic riscrive la storia dei 50 cc con un mezzo perfetto per l'off road (ma non solo)

Mini enduro, maxi divertimento: Fantic riscrive la storia dei 50 cc con un mezzo perfetto per l’off road (ma non solo)

Leonardo Anchesi  | 14 Gen 2024  | Tempo di lettura: 4 minuti
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Sembra realmente arrivata da un’altra epoca la nuova gamma Fantic 50; intendiamoci, non un’epoca così lontana eh, semplicemente sembra abbiano riportato indietro le lancette dell’orologio alla metà degli anni ’90, o giù di lì, quando il profumo della miscela (di solito un filo più grassa perché avevamo paura di “grippare”) pervadeva i parcheggi delle scuole superiori. Sì perché al tempo i più fortunati possedevano mezzi molto simili a quelli che oggi Fantic propone con la gamma XM e XE. Insomma, cinquantini che di “ino” avevano ben poco: motori piccoli, è vero, ma su strutture leggerissime e non sempre proprio proprio originali. In poche parole, piccoli missilini pronti a scattare al suono della campanella verso la libertà tanto attesa durante il corso della mattinata scolastica. E oggi Fantic ci regala di nuovo questo brivido di gioia allo stato puro.

1 Si scrive Fantic, si legge Motori Minarelli

Fantic si affida agli specialisti di Minarelli per il propulsore

Già guardando il motore non possiamo non percepire una piacevole sensazione di nostalgia: 49 cc, 2 tempi, raffreddato a liquido. E, udite udite, carburatore direttamente da casa Dell’Orto, la migliore in fatto di miscelazione aria/benzina old style. Il tutto sviluppato da Motori Minarelli per Fantic; insomma, a Dosson di Casier sembra che si siano messi in testa di fare proprio le cose per bene. Parliamo, com’è ovvio e giusto che sia, di un monocilindrico che sviluppa 2,3 cavalli e attesta i consumi a circa 45 km/l. Numeri interessanti, se consideriamo che la moto pesa appena 93 kg ed è pur sempre destinata al pubblico più giovane.

Il cambio è un meccanico a 6 marce, ideale per insegnare ai nostri ragazzi come gestire una cambiata vecchio stile o, in alternativa, fa divertire tutti quegli adulti che hanno deciso di tornare un po’ adolescenti (o non sono semplicemente mai cresciuti).

2 Ciclistiche per ogni fondo e ogni gusto

La XM è la versione votata all’asfalto

Fantic ha deciso di destinare questo brillante cuoricino non a una, ma a ben due moto; anzi, in realtà quattro: la XE (la E sta per Enduro), destinata all’off road puro, nelle versioni Performance e Competition, quest’ultima per i clienti più esigenti; la XM (la M sta per Motard) indirizzata invece a chi di sporcarsi gli stivali di fango non ne ha ben donde e preferisce muoversi sul “pulito” dell’asfalto; anche in questo caso Fantic offre sia la versione Performance che la Competition, più simile ai modelli della casa destinati alle corse. Il telaio è per tutte in robusto acciaio ma, nonostante questo, il peso è rimasto comunque contenuto.

Le versioni Competition offrono un’esperienza vicina alla pista

Cambiano principalmente le sospensioni fra le versioni Performance e Competition; in queste ultime, difatti, sono state montate forcelle e mono più performanti e direttamente derivate dall’esperienza di Fantic nel mondo del motorsport.

3 Elettronica? Non pervenuta!

Meccanica pura, senza inganni

Se state cercando display TFT, controlli di trazione e cambi quickshift avete sbagliato completamente quartiere; girate al largo perché qui si parla solo la lingua della meccanica, quella più dura e più pura. L’unico fascio di elettroni che attraversa la XE e la XM è quello destinato all’accensione delle candele e per fari e frecce…e poco poco altro. Queste piccoline sono infatti un ritorno alla meccanica più pura, destinata a chi piace ancora mettere le mani nel motore per manutenzione o altro. Un vero ritorno al passato. I prezzi sono decisamente invitanti: si parte dai 3.690€ delle versioni Performance, per salire a 4.190 € per la Competition, un filo più esosa ma ne vale decisamente la pena.

Credit foto:
Sito ufficiale Fantic Motor
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Leonardo Anchesi
Leonardo Anchesi

Garfagnino DOC e Sardo di adozione, sono uno storico dell’arte (da qualche anno) e biker sin dalla più tenera giovinezza. Ho iniziato a collaborare con TrueRiders nel 2023 per mettermi in gioco nel campo della scrittura e ho voluto cominciare scrivendo di qualcosa che amo particolarmente: la moto e tutto ciò che le ruota attorno.




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