I biker all season hanno veramente tutta la mia ammirazione perché utilizzare la motocicletta in inverno vuol dire veramente vivere la vita al massimo, sfidando intemperie, sprezzanti del gelo e della pioggia pur di utilizzare la moto 365 giorni all’anno. Tuttavia, diciamoci la verità, la maggior parte di noi, quando il meteo incomincia a essere inclemente, proprio come sta accadendo in questi giorni in Italia, parcheggia la moto e la rivede verso aprile/maggio, in concomitanza del risveglio della natura dal torpore invernale. Quindi, in buona sostanza, lasciamo la moto ferma per un periodo che può variare dai cinque ai sei mesi. Un’attesa lunghissima per poter salire nuovamente in sella, un tempo che dovrete imparare a gestire nel migliore dei modi per garantire una vita lunga e proficuo alla vostra motocicletta. E noi di TrueRiders siamo proprio qui per questo: continuate a leggere perché oggi dispensiamo consigli gratis!
Assicurazione sospesa per risparmiare qualche danaro
La prima operazione da compiere non è sulla moto ma nelle vostre tasche. Sì, perché sospendere l’assicurazione obbligatoria vi permetterà di risparmiare qualche soldino, riuscendo a sfruttare la polizza anche per due stagioni intere. Come fare? Ogni assicurazione ha le proprie regole, ma è sempre piuttosto semplice: in alcuni casi sarà sufficiente una telefonata al vostro assicuratore di fiducia, in altri sarà necessario connettersi alla app o al sito dedicato della compagnia e sospendere la polizza in completa autonomia. Per la riattivazione sarà, quindi, sufficiente effettuare il passaggio inverso. Attenzione però alle clausole del contratto: di solito è necessario che la polizza rimanga sospesa per un tempo minimo per poter recuperare i giorni perduti e, alcune volte, si paga una piccola somma per poterla riattivare.
Ultimo accorgimento: ricordate che questo “lusso” ve lo potrete permettere solo se avete la fortuna di possedere un box privato; diversamente la legge vi impone di avere la moto assicurata anche se ferma, anche se in un garage (o parcheggio) condominiale.
Serbatoio pieno o vuoto in base al tipo di moto
Si tratta di uno dei più grandi dilemmi dell’umanità, causa di guerre e aggressioni fra Stati al pari della fede religiosa. Tirando fuori questo argomento durante un incontro fra biker state pur certi che la folla si dividerà in due gruppi ben distinti e, più o meno, di eguale consistenza, tra chi sostiene che il serbatoio debba stare pieno e coloro i quali invece sostengono la tesi che la moto debba essere svuotata di tutta la benzina prima dello stop stagionale. Per fortuna ci siamo noi di TrueRiders che, ben più efficienti dell’ONU, arriviamo a darvi la risposta definitiva e che porterà la pace nel mondo, ovverosia…dipende!
Qualora abbiate una moto con il serbatoio in metallo allora vale la regola del serbatoio pieno all’orlo: la benzina impedirà la formazione di condensa all’interno e, di conseguenza, impedirà la formazione di ruggine. Al contrario, invece, qualora aveste una moto con il serbatoio in plastica, sarà meglio svuotarla completamente (o quasi) così da evitare il ristagno della benzina per diversi mesi. Anche il carburante, infatti, conviene sempre averlo “fresco”.
Stiamo attenti alla batteria
Spediamo più denaro in batterie che in abbigliamento, giusto? Tra una stagione e l’altra, spesso, a causa delle nostra incuranza, tocca cambiare la batteria che, visto i costi odierni, è come avere quasi un’assicurazione in più. Allora come possiamo ovviare a questa spesa dannosa e inutile? Molto semplice, ora ve lo spiego. Anche in questo caso dobbiamo fare una distinzione: moto piuttosto datata e priva di elettronica oppure moto di nuova generazione. Nel primo caso, sarà sufficiente staccare un polo della batteria per preservarla dai danni invernali. La moto, essendo priva di elettronica, non avrà alcun problema a riavviarsi dopo il letargo. Qualora, invece, foste felici possessori di una moto dotata di numerosa elettronica è assolutamente sconsigliato fare questa operazione, per non trovare spiacevoli sorprese alla riattivazione.
Quindi, dovrete ovviare con un semplice mantenitore di carica che dovrete installare a inizio letargo, senza mai disattivarlo. In questo modo vedrete che la batteria durerà ben oltre una sola stagione.
Facciamogli prendere un po’ di aria anche durante la pausa
Ma possiamo tenerla proprio ferma, fermissima per mesi e mesi? No ragazzi, direi proprio di no. State accorti però: non azzardatevi ad accenderla per mezzo minuto, dare due sgasate e spegnere! Così rischiereste solo di fare danni. Quindi, una volta al mese, prendetevi 10 minuti per metterla in moto, farla scendere dal cavalletto e farle fare qualche metro: il motore così girerà, come anche gli organi meccanici del cambio, la frizione, ecc. Insomma, sarà sufficiente anche qualche metro dentro il box, giusto per ricordare a lei (e anche a voi) che si tratta di una moto e non un costoso soprammobile.
Un buon telo previene un sacco di grattacapi
Chiudiamo questo articolo, altrimenti mi faccio prendere la mano e vi tedio con un manuale sulla cura della vita della vostra motocicletta in 30 uscite mensili! Quindi, ultimissimi consigli gratis (per oggi). Copritela: qualora siate nel vostro box basterà un lenzuolo o un semplice telo. In un’area pubblica condominiale o, peggio ancora, all’aperto, sarà invece necessario un buon telo copri-moto che impedirà l’ingresso dell’acqua piovana e l’aggressione da parte degli altri agenti atmosferici.
Pneumatici: la moto dovrà essere sollevata sul cavalletto centrale o, qualora ne fosse sprovvista, mediante i cavalletti anteriore e posteriore; questo per preservare pneumatici e sospensioni da un precoce logorio.
Un piccolo consiglio anche per gli amici dell’elettrico
Amici dell’elettrico, per voi valgono solo alcuni di questi consigli, ma ne ho uno dedicato: il pacco batteria della vostra moto sarà meglio toglierlo (qualora sia possibile) o comunque scollegarlo, durante la pausa, avendo anche cura di non far mai scendere la carica la di sotto del 50%. Bene, direi che per oggi i consigli gratis possono anche bastare.
Garfagnino DOC e Sardo di adozione, sono uno storico dell’arte (da qualche anno) e biker sin dalla più tenera giovinezza. Ho iniziato a collaborare con TrueRiders nel 2023 per mettermi in gioco nel campo della scrittura e ho voluto cominciare scrivendo di qualcosa che amo particolarmente: la moto e tutto ciò che le ruota attorno.
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