L’Italia e il motociclismo, un rapporto che non ha certo bisogno di presentazioni. Molto più utile sarebbe fare una storia di quanto le due ruote abbiano preso nutrimento dal Bel Paese. La straordinaria doppietta Bagnaia – Ducati nel Motomondiale 2022, poi, ha dimostrato ancora una volta il rapporto che insiste tra gli italiani e le moto. Come se non bastasse, siamo il paese del Passo dello Stelvio, la Regina di tutte le strade delle Alpi, e le migliaia di itinerari su due ruote che possiamo fare nel nostro Paese ci dimostrano che la ricchezza paesaggistica dello Stivale è qualcosa a cui milioni di turisti – anche in sella – aspirano ogni anno.
Più difficile è però scegliere la capitale italiana del motociclismo, perché entrano in gioco davvero moltissimi fattori. Spesso questa diatriba la si fa nel mondo dello sport, magari per scegliere il campione di una specialità, quel GOAT (Greatest of All Time) che spesso fa discutere gli appassionati. Ma come possiamo fare un ragionamento simile per le due ruote?
Di Ducati – www.ducati.com, CC BY-SA 4.0, Collegamento
Siamo nel cuore dell’Emilia-Romagna, una regione che non è solo ragù e lasagne o le spiagge ricche di movida di Rimini. Qui, infatti, c’è la Motor Valley, un incredibile concentrato di aziende produttive nel campo delle due e delle quattro ruote. Vi basterà pensare che, nel giro di un centinaio di chilometri, si incontrano le fabbriche di marchi storici, come Ferrari, Lamborghini e soprattutto Ducati.
A Borgo Panigale, appena fuori Bologna, dal 1926 c’è la sede della rossa. Eppure la sua storia è diversissima da quello che immaginiamo: fino al 1945 l’azienda produceva apparecchiature radio e ottiche. Solo nel 1946, iniziando a produrre il Cucciolo da 48cc, inizia l’epopea della Ducati che ha portato su strada pezzi storici come la Pantah e la 916, il Multistrada o la Desmo 125 GP.
E proprio Desmo(sedici) è il nome del team che ha conquistato la massima serie del Motomondiale nel 2007, 2021 e 2022, e che di nuovo nel 2023 si avvale di Francesco “Pecco” Bagnaia per alimentare i suoi sogni di gloria.
Bagnaia dopo la vittoria al Gran Premio del Mugello
A nord di Firenze, la capitale italiana del Rinascimento, c’è un’altra città che primeggia quando l’argomento sono le due ruote: è Scarperia e San Piero. Non è solo uno dei Borghi più belli d’Italia, in un contesto paesaggistico di rara bellezza, ma qui ha sede l’Autodromo internazionale del Mugello.
Costruito nel 1974 e di proprietà della Ferrari, che tuttavia lo “affitta” per le gare di Formula 1 e MotoGP, è proprio lo scorso anno che Bagnaia vi ha realizzato il record di velocità di ogni tempo, con un 1’46”588 su Ducati Desmosedici. Insomma, un vero e proprio collegamento, almeno ideale, tra Borgo Panigale e il Mugello.
Chianciano Terme, nel cuore della Valdichiana, ospiterà nel 2024 il Rally FMI
Bisognerà aspettare ancora un anno per sapere se la newcomer potrà conquistare l’ambito titolo di capitale italiana del motociclismo, ma Chianciano Terme sta scaldando i motori in vista di un appuntamento davvero straordinario.
Dal 26 al 28 giugno 2024, infatti, la bella località della Valdichiana ospiterà la 77esima edizione del Rally FMI (Federazione Motociclistica Italiana), un evento che ormai segna la stagione estiva e che, soprattutto negli ultimi anni, ha visto un sempre maggiore coinvolgimento di team e piloti italiani: solo 27 vittorie su 77, ma le ultime 4 sono tutte italiane. Insomma, un luogo ideale – perfetto anche per i mototuristi – dove tentare la scalata al podio delle “motocapitali”.
Responsabile editoriale di TrueRiders sin dal 2015
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