Il marchio Ktm continua ed evolversi e mette a disposizione dei propri clienti un motore tutto nuovo, del quale usufruiranno ben cinque modelli della nota casa motociclistica austriaca. Scopri insieme a noi le caratteristiche del propulsore e tutto ciò che c’è da sapere su accorgimenti tecnici sempre più interessanti.
Come funziona il motore bicilindrico che Ktm ha scelto di mettere a disposizione dei suoi eventuali acquirenti? Il propulsore è stato realizzato in India con l’aiuto dell’azienda locale Bajaj ed è formato da una sequenza di otto valvole a doppio albero.
Funziona in collaborazione con un cambio a sei marce e punta su un sistema di iniezione elettronica di ultima generazione. Si intitola 490 e costituisce l’evoluzione naturale del precedente 390.
Si parla anche di un sostanziale incremento dal punto di vista della potenza pura. Infatti, il motore ad un cilindro 390 è capace di sprigionare sull’asfalto una potenza massima pari a 43 cavalli. Si presuppone che la versione 490 a due cilindri possa aumentare in tale dato di 10-15 cavalli, costituendo una soluzione di primo piano in un segmento sempre più ricco di sorprese interessanti.
Il motore bicilindrico 490 proposto da Ktm sarà dunque disponibile per cinque esemplari, ciascuno dei quali potrà usufruire di un potenziamento sostanziale.
Secondo quanto riportato dalla rivista Indiano Auto Blog, le moto che potranno montare a bordo un propulsore del genere saranno Duke 490, RC 490, 490 Adventure, 490 Enduro e la versione supermotard, la cui denominazione non è ancora sicura. Il motore trarrà ispirazione dal precedente bicilindrico 790 e sarà contraddistinto da una scocca di ultima generazione, soprattutto per quanto riguarda i primi tre modelli citati.
Per quanto riguarda gli altri due, la ciclistica sarà improntata prettamente alla ricerca delle massime prestazioni su terreni accidentati, con l’inserimento ulteriore di un telaio totalmente diverso rispetto al recente passato.
Nel complesso, il motore 490 sembra destinato a modificare in misura notevole la concezione di Ktm nei riguardi delle proprie moto di alto rango. In realtà, un’idea di questo tipo era stata anticipata dal CEO del brand austriaco Stefan Pierer già da diverso tempo, con la prospettiva dichiarata di iniziare a produrre un motore di media cilindrata allo scopo di affrontare al meglio i colossi giapponesi e, in minima parte, italiani.
Il cosiddetto parallel twin si sta convertendo da semplice progetto a solida realtà e numerosi dettagli potrebbero essere mostrati al pubblico in occasione dell’imminente Eicma di Milano.
Non ti resta altro da fare che seguire i nostri prossimi aggiornamenti per conoscere ulteriori dettagli di un’operazione potenzialmente molto interessante sotto diversi aspetti tecnici.
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