L’Osservatorio Asaps (Associazione sostenitori e amici della Polizia Stradale) ha diramato i numeri dell’ultima estate per quanto riguarda le morti dei motociclisti registrate nelle strade italiane.
Calcolando le vittime dei fine settimana estivi (da giugno ad agosto), si contano 185 persone che hanno perso la vita a seguito di un incidente in moto. Numeri che destano preoccupazione e che invitano a una seria riflessione su quanto ad oggi si è fatto per aumentare la sicurezza dei centauri nell’intera rete stradale del Paese.
Il dato di 185 vittime segnalato dall’Associazione sostenitori e amici della Polizia Stradale va rapportato al numero di giorni complessivo preso in esame, vale a dire 39 (quanti se ne contano se si calcolano i soli fine settimana dei mesi estivi da giugno ad agosto).
Eseguendo una semplice operazione aritmetica, si scopre che in media sono morti quasi 5 motociclisti al giorno nelle giornate di sabato e domenica dal mese di giugno alla fine di agosto. Per questo motivo non è inappropriato parlare di mattanza, termine utilizzato da alcune autorevoli testate giornalistiche italiane.
Nel proprio comunicato, l’Asaps ha sottolineato che se la media giornaliera fatta registrare nei weekend estivi viene estesa a tutti i 365 giorni dell’anno, si avrebbe una conta finale di 1.731 morti nel solo 2019, a fronte delle 685 vittime fra i motociclisti dello scorso anno (2018).
Si tratterebbe, dunque, di una cifra di ben oltre superiore il 100%. Per una valutazione più completa occorre però attendere la fine dell’anno, quando sarà tracciato un bilancio complessivo.
Nella sua analisi, l’Associazione sostenitori e amici della Polizia Stradale ha mostrato come il maggior numero di incidenti mortali si è verificato nelle regioni del Nord Italia, a discapito delle regioni centrali e meridionali. Alla base del riferimento vi sono sempre i 185 centauri che hanno perso la vita nei fine settimana dei mesi estivi.
La regione Lombardia è quella a pagare il tributo maggiore rispetto alle altre regioni italiane, sia del Centro che del Sud. Tra tutte le 185 vittime segnalate dall’Asaps nel corso dei tredici weekend da giugno a fine agosto, in Lombardia sono morti 28 centauri. Se rapportato in percentuale rispetto al dato complessivo, nella regione Lombarda si conta il 15% dei centauri morti sulle strade italiane nel periodo estivo che va da giugno ad agosto.
Le altre due regioni dove, in percentuale, sono morti più motociclisti nel corso dell’ultima stagione estiva sono Veneto ed Emilia-Romagna. Entrambe piangono 19 vittime (10% a testa). A ruota segue il Trentino Alto Adige, con 18 morti (percentuale di poco inferiore al 10%).
A completare il quadro del Nord Italia ci sono gli 8 motociclisti che hanno perso la vita nella regione del Piemonte. Al Centro e al Sud le regioni dove si segnala il numero più alto di vittime è in Puglia (18), Sicilia (15), Lazio (12) e Campania (11).
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