Tutti, appassionati e non, abbiamo almeno una volta, in sella alla nostra piccola bicicletta, sognato di cavalcare una mitica rossa ultra veloce, urlando al cielo un solo nome: Ducati! Questo è il lascito immortale che ha lasciato nella cultura popolare la leggendaria casa di Borgo Panigale. Ma vi siete mai chiesti quando è nata Ducati, quale è stato il suo primo modello, i migliori risultati al moto mondiale? Abbiamo risposto a tutte queste domande, per soddisfare le vostre curiosità e rendere omaggio ad uno dei più iconici marchi italiani nel mondo.
La storia del marchio Ducati nasce nel 1926, quando i fratelli Adriano e Marcello Ducati fondarono per la prima volta la loro azienda: la Società Scientifica Radio Brevetti Ducati a Bologna. I due giovani iniziarono la propria avventura cercando di assemblare il meglio possibile componenti per strumenti radio, ma dopo i tragici eventi della seconda guerra mondiale arrivarono ad un vero e proprio turning point della loro vita e anche del panorama industriale italiano. La scelta fu orientata a stravolgere totalmente la loro produzione iniziando a creare motocicli, ed il resto è storia.
Arriva nel 1946 il primo prodotto della rossa bolognese: Cucciolo, un motociclo molto semplice, un motore a scoppio da 48cc montato su un telaio di bicicletta. Quasi macchiettistica come composizione potremmo dire, però questo semplice marchingegno risultò estremamente innovativo ed efficace, capace di catturare il pubblico di clienti che, nonostante fosse da poco anzi pochissimo trascorso il periodo più buio degli ultimi secoli, scelsero di dare fiducia a Ducati, rendendo il Cucciolo un successo di mercato internazionale anche in Europa.
Grazie alla celebrità ed i successi ottenuti nel tempo, la Ducati è riuscita a costruire una lunga storia di trionfi nel campo delle corse motociclistiche, specialmente in MotoGP. Il marchio sin dall’inizio riuscì a farsi valere sia in termini di costruzione che di piloti. La prima vittoria nel gran premio non si fece attendere, infatti nel 2003, in sella ad una ruggente Ducati Desmosedici, il pilota Casey Stoner riuscì ad avere la meglio sugli avversari. Nel 2007 arrivò il completo trionfo del marchio, fregiato del suo primo titolo mondiale costruttori, grazie alle straordinarie performance ancora di Stoner, coadiuvato stavolta da Loris Capirossi. Anche negli anni successivi Ducati ha continuato a competere ad alti livelli nella massima competizione motociclistica, grazie all’operato di piloti di fama mondiale come Valentino Rossi ed Andrea Dovizioso, contribuendo con la sua sola partecipazione allo sviluppo stesso del brand MotoGp, aumentandone a dismisura crescita e popolarità.
Ogni allenatore ha il suo pupillo, il suo top player, colui che con le sue giocate riesce a fare la differenza e spiccare sugli altri. Nel caso di Ducati il top player, il numero 10 è stata la Desmosedici. La vera prima moto da competizione del marchio, prodotta dal 2003 al 2011 per sbaragliare la concorrenza sulle curve della MotoGp. Il nome deriva dal suo sistema di distribuzione desmodromico, caratterizzato dall’utilizzo di valvole controllate meccanicamente piuttosto che idraulicamente.
Il motore a quattro cilindri in linea, progettato per sfruttare al massimo l’aerodinamica pur rimanendo nei parametri della competizione, racchiudeva un’incredibile potenza di 200 cavalli all’interno di una cilindrata da 989cc e grazie al peso ridotto del veicolo (160kg), riusciva a raggiungere la sconcertante velocità massima superiore ai 340km/h. Pluripremiata, iconica e leggendaria, come un feroce condottiero, La moto è diventata un’icona nella storia del motociclismo e un esempio di eccezionale performance e innovazione tecnologica.
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Laureato in scienze politiche e relazioni internazionali, attualmente studente universitario alla Sapienza. Inizio a scrivere per gioco, poi per passione ed ora (quasi) per professione. Collaboro con TrueRiders dal 2022
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