Sembra proprio che in casa Honda non trovino mai pace e questa volta hanno inventato niente popò di meno che la E-Clutch, facendo virare la frizione tradizionale in un mondo tutto elettronico. Sembrerebbe, a giudicare da quanto emerso e che a breve vedremo insieme, che a Tokyo abbiano deciso di ascoltare le numerose istanze del pubblico dei biker che, generalmente, non amano i sistemi automatici o simil tali. Obiettivamente, il loro sistema DCT, sicuramente avanguardistico e ultratecnologico, ha fatto storcere il naso a molti: niente leva della frizione, niente pedalina del cambio (sostituita da due anonimi pulsanti sul blocchetto di sinistra)…ragazzi non si può sentire, soprattutto su moto eccellenti come l’Africa Twin sulla quale il classico cambio sequenziale non è nemmeno previsto. Ma in Honda sono sempre molto attenti alle risposte degli utenti e questa volta sembra proprio abbiano voluto mettere tutti d’accordo.
Un sistema tecnologico e rivoluzionario
Siamo ormai abituati ai diversi sistemi quick shifter che, agendo elettronicamente sul cambio e sull’accensione, permettono di innestare o scalare marcia senza l’utilizzo della frizione. Questo sistema, estremamente diffuso, tuttavia, nella maggior parte dei casi, non agisce anche sulla frizione che, quindi, rimane sempre in tiro, creando delle sollecitazioni importanti sugli ingranaggi del cambio. Il sistema sviluppato da Honda, di contro, è composto da un servomeccanismo che va ad agire direttamente sulla frizione, attaccandola e staccandola in base all’azione del biker sull’acceleratore e sulla pedalina del cambio, ovviamente il tutto gestito dalla centralina. Questo consente di partire e continuare la marcia agendo solamente sulla pedalina del cambio. Quindi leva della frizione e pedalina del cambio saldamente al posto loro.
Ma non solo, ed è qui che il guizzo geniale di Honda esce fuori in tutto il suo splendore: qualora il pilota di turno amasse particolarmente la vecchia scuola oppure volesse fare un periodo di transito fra un sistema e l’altro, la E-Clutch può essere utilizzata come una normalissima frizione, senza alcuna differenza: si tira la leva e la E-Clutch passa in modalità manuale per poi, dopo alcuni secondi, inserirsi nuovamente in automatico (sul display TFT è presente una spia che informa l’utente circa l’operatività del sistema). Insomma, un sistema innovativo che permette comunque di essere utilizzato come il più tradizionale dei cambi; in altre parole? Honda è finalmente riuscita a salvare sia la capra che i cavoli!
Il servomeccanismo gestisce la frizione in combinazione con il motore
In buona sostanza, il sistema E-Clutch si colloca al centro fra il DCT, che rende la moto completamente automatica (o quasi) e, quindi, invisa a molti biker, e il Quick Shifter, decisamente meno sofisticato e innovativo. Tutti noi biker sappiamo, difatti, che con il tradizionalissimo cambio sequenziale meccanico, agendo sulla pedalina del cambio in modo sapiente e ai giusti giri del motore, sarà possibile innestare e scalare marcia senza utilizzare la frizione (quanto meno chi ha ormai una certa dimestichezza). Comunque, virtuosismi a parte, la E-Clutch permette ai neofiti di avere un valido ausilio, per esempio per evitare i fastidiosi spegnimenti in partenza, e ai più esperti di poter sempre godere di cambiate precise e fluide, permettendogli così di potersi concentrare su altri aspetti della guida, come l’impostazione delle curve.
La CB 650 R dedicata all’utilizzo quotidiano
Questa rivoluzionaria frizione per adesso è disponibile su due modelli: la CB 650 R, dedicata alla strada e all’utilizzo quotidiano, e la CBR 650 R, la sportiva entry level della casa, dedicata a chi sta vivendo il primo approccio alla pista e non sa ancora gestire potenze incredibili. Su questi due prodotti Honda ha deciso di fornire la E-Clutch di serie, probabilmente con l’intendo di fare un grande “trial clinico” e sondare così l’eventuale applicazione sui modelli di fascia alta.
L’entry level per la pista di Honda: la CBR 650 R
Ma viste le premesse, non ci stupiremo quando il sistema sarà disponibile su tutta la gamma e, magari, in alternativa al ben più radicale cambio DCT. O, quanto meno, è quello che stiamo sperando.
Credit foto:
Sito ufficiale Honda
Garfagnino DOC e Sardo di adozione, sono uno storico dell’arte (da qualche anno) e biker sin dalla più tenera giovinezza. Ho iniziato a collaborare con TrueRiders nel 2023 per mettermi in gioco nel campo della scrittura e ho voluto cominciare scrivendo di qualcosa che amo particolarmente: la moto e tutto ciò che le ruota attorno.
Le Langhe incantano con le colline disegnate dai vigneti, seducono con i castelli ...
Un borgo pittoresco incastonato nel cuore del Sannio come tappa principale di oggi, ...
Parte dei borghi più belli d'Italia dal 2016, in mezzo alla Valle Reatina c'è un ...
©
2024 Valica Spa. P.IVA 13701211008 | Tutti i diritti sono riservati.
Per la pubblicità su questo sito
Fytur