Sono luccicanti, molto rumorose ma, soprattutto, costosissime: sono le custom più top sul mercato, quelle che fanno sognare molti e fanno voltare tutti al loro passaggio. La storia ci racconta che sono nate per accompagnare gli emarginati, coloro i quali decidevano di vivere ai confini della società civile; oggi sono, di contro, diventate un lusso, motociclette destinate solo a chi ha le tasche gonfie. L’evoluzione antropologica ne ha mutato, quindi, il significato in maniera radicale: da simbolo di ribellione a espressione massima del consumismo. Ma qui non siamo su una rivista di antropologia, bensì su una di moto e quindi, tralasciando il profondo significato intrinseco delle custom, parleremo delle custom più top sul mercato, andandole a cercare da un lato e l’altro dell’Oceano Atlantico.
Cromature e posizione di guida ribassata per questa H-D Breakout
Il suo nome vuol dire esplodere e, in effetti, questa Harley-Davidson è veramente un’esplosione di potenza e stile. Spinta dal poderoso bicilindrico Milwaukee-Eight™ 117 da ben 1.923 cc di cilindrata, la Breakout scarica a terra 102 cv di potenza e, udite udite, ben 168 Nm di coppia! Praticamente la quint’essenza della potenza, nel suo massimo già a 3.500 giri/min. La messa a terra di così tanto “sugo” è delegata a un possente pneumatico 240/40 R18, che fa coppia con un 130/60 R21. Sì sì, avete letto bene, cerchio anteriore da 21″, ideale per dare il giusto slancio alla moto e, allo stesso tempo, garantire una perfetta impostazione di guida custom. Se i numeri fino ad ora non vi hanno particolarmente impressionato (ma ci credo poco eh), aspettate di leggere il presso: a partire da 29.200€, ma che con qualche sciocchezzuola di optional balzano subito a ben oltre i 35.000€.
Stile custom perfetto per i lunghi viaggi
Restiamo sempre in casa Harley per questa seconda opzione di custom top sul mercato. E sul listino della casa di Milwaukee, tocca ammetterlo, c’è veramente l’imbarazzo della scelta, ma la CVO Street Glide è decisamente una delle più accattivanti; non a caso, la famiglia CVO (Custom Vehicle Operations) è sempre la più ricercata. La livrea grigia con cui viene presentata sul sito ufficiale della Casa la fa sembrare appena uscita da una puntata del famoso telefilm degli anni ’80 Super Car, magari come moto del cattivo, ma gli scarichi cromati e lo scintillante cerchio a raggi anteriore parlano la lingua delle custom. Il motore è decisamente poderoso: Milwaukee-Eight™ 121 VVT, ossia un gioiellino a V da 1.967 cc di cilindrata che a 3.500 giri/min sta già dando il suo massimo di coppia di ben 183 Nm. In altre parole? Il gas qui va saputo dosare e anche bene.
La generosa carenatura anteriore, al cui interno alloggia un ampio schermo LCD in luogo delle canonica strumentazione, e le valigie laterali la rendono perfetta anche per i lunghi viaggi. Il prezzo è un po’ meno invitante (quanto meno per noi comuni mortali): a partire da 46.700€ ma, è quasi scontato dirlo, a superare abbondantemente i 50 k ci vuole proprio poco poco.
Linee tondeggianti per questa scintillante signora di Medina
Per la nostra terza scelta tra le custom top sul mercato ci spostiamo di soli 573 km verso nord-ovest, attraverso i favolosi USA: da Milwaukee (Wisconsin) a Medina (Minnesota), da Harley-Davidson a Indian Motorcycle Company. L’azienda ha decisamente una storia più travagliata di quella di Harley, ma non per questo sembra abbiano dimenticato come si fa una gran bella moto custom. Perché questo è la Indian Springfield: una gran bella custom. Motore bicilindrico dal nome aggressivo: Thunderstroke 116. E, infatti, i numeri gli danno proprio ragione: 1.890 cc di cilindrata e 171 Nm di coppia. Le voluminose testate e il parafango anteriore dalle dimensioni più che coprenti sono un marchio di fabbrica che permettono di individuare al primo colpo d’occhio la provenienza.
Parabrezza e valigie la rendono una moto ideale per macinare lunghe tratte sulle ampie highway americane, senza per questo doversi stancare. Prezzo? Preparate un assegno voluminoso: a partire da 29.990€ ma vale sempre la stessa regola, in un attimo si sale alle stelle!
Un custom decisamente tutta pepe
Il listino Indian non smette di sorprendere e presenta ottime soluzioni anche per chi non vuole moto possenti e troppo luccicanti, bensì desidera una custom top agile e ben salda anche nelle curve. E la Indian Sport Chief sembra proprio nata per scendere in piega, nonostante il suo puro DNA da custom. Il motore è sempre il cattivissimo Thunderstroke 116 che, abbinato alle dimensioni e i pesi più contenuti di questa Sport Chief, diventa ancora più interessante. Rispetto alla Springfield, infatti, la Chief ha fatto una dieta dimagrante che le ha permesso di perdere ben 65 kg, passando da 376 kg a “soli” 311 kg. In questo modo i 171 Nm di coppia la spingono fuori dalla curve come un missile, tanto da rendere necessaria una certa cautela nell’uso della manopola del gas.
Le cromature qui non sono molte, ma la seduta ribassata parla la lingua custom. Vi è piaciuta? Sarete quindi contenti di sapere che la potete portare a casa con poco più di 22mila €.
Scintillante e custom anche se by BMW
Diamo un pizzico di visibilità anche al mercato europeo per questa ultima soluzione e andiamo a scoprire la BMW R18, una custom made in Monaco di Baviera. La casa dell’elica, da qualche anno a questa parte, ha messo a listino questa poderosa e scintillante motocicletta, spinta dal classicissimo bicilindrico boxer da 1.800 cc di cilindrata da 158 Nm di coppia e 91 cv: numeri un po’ meno brucianti delle sorelle d’oltreoceano ma comunque molto interessanti. Piccola avvertenza: non vivetela come una “copia” perché la R18 trae origine dalle primissime produzioni BMW Motorrad ed è, per tanto, dotata di una propria e ben definita identità che nulla a che invidiare alle blasonate parenti americane. Il prezzo è decisamente da top del segmento: 21.750€ come base di partenza, che in un battibaleno possono arrivare a superare i 30k; eh già, anche in BMW con gli accessori non scherzano!
Credit foto:
Harley-Davidson
Indian Motorcycle Company
BMW R18
Garfagnino DOC e Sardo di adozione, sono uno storico dell’arte (da qualche anno) e biker sin dalla più tenera giovinezza. Ho iniziato a collaborare con TrueRiders nel 2023 per mettermi in gioco nel campo della scrittura e ho voluto cominciare scrivendo di qualcosa che amo particolarmente: la moto e tutto ciò che le ruota attorno.
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