La decisione dell’Austria di chiudere il confine meridionale agli italiani aveva scatenato numerose polemiche, sia tra i turisti che a livello politico, con il ministro degli Esteri, Matteo di Maio, che aveva da subito intrapreso una difficile trattativa con le autorità austriache.
Il lavoro di diplomazia sembra però aver ottenuto i suoi effetti, e presto i viaggiatori italiani potranno tornare in Austria. Una notizia che per tutti gli amici motociclisti sarà sicuramente piacevolissima: si potrà tornare così a percorrere la bellissima Grossglockner, oppure seguire la strada del Passo di Pramollo fino a raggiungere la capitale Vienna in sella.
Come si è arrivati a questo punto? È necessario fare un passo indietro e analizzare una situazione che ha sicuramente portato a scelte non facili prima, e a un progressivo allentamento delle restrizioni poi.
Sin da subito l’epidemia di Covid-19 ha colpito in maniera nettissima l’Italia, che per settimane è stata il paese più colpito d’Europa e uno dei primi al mondo insieme agli Stati Uniti d’America.
Decine di governi, europei ed extracontinentali, hanno di fatto chiuso le frontiere agli italiani, per il rischio di una escalation dei contagi nei rispettivi paesi.
È una decisione di natura squisitamente sanitaria, che non costituisce in alcun modo una ripicca verso gli italiani: la stessa Italia, infatti, ha imposto enormi restrizioni ai viaggi degli stranieri, chiudendo gli aeroporti e imponendo quarantene obbligatorie per ridurre l’enorme diffusione del virus nel Bel Paese.
D’altro canto l’Austria, anche grazie a scelte lungimiranti, è riuscita a contenere il virus: all’11 giugno ha fatto registrare solo 17.005 casi su 8,85 milioni di abitanti e 673 decessi in tutto, contro i 236.000 casi italiani e le 34.114 vittime.
La regione austriaca più colpita è stata peraltro il Tirolo, direttamente confinante l’Italia, con 3.552 casi confermati e 108 morti (solo la Stiria ne ha avuti di più, 149).
Il ministro degli Esteri di Vienna, Alexander Schallenberg, ha dichiarato alle agenzie di stampa che l’Austria riaprirà i suoi confini dal 16 giugno per 31 paesi europei: saranno temporaneamente esclusi solo Svezia, Gran Bretagna, Portogallo e Spagna, paesi dove il contagio ha avuto una intensità piuttosto importante.
Complimentandosi con gli sforzi politici e sanitari dell’Italia, Schallenberg ha annunciato però ancora due limitazioni: la chiusura degli aeroporti e il consiglio, per i viaggiatori austriaci, di non recarsi in Lombardia, che rimane stabilmente la regione italiana più toccata dal Coronavirus. Le restrizioni, però, saranno riviste in 2-4 settimane sulla base della curva epidemiologica.
Seguendo le normali regole internazionali (distanziamento sociale, presidi di igiene e sicurezza, uso della mascherina, evitare i luoghi affollati) sarà dunque possibile, da martedì prossimo, tornare in Austria in moto.
Per rimanere aggiornati sulla situazione sanitaria è possibile consultare il sito Viaggiaresicuri.it, del Ministero degli Esteri.
Responsabile editoriale di TrueRiders sin dal 2015
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