Costa quasi 14mila euro, ma questo scooter domina da anni le classifiche delle vendite

Costa quasi 14mila euro, ma questo scooter domina da anni le classifiche delle vendite

Leonardo Anchesi  | 20 Set 2023  | Tempo di lettura: 4 minuti
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Questo scooter domina da più di venti anni le classifiche di vendita e non ha mai accennato a stancare il pubblico, anzi, si rinnova continuamente regalando sempre nuove emozioni. Di chi stiamo parlando? Ma ovviamente di Yamaha TMax, il veicolo a due ruote che ha rivoluzionato il concetto stesso di scooter, avvicinandolo (ma non troppo) a quello di motocicletta. Lanciato sul mercato nel lontano 2001, la prima serie a carburatori sconvolse letteralmente i primi fortunati possessori: accelerazioni brucianti, erogazione fluida e livelli prestazionali mai raggiunti fin ora da un veicolo di quella categoria erano, e sono tutt’ora, i punti forti di questo pilastro del listino Yamaha. Andiamo a scoprire insieme oggi fino a che livello di (sana) follia siamo arrivati!

1 Un propulsore di tutto rispetto

Propulsore bicilindrico ben nascosto dalla poderosa scocca

Un motore bicilindrico in parallelo da 562 cc di cilindrata si occupa di spingere il TMax, regalando particolare divertimento a chi lo guida. I cavalli non sono esagerati (poco meno di 48) e la coppia da 77 Nm diventa piuttosto interessante, soprattutto in abbinamento alla trasmissione automatica con finale a cinghia che garantisce una spinta costante e briosa. Il sistema di raffreddamento a liquido gli permette, inoltre, di muoversi anche per diverso tempo a basse velocità nel traffico, senza rischiare fastidiosi (e dannosi) picchi di temperatura. E, per finire, niente paura per vibrazioni eccessive, perché in Yamaha hanno ben pensato di montare un albero motore munito di contrappeso, così da smorzare sul nascere le vibrazioni più accentuate. Il tutto, riuscendo a contenere i consumi in soli 20 km con un litro di benzina. Che dire, se non decisamente notevole!

2 Scooter sì, ma con una ciclistica da moto

Un telaio in alluminio garantisce il massimo della leggerezza

Uno scooter che domina anche in fatto di agilità, grazie al telaio in alluminio a doppia culla, di diretta derivazione motociclistica, e nonostante le dimensioni piuttosto generose, il peso è contenuto in poco più di 200 kg, caratteristica che rende il TMax ancora più godibile. Nessuna grande novità riguardo a sospensioni e freni, performanti ma, tuttavia, soluzioni piuttosto ordinarie.

Anche i cerchi sono all’avanguardia

Interessante, invece, la scelta dei cerchi da 15″ (molto più vicini a quelli di una moto), realizzati con la tecnologia SpinForged che ha permesso di contenere molto il peso, riducendo così in maniera sensibile le masse sospese. Insomma, sembra proprio che in Yamaha non abbiano badato a spese.

3 Anche l’elettronica, ovviamente, non manca

Sempre tutto sotto controllo con lo schermo TFT

Un design futuristico abbinato a soluzioni elettroniche all’avanguardia rendono il TMax uno degli scooter più appetibili (e anche più costosi!) presenti sul mercato. Fari full led ovunque, uno schermo TFT e il cavalletto centrale con blocco antifurto sono i punti forti dell’equipaggiamento di questo grande scooter. Grazie al generoso schermo è possibile avere sempre sott’occhio tutte le informazioni di guida, oltre che connettersi al sistema tramite la app dedicata. Non potevano mancare il controllo elettronico delle trazione, utile soprattutto sui fondi bagnati, e il D-Mode per la selezione delle mappatura più adatta alla vostra guida e al tipo di strada, oltre all’avviamento senza l’inserimento della chiave.

Sistema di avviamento senza chiave

Il tutto per poco meno di 14mila Euro; un prezzo decisamente importante che, tuttavia, è giustificato dalle numerose soluzioni all’avanguardia e dalla certezza di mettersi in garage un mezzo con più di venti anni di esperienza alle spalle.

Credit foto:
Yamaha TMax

Leonardo Anchesi
Leonardo Anchesi

Garfagnino DOC e Sardo di adozione, sono uno storico dell’arte (da qualche anno) e biker sin dalla più tenera giovinezza. Ho iniziato a collaborare con TrueRiders nel 2023 per mettermi in gioco nel campo della scrittura e ho voluto cominciare scrivendo di qualcosa che amo particolarmente: la moto e tutto ciò che le ruota attorno.



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