Che cos'è una scrambler? Storia di una enduro che non ci ha creduto abbastanza

Che cos’è una scrambler? Storia di una enduro che non ci ha creduto abbastanza

Maria Grazia Spinelli  | 10 Nov 2023  | Tempo di lettura: 3 minuti
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Anche i motociclisti neofiti conoscono le scrambler, uno dei primi modelli ai quali spesso ci si avvicina. La notorietà è stata senza dubbio incrementata anche da Ducati che, nel corso del tempo, ha posto così tanto l’accento sui suoi modelli fino a renderli parte di un marchio parallelo, Scrambler Ducati appunto.

Andiamo a vedere cos’è una scrambler e da dove nasce questo modello dal nome che è un po’ uno scioglilingua.

1 Identikit della scrambler

La scrambler è una motocicletta nata negli anni ’60 come variante delle enduro, con l’obiettivo di essere più facile da guidare su strada e più confortevole. Sono caratterizzate da un’altezza da terra minore rispetto alle enduro, da una sella più bassa e da una posizione di guida più rilassata. Hanno anche un look più classico e retrò, con parafanghi più bassi, scarichi bassi e cerchi a raggi. Le scrambler sono motociclette versatili, adatte sia alla guida su strada che su sterrato leggero. 

2 Un po’ di storia

Le origini delle scrambler sono da ricercare negli Stati Uniti, dove negli anni ’60 i motociclisti iniziarono a modificare le loro enduro per abbassarle e ammorbidirle. La parola “scrambler” deriva dalla parola inglese “to scramble,” che significa mescolare o mescolare insieme. Questo nome riflette l’approccio ibrido di queste moto, che erano una combinazione di motociclette da cross e da strada.

Fu in questi anni che iniziarono a essere anche prodotte in serie da diverse case motociclistiche. Tra i modelli più popolari di questo periodo ci sono la Triumph Tiger 90, la BSA B44 Victor e la Ducati Scrambler. In questo periodo, questi modelli iniziarono a sviluppare un proprio stile e carattere, che le distingueva dalle altre tipologie di motociclette ed erano spesso caratterizzate da un look classico e retrò.

Negli anni ’80 e ’90, le scrambler caddero in disuso, a favore di motociclette più sportive e tecnologiche, per poi tornare in auge a partire dai primi anni 2000. Sono diversi i fattori di questo ritorno, tra cui sicuramente la crescente nostalgia per le motociclette classiche e la voglia di mezzi versatili e divertenti.

Oggi, le scrambler sono motociclette popolari tra gli appassionati di motociclismo. Sono disponibili in una vasta gamma di modelli, da quelli di produzione a quelli customizzati, con cui ci si può divertire anche sulla parte estetica e sono un’ottima scelta per chi cerca una moto che sia pratica ma anche “stilosa”.

3 Scrambler o enduro? Le differenze

3.1 Stile e Design

Le moto scrambler sono caratterizzate da un design retrò e classico. Solitamente presentano linee pulite, un serbatoio esposto, scarichi laterali, sedili piatti e un aspetto “vintage”. L’obiettivo è creare un’estetica che richiama le moto da fuoristrada degli anni ’60 e ’70. Le enduro, invece, sono progettate per affrontare terreni difficili e spesso presentano un design più aggressivo e funzionale. Hanno spesso sospensioni più lunghe, serbatoi più grandi per una maggiore autonomia e una protezione extra per affrontare terreni accidentati.

3.2 Sospensioni e Pneumatici

Le scrambler sono dotate di sospensioni più leggere rispetto alle moto enduro e di pneumatici più adatti alla guida su strada, anche se possono avere pneumatici tassellati per affrontare terreni sterrati leggeri. Le enduro nascono per l’off road, quindi montano sospensioni robuste con un’ampia escursione e pneumatici tassellati che offrono una trazione superiore su terreni accidentati.

3.3 Motore

Le scrambler di solito montano motori di medie dimensioni con una potenza adeguata per la guida su strada e terreni leggermente accidentati. L’accento può essere posto sull’erogazione di coppia e sull’efficienza del carburante. Le moto enduro spesso hanno motori più potenti, progettati per gestire terreni difficili e richiedono una maggiore coppia e potenza per superare gli ostacoli off road.

Crediti foto Triumph Tiger 90: www.anthonygodin.co.uk

Maria Grazia Spinelli
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