Gli anni passano per tutti e anche per le moto vale lo stesso, ma ci sono alcuni modelli che nonostante le 30 candeline spente nel 2023 sembrano non aver perso minimamente lo smalto. Sembra infatti che il 1993 sia stato particolarmente prolifico per l’industri motociclistica, nonostante la storia ci insegni che quello fu un anno nero per il mercato, che chiuse con una flessione globale di quasi il 26% sull’immatricolato. Ma si sa, è nei momenti di crisi che l’umanità dà il meglio di se e anche in quell’occasione l’uomo (in questo caso quello motociclistico) confermò la sua capacità di ripresa, realizzando quattro moto che oggi compiono 30 anni ma che sono ancora, magari con qualche restyling e qualche miglioria, ancora dei mostri sacri per i biker di tutto il mondo.
Abbiamo quindi pronto un quartetto di due ruote e lo regaliamo a voi, amici di TrueRiders, perché sotto Natale è bello anche sognare.
Nel 1993 fa il suo esordio una moto che, praticamente, traina la carretta di BMW Motorrad da sola, da ormai diversi lustri: sì, stiamo parlano della GS. In realtà, la GS (anzi, la G/S, perché così era scritto il nome della prima serie) è ben più datata, essendo nata nel 1980. Ma nel 1993 a Monaco di Baviera decidono di abbandonare la vecchia nomenclatura e di inserire la cilindrata per esteso, presentando la R11o0GS. La moto era spinta dal classicissimo propulsore bicilindrico boxer da 1085 cc, per l’appunto, con la novità di 4 valvole per cilindro.
Il motore in sé, tuttavia, era già noto dall’anno precedente in quanto sfruttato per la R1100RS, la sport tourer della casa dell’elica. Oggi, dopo 30 anni, la nomenclatura è sempre quella anche se siamo arrivati al numero 1300, dopo diversi passaggi che hanno consacrato la GS come punto di riferimento per i segmenti enduro e touring.
Quest’anno il suo trentesimo compleanno è stato celebrato in ogni modo possibile e immaginabile, tanto che a Borgo Panigale le hanno dedicato anche un’edizione speciale per i suoi primi 30 anni. Parliamo, ovviamente, della Monster, la moto che ha consacrato la Ducati nel mondo delle naked. Fu il primo esperimento dei tecnici di Borgo Panigale fuori dal segmento sportivo e riuscì talmente bene che nel 1993 (e negli anni a seguire) le strade si riempirono di Monster, del suo rombo e delle sue linee semplici ma accattivanti. Ricordo ancora, io giovane adolescente, le finezze stilistiche che questa moto portò nel mondo della naked, come i grandi scarichi laterali color alluminio e lo strapuntino per il passeggero foderato in alcantara (optional al costo di qualche centinaia di migliaia di lire), ideale per aumentare la stabilità del secondo durante le accelerazioni.
Insomma, la Monster, nel giro di poco, divenne un vero e proprio fenomeno di costume. La prova? Guardatevi attorno e ditemi quante Monster della prima epoca vedete ancora girare attorno a voi.
Eh sì, cari amici, il 1993 non smette proprio di stupirci perché proprio in quell’anno nacque un altro mito del motociclismo, questa volta sotto il segno della Union Jack: stiamo parlando della Triumph Speed Triple, la naked (anzi, super naked) della famigerata casa britannica. Un’altra moto che oggi, nel 2023, compie 30 anni non sembra per niente essersene accorta. La prima serie di questa (altra) icona era spinta da un motore a tre cilindri da 955 cc di cilindrata da ben 106 cavalli. Dettaglio interessante e, al tempo, inusuale era la ruota posteriore da ben 190 di larghezza, scelta per garantire il massimo della stabilità nelle curve veloci. La Triple era sostanzialmente concepita come una Daytona 900 in versione cafè racer. Di chi fu l’idea? Non poteva che essere di un italiano, Carlo Talamo per la precisione, storico importatore del marchio sin dalla prima epoca.
Dopo tre decenni la Speed Triple ancora resiste saldamente nel listino Triumph, ovviamente non senza numerosi restyling e una poderosa pompata al motore, oggi portato a 1200cc e ben 180 cv di potenza. Ma del resto, un ritocchino dopo i 30 ci sta tutto.
916: tre semplici cifre che aprono un mondo per tutti gli appassionati di Ducati e di moto in generale. E anche lei, il capolavoro di Massimo Tamburini che ha sconvolto il mondo, è nata nel 1993. Ne abbiamo già parlato, ve l’abbiamo già raccontata, ma non vorremmo mai smettere di farlo. Perché la Ducati 916 è stato un vero e proprio colpo di genio. In un momento in cui le super sportive ancora sfoggiavano i loro grossi (e goffi) fari quadrati, cupoloni enormi e ciclistiche obsolete, la 916 fece fare alle due ruote un balzo in avanti di 30 anni. Infatti, a guardarla oggi, sembra appena stata progettata, sembra un prodotto presentato a EICMA 2023…e invece no, venne presentata all’edizione del 1993, quando ancora si svolgeva nei vecchi padiglioni fieristici di Milano. E proprio lì, tra quei colori pastello degli anni Novanta, il mito venne svelato al mondo, lasciando tutti a bocca aperta.
Credit foto:
BMW R1100GS – Wikipedia
Ducati Monster – Wikipedia
Ducati Monster 30° Anniversario – Sito Ufficiale
Triumph Speed Triple – Wikipedia
Sito ufficiale Triumph
Ducati 916 – Wikipedia
Garfagnino DOC e Sardo di adozione, sono uno storico dell’arte (da qualche anno) e biker sin dalla più tenera giovinezza. Ho iniziato a collaborare con TrueRiders nel 2023 per mettermi in gioco nel campo della scrittura e ho voluto cominciare scrivendo di qualcosa che amo particolarmente: la moto e tutto ciò che le ruota attorno.
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