In mezzo a campi profumatissimi scorre la strada più colorata al mondo

In mezzo a campi profumatissimi scorre la strada più colorata al mondo

Letizia  | 20 Apr 2021  | Tempo di lettura: 5 minuti
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La Provenza, così vicina all’Italia eppure già così profondamente francese. Questa regione ha sempre richiamato a sé gli artisti come Cézanne e Van Gogh. Sarà per le incredibili sfumature violette della lavanda, per i pittoreschi borghi arroccati sulle colline o per le loro variopinte finestre, ma questa regione della Francia meridionale emana un fascino ineguagliabile. Oggi vogliamo proporvi un itinerario lungo la strada della Lavanda che tocca alcune delle cittadine più caratteristiche e meno conosciute della Provenza. Scopriamo allora l’itinerario, cosa visitare e soprattutto quando lanciarsi in questa avventura d’altri tempi!

1 Strada della Lavanda in moto. L’itinerario

1.1 Mappa

1.2 Itinerario

Cavaillon è il punto di partenza dell’itinerario. Seguiamo Avenue John Fitzgerald Kennedy e prendiamo la D15 e poi, raggiunto Coustellet, procediamo in direzione est da Route d’Apt/D900 verso Rue lou Marca. Da Bonnieux, seguiamo D36, poi su Ancien Chemin de Lourmarin e infine imbocchiamo la D232. Qui si aprono infiniti campi di lavanda che arrivano sino a Saignon, nel territorio Plateau du Claparèdes. Arrivati a Buoux, Val des Loubès/D113 è la strada che dobbiamo seguire fino a Les Agnels dove si trasforma in Avenue des Bories/D113.

Imbocchiamo Place du Septier in direzione di Rue du Septier e andiamo ad Apt, dove ci immettiamo sulla D48 fino a Saignon. Continuiamo sulla A51 a Venelles e seguiamo la A8 fino a Mandelieu-la-Napoule dove prendiamo l’uscita 41. La strada successiva sarà la D1009. Ed eccoci ad Auribeau-sur-Siagne. Prendiamo A8, poi la A57 in direzione di Route des Sources/D82 a Le Castellet e infine prendiamo l’uscita 11 da A50. A Le Castellet prendiamo la A50, entriamo in A8 e continuiamo su A51 fino all’ultima destinazione: Le Château du Bois.

2 Le tappe imperdibili della strada più colorata al mondo

Strada della Lavanda, Gordes

Gli infiniti campi di lavanda del Plateau du Claparèdes si estendono tra Bonnieux e Saignon, ma anche verso verso Les Agnels si intensificano le distese viola. Sempre da Saignon possiamo allungarci fino ad Auribeau: un borgo in pietra medievale a soli quaranta chilometri da Nizza che sorge nel cuore delle Alpi Marittime. Castellet è un altro imperdibile borgo tipicamente provenzale che sorge nel cuore dei vigneti Bandol ed è noto per il circuito automobilistico Paul Ricard. A Coustellet, seconda tappa del nostro percorso, è possibile fare una profumatissima visita nel Museo della Lavanda. Qui è possibile visitare i campi di lavanda, acquistare prodotti realizzati con la materia prima e partecipare a laboratori per il fai da te con questa pianta pregiatissima. A Les Agnels c’è invece un interessante museo, le Distillerie Agnel, che risale al 1895 e presso il quale possiamo assistere alla distillazione delle foglie di cipresso, rosmarino e ovviamente di lavanda. Ad Apt ci aspetta invece la Distillerie Coulet specializzata ovviamente in lavanda. Anche Château du Bois, ultima tappa tra i borghi provenzali, ospita un immancabile Museo della Lavanda.

Tra saponette profumate, oli essenziali tovaglie e piatti dai tipici toni gialli e viola, i mercatini provenzali sono un must ai quali non potete sottrarvi. Oltre alla lavanda, infatti, l’artigianato è il simbolo delle tradizioni locali che vanno dalle ceramiche di Vallauris, ai profumi ai sandali e ai tessuti degli altri luoghi del territorio. Ma non solo: in Provenza sono speciali il cioccolato, la pasticceria, l’olio e le erbe aromatiche, senza dimenticare ovviamente il vino da provare nelle tante cantine che organizzano degustazioni.

3 Ecco il periodo giusto per scoprirla

Saignon

Sebbene la Provenza sia sempre bellissima, poter ammirare la lavanda nel pieno della sua fioritura è uno spettacolo imperdibile ed eccezionale. In realtà l’intervallo dell’anno per godere a pieno delle distese violette è tra giugno e luglio. Più precisamente tra la terza settimana di giugno e la metà di luglio, ma la variazione annuale permette di considerare un po’ di elasticità. Ovviamente in questo periodo i turisti che accorrono lungo la Via della Lavanda non mancano. Se quindi volete evitare un po’ di folla, potreste pensare di anticipare di qualche giorno la vostra visita, non godendo del pieno della fioritura, ma sicuramente vivendo a pieno la tranquillità della Provenza.

4 Via della Lavanda cosa mangiare

La Provenza va scoperta lungo la Strada della Lavanda, tra i numerosi borghetti e mercatini locali, ma anche a tavola. Ecco i prodotti tipici da assaporare in questa poetica regione francese:

  • Bouillabaisse. Una zuppa di pesce originaria di Marsiglia. Servita con crostini di pane, è a base di pesci poveri.
  • Brandade de morue. Ancora un piatto dal sapore di mare. Una salsa spalmabile a base di patate, baccalà, aglio e pepe. Con il brandacujùn ligure condivide gli ingredienti… coincidenze?
  • Bignets de Sardines. Palline di sardine tritate con aglio, prezzemolo, cumino e uova. D’altronde le sardine sono un pescato tipico di Marsiglia.
  • Gardiane de Taureau. passiamo ai piatti di terra con un bello stufato di toro. Durante la cottura lenta vengono uniti vino rosso e spezie aromatiche, mentre è servito su un letto di riso selvatico di Camargue.
  • Fougasse. Un pane piatto, croccante fuori e morbido dentro, servito con salumi.
  • Insalata Nizzarda. Ormai piatto famoso anche all’estero, la ricetta originale prevede l’uso di fave, uova sode, olive nere, acciughe, tonno, aglio, peperoni verdi, pomodori e cetrioli.

E dal momento che già siamo qui, perché non scopriamo anche il Col de la gineste in moto, sempre in Provenza!

Letizia
Letizia

Laureata in Lettere Moderne e insegnante di scuola superiore, ho fatto della mia passione per l'Italiano anche un lavoro. Infatti ogni pomeriggio indosso i panni della Copywriter e, decisa a raccontare il mondo, scrivo da diversi anni di turismo e di sosteniblità aziendale. Collaboro con diverse realtà, tra le quali TrueRiders, che mi permette di trasformare l'euforia sulla tastiera in adrenalina su due ruote.



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