Le montagne oltre i 1200 metri sono sempre una questione di paesaggi stupendi, ma pure la casa delle terme più belle d’Italia, eccellenza del benessere in alta quota. Oggi ti proponiamo un itinerario pensato per rilassarsi, un po’ più del solito, alla faccia del necessario slalom dell’alternanza casa-lavoro e con un percorsetto pieno di bellezza da far paura, anche se un po’ di slalom finirai per farlo (ma per altri motivi). Un tuffetto nel più puro benessere di montagna con ogni curva che è una scoperta o un’occasione per far sosta.
Partendo da Sondrio l’itinerario si snoda lungo la SS dello Stelvio/SS38, attraversando il cuore della Valtellina. Dopo un tratto verso nord-est arrivi a Tirano, dove si continua seguendo sempre la SS dello Stelvio che continua sinuoseggiante attraverso i paesaggi montani fino a Sondalo. Qui si devia brevemente su Via Bolladore/SP27 prima di ritornare sulla SS dello Stelvio, dirigendosi verso Bormio. L’ultimo tratto è caratterizzato da una salita spettacolare attraverso il Passo dello Stelvio con i conseguenti scenari alpini che valgono la salita, finché non arrivi al centro di Bormio.
Le strade principali di riferimento lungo il percorso sono la SS dello Stelvio/SS38 e la breve deviazione su Via Bolladore/SP27.
Terme di Bormio, i Bagni Vecchi
Fusione necessaria di tradizione e moderno, le Terme di Bormio hanno come protagonista (ovviamente) l’acqua. Stanno nel cuore delle Alpi Retiche e sono state da sempre un punto di riferimento per il benessere, già dai Romani, che ne apprezzavano le qualità curative. Le sorgenti termali, specificatamente la Cinglaccia, tirano fuori acque solfato-alcaline-terrose a una temperatura fra i 38° e i 41°C, tenendo intatte le proprietà curative che derivano dall’origine geologica di una frattuta tettonica chiamata Zebrù.
Col passare dei secoli l’importanza delle terme non è mai venuta meno: ci sono riferimenti da Plinio il Vecchio nel I secolo e ce ne sono vari sia per Medioevo che Rinascimento, ma le acque di Bormio sono da sempre un bene prezioso. Momento di svolta c’è stato nel 1913 con la fondazione della Società Terme Bormiesi che segna l’inizio della gestione moderna delle sorgenti, che integra le vecchie pratiche termali con le esigenze di un pubblico crescente, fino ad oggi con un turismo ormai maturo e international. Succede che negli anni ’60 Bormio Terme ha avuto una grossa fase di rinnovamento con la costruzione della Piscina Olimpionica Termale, una novità che ha fatto da catalizzatore al turismo dell’Alta Valtellina. L’espansione degli anni ’80 e ’90 ha visto nuovi servizi, la Sala Congressi e il Centro Estetico, aprendo verso il turismo d’affari.
La svolta più recente c’è stata tra 2002 e 2006 con un grosso progetto di ristrutturazione che ha trasformato radicalmente il tutto. Oggi come oggi Bormio Terme è sinonimo di qualità per tutti: le zone benessere sono per ogni età, idem per le saune, piscine termali interne ed esterne, percorsi vascolari e spazi relax. Il complesso offre trattamenti vari, dalle cure inalatorie alla fangoterapia alla riabilitazione post-traumatica. Rimangono comunque famose perché le acque termali di Bormio sono utili per i problemi respiratori, malattie reumatiche e affezioni cutanee. Il fatto che ci sia un gas naturale chiamato radon fa effetti sedativi sul sistema nervoso.
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Le Terme di Bormio (quelle moderne) hanno varie opzioni tariffarie e orari che si adattano a esigenze e preferenze. Bormio Terme è una struttura moderna che offre l’accesso all’area benessere al prezzo di 30€ per un ingresso giornaliero mentre per giovani e over 65 hanno il ridotto a 22€. C’è un ingresso da due ore e mezzo a 25€ per chi ha bisogno di una toccata e fuga; gli orari dell’area benessere vanno dalle 10 alle 20, esteso fino alle 22 il mercoledì. Chiusura settimanale il martedì. Piccola nota di riguardo: ci sono le aperture serali da ottobre 2024 fino a marzo 2025 col centro che rimane aperto fino alle 22 (uscita dei servizi alle 21.30). Tocca qui per indicazioni su Maps.
Se vuoi qualcosa di più storico invece devi andare a QC Terme Bagni Vecchi e Bagni Nuovi. Le tariffe come prezzi lievitano ai 62€ a giornata, oppure a 44€ la sessione serale dalle 19.30 o 54€ per cinque ore (tocca il link per le tariffe coi massaggi). I Bagni Nuovi sono aperti tutti i giorni dalle 11 alle 22 mentre i Bagni Vecchi dalle 10 alle 22 nei giorni feriali, mentre nei weekend aprono dalle 9. In entrambi questi centri la prenotazione online è obbligatoria per garantire la disponibilità. Poi da Bormio ai Bagni son 7 minuti per neanche 5 km. Tocca qui per indicazioni su Maps.
I vigneti terrazzati della Valtellina (Tirano)
Partendo da Sondrio si entra (o meglio, rientra) nel cuore della Valtellina: il centro storico di Sondrio è da godersi per intero coi vari palazzi storici. Lì non puoi perderti il Castello Masegra che ospita il CAST, il museo della cultura di montagna che ha le viste panoramiche su tutta la valle. Se per questo c’è pure il MVSA, Museo Valtellinese di Storia e Arte che è una tappa obbligata per vedere storia e tradizioni… attraverso opere d’arte. Sondrio di per sé fa da accesso a tanti itinerari naturalistici come il Sentiero Valtellina che si costeggia il fiume Adda.
Continuando verso Tirano il paesaggio diventa un po’ più sul wild coi vigneti terrazzati che si arrampicano sui pendii. Più che altro Tirano è famosa per due cose: il Santuario della Beata Vergine, maestosa chiesa rinascimentale che si domina il centro, e il famosissimo Trenino Rosso del Bernina che è una delle tratte ferroviarie più panoramiche del mondo (patrimonio Unesco, per dire). Sulle strade di Tirano ci sono varie residenze nobiliari storiche come Palazzo Salis in simbiosi con la bellezza della valle. I resti del Castello di Santa Maria (a poca distanza, su una collinetta appena fuori città) regalano l’ennesima foto da scattare.
Si continua verso Sondalo, un borghetto alpino in mezzo al Parco Nazionale dello Stelvio, e qui comincia ad arrivare la ciccia. Farai da spettatore alla storia del protagonista, la natura della splendida Valle di Rezzalo, angoletto di montagna che si è conservato intatto l’aspetto tradizionale con le baite di pietra e legno. Una cosa impossibile da non notare è il Villaggio Sanatoriale Morelli, struttura razionalista costruita negli anni ’30 per la cura della tubercolosi. È un complesso imponente in mezzo a un parco di conifere che fa da pezzo unico d’architettura alpine.
Passo dello Stelvio
Poi infine si arriva a Bormio dopo la salitina del Passo dello Stelvio, che parla per sé, che dovrebbe stare tra le 10 più belle strade panoramiche della Lombardia. Arrivati a Bormio, oltre alle terme, c’è da passare per il centro storico: due chiese antiche implorano di essere viste, quella di San Vitale con gli affreschi esterni e la Chiesa del Santo Spirito con le decorazioni del quattrocento. Può essere che sei già un appassionato di sport invernali e conosci già Bormio per la pista dello Stelvio, fra le discese più tecniche al mondo, ma se sei lì per la tranquillità puoi farti una passeggiata per i sentieri del Parco Nazionale dello Stelvio.
Infine, l’arrivo a Bormio è il culmine di un viaggio tra curve e panorami alpini. Qui, la storia e il benessere si fondono alla perfezione. Oltre alle famose terme, Bormio vanta un centro storico ricco di fascino, con chiese antiche come quella di San Vitale, con i suoi affreschi esterni, e la Chiesa del Santo Spirito, celebre per le decorazioni quattrocentesche. Gli appassionati di sport invernali conoscono Bormio per la pista dello Stelvio, una delle discese più tecniche al mondo, mentre chi cerca la tranquillità può passeggiare lungo i sentieri del Parco Nazionale dello Stelvio, alla scoperta di paesaggi mozzafiato e fauna selvatica. Fai pure una capatina al Museo Civico di Bormio se ti rimane un po’ di tempo, ma pure a Casa Braulio per finire con una visita (alcolica) che scalda il cuore.
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