Ubicato nella zona più settentrionale del Friuli-Venezia Giulia, a confine con l’Austria e tra le splendide vette delle Alpi Carniche, Sella Chianzutan è un passo montano molto ambito dagli amanti delle due ruote, poiché offre un percorso di difficoltà intermedia, che consente di godere dei meravigliosi paesaggi alpini tra i quali si snoda. Creato intorno alle vecchie piste da sci di Tolmezzo, il percorso attraversa i luoghi ricchi di storia e di cultura della Carnia, terra antica e dalla natura incontaminata, e ospita frequenti competizioni sportive agonistiche, anche di livello internazionale, ed amatoriali.
La bellissima strada che collega le due note località di Sella Chianzutan e Verzegnis è comunemente considerata una vera “pista permanente“, poiché impiegata anche per raduni e competizioni ufficiali che non riguardano solo le due ruote, ma anche le kermesse automobilistiche. Il breve, ma straordinario circuito si trova a pochi chilometri da Tolmezzo, ridente località friulana che costituisce il centro più importante della Carnia, tanto da rappresentarne il capoluogo. Proprio da Tolmezzo, tramite la SP1, si raggiunge agevolmente Verzegnis (in genere, in condizioni di traffico normale, sono sufficienti meno di 10 minuti), quindi si prosegue sulla medesima Strada Provinciale per circa 10 chilometri, finché non si raggiunge il passo di Sella Chianzutan, ad un’altitudine di 954 metri sul livello del mare.
Il percorso, interamente asfaltato, si presenta in ottimo stato di manutenzione e completo, poiché non vi è situazione particolare che questo tragitto non preveda, dalle curve che si susseguono in serie, da affrontare lentamente, al rettilineo veloce e invitante, dove il repentino aumento di velocità è d’obbligo. La lunghezza piuttosto limitata del tracciato, inoltre, richiede una costante concentrazione mentre almeno quattro stretti tornanti, immediatamente successivi a tratti lineari e tranquilli, richiedono attenzione continua.
Circa 550 metri di dislivello separano i due estremi del tracciato, che diventa più accidentato nel secondo terzo, quando la provinciale lambisce il Lago di Verzegnis e dona il piacere indescrivibile di guidare tra paesaggi mozzafiato.
La Carnia è una regione geografica storica del Friuli Venezia Giulia, del quale occupa la propaggine più a nord, occupando parte della provincia di Udine e confinando con l’Austria, la provincia di Pordenone, il Veneto e la restante parte del territorio udinese. La morfologia della Carnia è caratterizzata dalla presenza di ben sette valli, ognuna delle quali ha preso il nome dal torrente che l’attraversa, tutte di inusitata bellezza. Proprio la natura possente ed incontaminata che domina le valli carniche, rende questo territorio, un sito ricercato da amanti della natura, del trekking, delle escursioni e dell’alpinismo.
Nel corso delle lunghe passeggiate tra i boschi e sui versanti dei maestosi rilievi che caratterizzano la Carnia, infatti, non è raro imbattersi in ruscelli e cascate dal suono argentino e vivace, in verdi pascoli alpini ed in simpatiche famiglie di marmotte e caprioli. Bellissimi borghi, composti da tradizionali case in pietra e legno, ravvivati dalla presenza di antiche botteghe artigianali e fervidi mercatini, donano folklore e colore alla regione, sia d’estate, quando il verde dei prati e degli alberi inonda i panorami, sia d’inverno, quando è il candore della neve ad uniformare i paesaggi.
Le caratteristiche geografiche della Carnia hanno sempre fatto, di questa regione, un passaggio obbligato per gli spostamenti dal Friuli Venezia Giulia alla Carinzia o dalle Dolomiti del bellunese alla pianura friulana. Uno dei passi più importanti della regione, che conduce verso l’Austria, è stato lo scenario nonché l’oggetto del contendere della Prima Guerra Mondiale nel Friuli.
Riconosciuto come valico di fondamentale importanza tra il Friuli e la Carinzia, nel 1915 fu profondamente militarizzato e ancora oggi si leggono con chiarezza i segni delle violente battaglie che qui si sono svolte. Sentieri, trincee, baraccamenti e piccole caserme, si susseguono in grandi ed affascinanti musei all’aperto, dove è possibile rivivere i difficili momenti della Grande Guerra.
Ma non è solo la storia del secolo scorso ad emergere dalle pieghe di questo territorio: ben altre epoche storiche sono infatti riscontrabili nelle numerose e antiche tracce che spuntano un po’ ovunque, in Carnia. Scavi archeologici e reperti risalenti ad epoche remote, rimandano ai Carni, antica popolazione che tra il V e il II secolo a.C. si stabilì in questa terra, lasciandone le origini per sempre impresse nel nome.
Non mancano testimonianze di civiltà successive, come il sito archeologico romano di Val de Brut, dove si ammirano, accanto alle antiche abitazioni, la basilica, il foro ed un magnifico tempio, o la rassegna completa dell’arco temporale che va dal Neolitico al Medioevo che è invece visibile nella straordinaria Valle del Tagliamento.
La zona di Verzegnis e della Sella Chianzutan si caratterizzano per il clima tipicamente alpino, ovvero con inverni piuttosto freddi ed estati brevi e tiepide. Durante il periodo tardo autunnale ed invernale le minime sono stabilmente sotto zero (-2 °C a novembre, -7 °C a gennaio). In estate le minime oscillano tra 1o e 11 °C e le massime non superano i 23 °C.
La piovosità è piuttosto accentuata con un picco positivo in giugno e novembre (140 mm/mese) e uno negativo fra gennaio e marzo (60 – 70 mm/mese). In generale cadono sulla località quasi 1.300 millimetri di pioggia all’anno.
Coloro che arrivano in moto al passo di Sella Chianzutan non possono astenersi dal fare una sosta al Bar Ristorante da Gioia. Menù casalingo e piatti semplici e genuini, dove primeggiano i formaggi locali ed il celebre prosciutto di San Daniele, ma anche primi e secondi piatti a base di selvaggina, come il cervo.
Tra i dolci, è possibile assaporare lo strudel, dolce tipico friulano, realizzato con le ottime mele delle valli ed il rinomato miele locale, ma è da provare anche la crostata farcita con abbondante marmellata ai frutti di bosco. Solo dopo il caffè, con il palato deliziato dai sapori tipici di Carnia e gli occhi colmi della bellezza dei panorami, il viaggio può continuare.
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