Un altopiano “di famiglia”, nel vero senso della parola: è il Pian dei Resinelli, nell’Alta Lombardia. La terrazza panoramica su Lecco, con le sue molteplici sfaccettature, è una meta perfetta per il turismo di mezza stagione.
A rendere questo luogo una meta irrinunciabile per chi ama le vette delle Alpi Lombarde, la suggestiva vista su tutto il lecchese, ivi compreso il Lago di Como.
Con l’evolversi del turismo in zona, particolarmente quello invernale, la zona ha conosciuto fortune alterne. Oggi permane un richiamo all’accoglienza tradizionale, al verde e alle attività sportive. Una prospettiva ideale per chi ricerca un’idea di viaggio essenziale, ma soddisfacente.
Il Pian dei Resinelli si trova in Lombardia, e più precisamente nella provincia di Lecco. Il suo territorio si estende tra i comuni di Abbadia Lariana, Mandello del Lario, Ballabio e Lecco.
Da qui è possibile partire alla scalata della Grignetta (o Grigna di Campione), una montagna che domina Lecco con i suoi 2177 metri sul livello del mare. Risalire la Grignetta è uno dei motivi per i quali i turisti raggiungono l’altopiano, proseguendo poi lungo la Cresta Cermenati, ovvero la “via normale”.
La storia di questo altopiano nasce intorno al Seicento. In questo periodo infatti gli Alippi, una famiglia della zona, usava i grandi pascoli per nutrire le proprie mandrie.
Fu però nell’Ottocento che i Resinelli “colonizzarono” la zona, facendola divenire una riserva di caccia con la costruzione di un roccolo, ovvero un ricovero adibito proprio all’attività venatoria.
L’intera zona sarebbe stata rinominata Pian dei Resinelli intorno al 1930, quando già vi erano stati realizzati numerosi rifugi. Di questi, i più importanti risalgono al 1899 (Società Escursionisti Milanesi) e al 1911 (Rifugio Carlo Porta, intitolato allo storico poeta meneghino).
Nel 1936 il piano fu finalmente collegato alle zone circostanti con una strada, che partiva da Ballabio ma coinvolgeva tutti e quattro i comuni sui quali insistono i Resinelli. Dal 1980 la strada è gratuita e non più a pedaggio.
Ancora oggi, l’unico modo per arrivare al Pian dei Resinelli è quello di seguire la strada che parte da Ballabio, lunga pochi chilometri. Il comune più lontano è proprio quello di Abbadia Lariana: per raggiungere l’altopiano bisogna passare infatti da Lecco, Laorca e Ballabio.
Nel comune di Abbadia Lariana insiste l’entusiasmante profilo della Cascata del Cenghen. La si raggiunge con un percorso a piedi di due ore, che parte e arriva proprio ad Abbadia. La cascata, inserita in una sorta di anfiteatro roccioso naturale, è sottile ma di grande impatto scenico.
Ballabio, con le sue frazioni montane, è il comune più alto dei quattro del Pian dei Resinelli. Qui peraltro i romani segnarono il percorso della Via Spluga, oggi ricalcata nella direttrice del Passo dello Spluga.
Lecco è la città dei Promessi Sposi. Qui si respira l’importanza dell’opera manzoniana, a partire dal monumento allo scrittore, collocato nei pressi della Basilica di Nostra Signora della Vittoria. Per rivivere la storia di Renzo e Lucia, è sicuramente da visitare il Castello dell’Innominato, a metà strada tra Lecco e Vercurago.
Decisamente d’impatto è la visita a Mandello del Lario, comune pianeggiante sul lago ma che si eleva fino ai oltre 2400 metri della Grigna settentrionale. Oltre ai panorami naturali, sono da visitare le sue belle chiese e la vicina frazione di Maggiana: qui, nel 1158, Federico Barbarossa risiedette in una grande torre medievale oggi chiamata appunto Torre di Federico.
68 chilometri di pura suggestione naturale nel cuore della provincia di Lecco, con vista privilegiata sul Lago di Como. Il percorso che ci conduce al Pian dei Resinelli parte da quel ramo del lago – per dirla con le parole di Alessandro Manzoni – e giunge sull’altopiano di Esino Lario.
Il nostro start è Mandello del Lario, affaccio privilegiato sul grande lago lombardo e i suoi panorami d’autore. Da qui partiamo per un primo tratto che costeggia la sponda orientale del Lario, in direzione Lecco.
La SS36 ci accompagna per circa 11 km, comprendendo il passaggio intermedio nel piccolo comune di Abbadia Lariana. Perché non fermarci per qualche ora a Lecco? Ne approfittiamo per una passeggiata sul Lungolago, ma anche per scoprire i luoghi Manzoniani, come la Villa o il Museo Manzoniano e Galleria d’Arte.
Nuovo tratto di strada, la Provinciale 62 ci porta in appena 8 km a Ballabio, da dove ci attende una parimenti lunga risalita verso il Pian dei Resinelli. Il percorso, ricco di curve, è immerso nel verde cangiante dei boschi, che ci conducono fino ai 1200 metri di altitudine dell’altopiano.
Qui possiamo crogiolarci tra parchi avventura, suggestivi panorami e viste d’autore, prima di ripercorrere all’inverso la strada verso Ballabio. Proseguiamo verso nord sempre lungo la SP62, che ci porta verso Introbio, tappa intermedia nella quale fermarsi per visitare la vicina Cascata della Troggia. Quest’ultima merita la sosta, poiché – oltre al suo salto di ben 100 metri – è citata nel Codice Atlantico di Leonardo da Vinci.
Ci stacchiamo dalla provinciale 62 all’altezza di Cortenova, per seguire la SP65 che ci porterà a Esino Lario. La risalita del costone alpino, 17 chilometri in tutto, è foriera di panorami a perdita d’occhio. Tutt’intorno, tra montagne e scorci del Lago di Como, troveremo una vera similitudine con quel Pian dei Resinelli che dista solo pochi chilometri in linea d’aria.
Responsabile editoriale di TrueRiders sin dal 2015
Da un lato il fiume Nera, dall'altro le colline verdi e gli angoli rigogliosi di ...
Qualcuno l'ha chiamato "la Pompei medievale del Biellese", per sottolineare quanto ...
L'Italia è un Paese ricco di piccoli borghi e luoghi caratteristici e ognuno di ...
©
2024 Valica Spa. P.IVA 13701211008 | Tutti i diritti sono riservati.
Per la pubblicità su questo sito
Fytur