Nel cuore dell’Appennino calabro, e più precisamente lungo le Serre calabresi si apre il piacevole percorso stradale del Passo di Pietra Spada.
Una strada piuttosto alta, che passa in quel tratto della Calabria che separa la Sila e l’Aspromonte, ma anche il Mar Ionio e il Mar Tirreno. La terra delle due catene montuose e dei due mari, dove natura e storia disegnano un profilo decisamente interessante.
Disegneremo un percorso che taglierà trasversalmente la regione, richiamando per certi versi un progetto di qualche anno fa che voleva “tagliare” in due la Calabria per creare un grande canale navigabile che avrebbe fatto concorrenza allo Stretto di Messina.
Quell’idea, decisamente troppo grande e dispendiosa, è stata accantonata ma in uno dei tratti più stretti della Calabria si può ancora andare da un mare all’altro via terra, godendo di splendide realtà del paesaggio.
Il Passo di Pietra Spada fa parte della Statale 110, un vecchio percorso che unisce il reggino al vibonese passando da Monasterace a Pizzo. È una delle strade che permette di passare dalla sponda ionica a quella tirrenica della Calabria, e che attraversa le Serre Calabresi.
L’altezza è decisamente rilevante: 1353 metri, mentre il profilo altimetrico è decisamente più agevole. La pendenza media infatti è del 3,7%, se si include tutto il tratto di strada da Monasterace alla vetta, lungo 36,2 chilometri.
Il tratto più impegnativo è quello tra Pazzano e il Santuario di Monte Stella, dove la pendenza media è del 5,5% con picchi del 6%. La strada rimane aperta per tutto l’anno, salvo condizioni meteo particolarmente avverse.
Le Serre Calabresi, alle quali appartiene anche il Passo di Pietra Spada, fanno parte del sistema montuoso calabrese, il più esteso del Sud Italia e dove emerge soprattutto il grande patrimonio forestale.
Il Monte Pecoraro, il più alto, arriva a 1423 m s.l.m. mentre gran parte delle vette supera i mille metri, soprattutto il Monte Trematerra, il Colle d’Arena e la Serralta di San Vito.
Tutta questa zona è caratterizzata dalla presenza di numerosi fiumi e torrenti, che scorrono in boschi fitti e rigogliosi. La Calabria centro-meridionale è, del resto, una meta perfetta per chi ama la natura e l’escursionismo.
Oltre al Parco regionale delle Serre, con la grande Cascata del Marmarico, ci sono due ulteriori riserve naturali da visitare: quella di Cropani Micone e Marchesale.
Non lontano dal Passo di Pietra Spada si raggiunge un luogo della fede tra i più belli della Calabria, benché poco conosciuto. Parliamo del Santuario di Monte Stella, chiamato anche Eremo di Santa Maria della Stella.
Fa parte del comune di Pazzano, nella verdissima Vallata dello Stilaro: qui, durante l’epoca pre-unitaria, c’erano enormi giacimenti di ferro, i più importanti del Regno di Napoli.
L’eremo però è molto, molto pià antico: ne parla addirittura Sant’Efrem, vissuto nel IV secolo. Legato forse alla Cattolica di Stilo, il monastero ebbe alterne fortune durante tutto il Medioevo, venendo trasformato in santuario solo a inizio Cinquecento. A quel tempo era controllato dalla Chiesa bizantina, presenza molto importante nella Calabria arbereshe e grecofila, e proprio nel XVI secolo vi fu collocata la statua della Madonna della Scala, opera di Rinaldo Bonanno.
Per accedere all’Eremo bisogna percorrere una scalinata scavata nella roccia che porta in un grande spazio tra due “ali” di pietra. Qui, ogni 15 agosto, si celebra la festività della Vergine, mentre i pellegrinaggi proseguono tutto l’anno.
Nel nostro percorso attraverso il Passo di Pietra Spada inseriamo anche degli elementi interessanti, con qualche deviazione nell’itinerario che parte dallo Ionio e arriva al Tirreno.
L’avvio è a Marina di Gioiosa Ionica, bella meta marittima della Locride, a metà strada tra Roccella e Locri. Qui merita una visita l’antico Teatro greco-romano, risalente al II sec. a.C. e riscoperto solo nel 1925.
Oltrepassata la SS106 Ionica, superiamo Siderno con il suo lago e iniziamo la risalita, di circa 20 chilometri, che ci porterà verso il Passo di Pietra Spada. Una strada che come abbiamo detto ha un buon dislivello ma con pendenze moderate: godetevi la strada e fate sempre attenzioni alle condizioni dell’asfalto.
Invece di tirare dritto lungo la Provinciale 1, facciamo una breve deviazione verso la SP80 in direzione di Antonimina. Qui si trovano delle ottime Terme, aperte nel 1870 e le cui acque sono utilizzate per la cura di patologie respiratorie e circolatorie. Il comune si trova peraltro nel Parco nazionale dell’Aspromonte, perfetto per chi vuole concedersi una passeggiata nel verde.
Seguendo sempre la Provinciale 1 proseguiamo in direzione di Taurianova: qui è imperdibile la Chiesa matrice che, con il suo stile vagamente moresco, ricorda molte delle chiese del Tirreno siciliano (come quelle di Cefalù e Palermo).
Prima di arrivare a Gioia Tauro facciamo un’ultima deviazione, verso Palmi. La cittadina di mare è celebre per le sue limpide spiagge, ma soprattutto per la Varia, ovvero la celebrazione religiosa della Maria Santissima della Sacra Lettera. La processione, con il trasporto a mano di una macchina alta quasi 20 metri, è stata inserita nel 2013 dall’UNESCO nei Patrimoni immateriali dell’Umanità.
Un breve tratto lungo la Statale 18, con vista sul mare di Palmi, ci porta a conclusione dell’itinerario sul Passo di Pietra Spada giungendo a Gioia Tauro, città industriale e portuale della Calabria tirrenica.
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