Il Passo della Borcola è un valico delle Dolomiti, suddiviso tra le province di Trento e Vicenza. In questo senso, rappresenta uno dei valichi di confine tra Veneto e Trentino Alto Adige.
Si tratta di un percorso piuttosto noto nella zona, posto in prossimità della zona est del Monte Pasubio e del vicino Monte Maggio. Le due località che unisce, Terragnolo e Posina, hanno una altitudine rispettivamente di 785 e 554 metri s.l.m.
Il Passo della Borcola nel vicentino è caratterizzato dalla presenza, nelle circostanze, di numerosi sentieri escursionistici. Unire il piacere della moto e delle passeggiate, in questa zona, diventa quasi una scelta obbligata.
La Valle di Terragnolo, afferente al valico, si apre ad una quota media di 1.200 metri (il valico è a 1.207 metri), ed è un luogo storicamente di confine. Ci troviamo, infatti, lungo la linea di demarcazione storica tra la Repubblica di Venezia e l’Impero Austro-Ungarico.
A testimonianza dell’importanza della Serenissima nella zona, ritroviamo l’iconografia del Leone di San Marco, segno tangibile della potenza dei Dogi.
Passo della Borcola, sentieri di fede e di guerra. Sì, perché queste terre videro anche i combattimenti della Grande guerra tra truppe italiane e transalpine. Gli scontri, i sacrifici dei nostri Alpini sono celebrati nella Chiesetta degli Alpini, un piccolo edificio in pietra viva che guarda la vallata circostante. L’edificio religioso, costruito nel 1968, fu fortemente voluto dalla cittadina di Terragnolo e dall’Associazione Nazionale Alpini di Terragnolo.
All’interno della chiesa è conservata la Statua della Madonna Pellegrina, il cui culto mariano fu molto forte negli anni bellici, in segno di risveglio della fede.
È possibile scoprire i percorsi della guerra, tra trincee e costruzioni militari, percorrendo le varie strade segnalate che hanno come punto focale il Passo della Borcola.
Per chi invece vuole concedersi un assaggio di bontà tipiche locali, non può mancare un giro lungo le malghe di Terragnolo. Qui il protagonista è il formaggio, tra forme stagionate e fresche ricotte, ma non solo. Soprattutto gli infanti troveranno particolare piacere nel scoprire i piccoli allevamenti di animali, tra oche e maiali, oltre alle immancabili mucche.
Lasciata Thiene, prendiamo Via Cuso/Via Capitello di Sopra/Via Maestri del Lavoro per arrivare a Schio, che dista appena 12 chilometri. Il percorso sfiora il centro città (dove vale la pena fermarsi per una visita) e poi riprende lungo la SP350 per arrivare sulla SP79 che costeggia il Fiume Astico. Il percorso che porta alla Borcola sale per la SP81 (diventa così dopo Arsiero), mentre una volta superato il confine con il Trentino il nome cambia in SP138, fino a Piazza. Da qui seguiamo la SP2 per Folgaria e, infine, la SS350 con i suoi bei tornanti ridiscende fino a Rovereto, non prima di aver costeggiato per diversi chilometri la A22 (Autostrada del Brennero).
A Schio è possibile visitare i resti dell’antico Castello, con la torre dell’orologio, e l’imponente Duomo di San Pietro di stile neoclassico.
A Rovereto, Città della Quercia, ci attendono le belle fontane storiche e la Chiesa arcipretale di San Marco, capolavoro barocco. In città ha anche sede il MART – Museo d’arte moderna e contemporanea di Trento e Rovereto. La sede principale, in Corso Bettini, ospita oltre 15.000 capolavori dell’arte nazionale e internazionale del Novecento.
A Thiene è possibile visitare lo storico Castello del XV secolo, oggi riconvertito in un hotel di lusso, mentre il Duomo di Santa Maria Assunta è un imponente edificio tardobarocco del primo Settecento.
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