Emilia Romagna e Liguria sono le due regioni entro le quali si espande il percorso del Passo del Tomarlo, un interessante valico degli Appennini.
Situato tra la Val d’Aveto e la Val Ceno, questo curioso nome gli deriva dal Monte Tomarlo, una altura appenninica che lo sovrasta a poca distanza, e che si distacca dal Monte Maggiorasca, il monte più alto degli Appennini Liguri.
La strada, non particolarmente nota (certamente non alla pari di altri percorsi di montagna in zona) è però inserita in un contesto naturale decisamente interessante.
Il Tomarlo arriva a una quota massima di 1.485 metri sul livello del mare, un dato che lo posiziona in linea con le strade più vicine, come il Passo dello Zovallo (1.405 metri) e molto più in alto, ad esempio, del Passo della Cisa, a circa 1.000 metri.
Il percorso del valico unisce due località, quella di Santo Stefano d’Aveto (provincia di Genova) e quella di Anzola/Bedonia (provincia di Parma). La strada è lunga rispettivamente 9 chilometri da Anzola e 22,5 chilometri da Rezzoaglio/Santo Stefano d’Aveto, con una pendenza variabile tra l’8,4 e il 10%.
Santo Stefano d’Aveto, infatti, si trova a 1.012 metri sul livello del mare, e il dislivello con la quota del Tomarlo è di 473 metri. Bedonia si trova a 500 metri d’altezza, e il dislivello complessivo è di 985 metri.
La strada che sottende al Passo del Tomarlo è la SP654R, ovvero la ex Statale 654 della Val di Nure. Il percorso è stato attraversato per tre volte, negli ultimi decenni, dal Giro d’Italia (rispettivamente nel 1977, nel 1989 e nel 1994).
Per scoprire il Passo del Tomarlo, TrueRiders ha pensato a un itinerario abbastanza lungo. 200 chilometri da fare preferibilmente in una giornata, tra la Riviera di Levante e gli Appennini.
Partenza e arrivo a Chiavari, località turistica tra Rapallo, Portofino e Sestri Levante. Da qui, si segue il percorso della SP586 che, risalendo l’entroterra ligure, conduce in circa 50 chilometri a Santo Stefano d’Aveto.
È da qui che affrontiamo il Passo del Tomarlo “vero e proprio”, percorrendo la bella strada di montagna che arriva fino a quasi 1.500 metri di quota, prima di ridiscendere in territorio emiliano lungo la SP4, in direzione Borgo Val di Taro (37 chilometri).
Si prosegue così sulla SP523, tra saliscendi e tornanti davvero niente male, fino a rientrare in Liguria e arrivare a Varese Ligure (34 chilometri).
L’ultimo tratto del percorso passa per Arzeno, lungo la SP57 e la SP26, giungendo a Chiavari in circa 44 chilometri.
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