Diviso a metà strada tra il bolzanino e il bellunese, il Passo Cimabanche è un interessante percorso da provare in moto.
Ci troviamo nel pieno delle Dolomiti e più precisamente tra i due massicci del Monte Cristallo e della Croda Rossa d’Ampezzo. Le zone sono appunto quelle dell’Ampezzano, della Val di Landro e quelle della Val Pusteria, ai due estremi del confine regionale.
Tra i tanti passi che costellano queste zone, il Cimabanche è interessante perché presenta una pendenza, almeno per queste zone, pressoché irrilevante: è infatti del 2% nel tratto pusterese e del 2,2% in quello ampezzano. Spazio dunque a un giro in moto molto agevole, senza particolari problemi, ma non per questo meno bello!
Lasciata Dobbiaco/Toblach, che si erge a una altitudine di 1.213 metri nel territorio della provincia di Bolzano, prendiamo subito la SS 51 Alemagna (che segue la direttrice San Vendemiano/Dobbiaco per 134,4 chilometri) e iniziamo la nostra morbida, ma panoramicissima, salita verso il Cimabanche.
Da un lato il Parco naturale di Fanes-Sennes-Braies, dall’altro il Parco naturale delle Tre Cime di Lavaredo, i due scenari ci accompagnano per circa 13 chilometri fino al confine tra Trentino Alto Adige e Veneto, che superiamo per arrivare sulla “vetta” del passo, collocata a 1.529 metri sul livello del mare.
Una piccola struttura si trova al lato della strada, posteriore a quel grande albergo che fu costruito a inizio Novecento da Giovanni Siorpaes e distrutto durante la Prima guerra mondiale. Qui si trovava infatti la linea che divideva l’esercito austroungarico da quello italiano e, anche negli anni del Ventennio, questa zona continuò ad avere una certa attenzione in campo militare, a tal punto che vi fu costruito un grande sbarramento militare, tenuto parzialmente attivo fino agli anni Novanta.
Lago Bianco e Lago Nero sono i due piccoli specchi d’acqua prossimi al Passo Cimebianche, che si possono vedere percorrendo la strada in direzione sud. Riprendiamo il nostro moto tour del Cimabanche e, in poco meno di 16 chilometri, siamo giunti a Cortina d’Ampezzo, punto d’arrivo di questo itinerario, ma con tanti altri che ci aspettano, come quello del Cadore, che inizia proprio da qui.
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