Tra l’Agordino e il Cadore, immersi tra le magnifiche vette che anticipano l’arrivo sulle Dolomiti, quasi al confine con il Friuli-Venezia Giulia ma saldamente e culturalmente in Veneto, incontriamo una strada tanto bella quanto interessante specie da percorrere in sella. È il Passo Cibiana che, con i suoi 1530 metri è sì un percorso di montagna, ma senza gli accessi – o gli impedimenti stagionali – dei suoi fratelli maggiori. Insomma, un luogo che d’estate, ma 365 giorni all’anno (salvo eccezioni) è pronto per regalare dei paesaggi unici per qualche ora di full immersion di montagna.
Sarà un itinerario in piena montagna, che percorrerà la Strada statale 347 del Passo Cereda e del Passo Duran che mette in comunicazione Agordo, Forno di Zoldo con Cibiana di Cadore fino ad arrivare a Pieve di Cadore. Passeremo quindi attraverso un valico che collega la Val di Zoldo e la Valle del Boite. Un viaggio in sella a stretto contatto con il verde ed il silenzio della natura.
Un percorso di “collegamento”, così potremmo definire questi 55 chilometri che congiungono Agordo a Pieve di Cadore e, di conseguenza, anche l’Agordino con il Cadore, due delle valli più importanti (e belle) del Veneto bellunese. Lasciata Agordo, il nostro percorso prende la SP347, passando per i comuni di Chiesa e Gavaz fino a Dont, da dove deviamo sulla SP251 in direzione di Forno di Zoldo. Da qui, nuovamente SP347 per la salita al Passo Cibiana (da 818 a 1530 m s.l.m. per 10,1 km e una pendenza che arriva all’11,2%), da dove poi ridiscendiamo verso Cibiana di Cadore. Ultime tappe, queste tutte nella zona del Cadore, ci fanno passare per Vallesina di Sopra e Valle di Cadore fino ad arrivare a Pieve di Cadore, sulle sponde del Lago di Cadore.
Passo Cibiana, un itinerario in moto tra boschi, pascoli e baite in legno
Siamo in alta montagna, ma cose da vedere e scoprire ce ne sono anche qui. Se siete non solo degli accaniti biker ma anche dei curiosi turisti potreste fare una sosta e salire oltre 2000 metri. Spegnete i motori e avventuratevi verso il Monte Rite, non ve ne pentirete. Vi sembrerà di trovarsi immersi in un osservatorio naturale, quasi a sfiorare le nuvole. La strada, lunga oltre 6 km da fare a piedi, o con un servizio navetta a pagamento, non è molto agevole ma ne varrà davvero la pena. In cima potrete anche visitare, tra giugno e settembre, il Museo delle Nuvole allestito sui resti di un vecchio forte. Una galleria d’arte che narra la storia dell’esplorazione e dell’alpinismo dolomitico, con grande spazio alla collezione di Reinhold Messner, da cui il museo prende anche il nome.
Cibiana è conosciuta come il villaggio dei murales, dove artisti internazionali hanno dipinto la storia del villaggio sulle pareti esterne delle case
In inverno, invece, se siete amanti dello sport potrete fare una sosta per dedicarvi a qualche sport invernale o a delle escursioni sul Monte Rite. Altra nota di merito, quella per Cibiana di Cadore: non solo un gioiello di alta montagna ma anche il paese dei murales, un museo a cielo aperto davvero affascinante da scoprire passeggiando tra edifici in legno e disegni sui muri che ripercorrono le pagine della cultura locale.
Se invece desiderate fare una sosta più lunga e godere appieno della montagna, indossate delle comode scarpe da trekking a posto degli stivali da moto e fatevi una passeggiata fino al Rifugio Remauro (1536 m s.l.m.), aperto sia d’estate che d’inverno. Sarete immersi e circondati da pascoli e boschi disseminati di piccole baite di legno per un relax ad alta quota.
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