Il Passo Cento Croci è un valico alpino della Liguria, che separa la val di Vara dall’Emilia. Attraversato dalla SS523, mette in comunicazione il comune di Varese Ligure con quello di Albareto.
La strada del Passo di Cento Croci è molto bella da percorrere in moto; considerando il paesaggio intorno è consigliata un’andatura da passeggio. In questo modo potrete godere del verde tra curve, tornanti, salite e piccole discese dove ben scaldare i motori.
Perché si chiama Passo Cento Croci? Il nome ha origini popolari, da ricercare in leggende e credenze della zona.
Secondo una delle storie più antiche una banda di briganti che operava lungo il crinale appenninico avrebbe ucciso, durante le varie scorribande, più di cento viandanti. In loro memoria, sarebbero state piantate cento croci, rimaste come monito e nome del valico.
Il Colle ospita anche un importante monumento dedicato ai partigiani caduti durante la Seconda guerra mondiale, appartenenti alla “Brigata Cento Croci”, una delle poche formazioni operative sull’Appennino Ligure-Tosco-Emiliano.
Il 25 aprile di ogni anno viene celebrata una messa in memoria di quel sangue versato e della loro lotta per la libertà.
Il nostro itinerario sul Passo Cento Croci parte da Chiavari, in direzione Sestri Levante, uno dei gioielli più belli della costa ligure. Tante sono le cose da fare, soprattutto lungo le passeggiate in centro, fino alla cima a Punta Manara, da dove vedere il meraviglioso panorama sul Golfo del Tigullio.
Deviazione a sinistra per Casarza Ligure e si superano i primi saliscendi a Castiglione Chiavarese, dove ammirare le rocce scolpite dal torrente Petronio. La strada è solitamente scorrevole e grazie al poco traffico si supera velocemente San Pietro Vara per arrivare nella Valle del fiume Vara. Da qui si arriva a Varese Ligure, deliziosa località spezzina che dal 2006 fa parte della lista dei Borghi più belli d’Italia.
Il piccolo centro nel cuore del paese è il Borgo Rotondo, complesso abitativo del XIII secolo con case a girotondo in muratura senza aperture esterne. Nella centrale piazzetta, che lascia aria alle case tutt’intorno, si svolgeva il mercato.
Pochi chilometri in moto e ci si lascia la Liguria alle spalle per salire al Passo Cento Croci, che la divide dall’Emilia. La strada ci fa percorrere una bella serie di tornati, curve, salite e discese in uno scenario naturalistico mozzafiato.
Dopo la sosta al valico, il tour in moto continua giù verso Tarsogno, Codogno, Campi e Borgo Val di Taro, che s’estende su un’ampia conca sulla sinistra del Taro con i boschi di castagni e faggi ricchi di funghi porcini.
Da qui si prosegue verso Ostia Parmense, Ghiare e Berceto, destinazione finale definita il “piccolo gioiello di pietra”.
Paese tipico dell’Appennino risale al VIII secolo e regala incantevoli scorci che ne testimoniano la lunga storia, raccontata dal Duomo e da Piazza San Giovanni.
La piazza, detta anche dei “Canoni” dai bercetesi, accoglieva un tempo gli abitanti che vi si recavano per fare rifornimento d’acqua.
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