Alla scoperta della mitica strada che collega il Cile all’Argentina. Il Paso Internacional Los Libertadores è un funambolico passo di montagna che mette in contatto Santiago del Cile con Mendoza, in Argentina.
Prendere la moto, finire in un altro continente e percorrere una delle strade più funamboliche che si possono trovare al mondo. Il Paso International Los Libertadores è un concentrato di adrenalina.
La parte più bella è sicuramente quella sul territorio cileno dove si possono trovare oltre venti tornanti mozzafiato capaci di esaltare le capacità di ogni motociclista.
Prima di entrare nel vivo dell’itinerario facciamo un tuffo nel passato. Fino al 1980 infatti la strada era ancora più emozionante, si saliva infatti addirittura fino a 3832 metri sul passo Uspallata. A oggi la vecchia strada si può percorrere, ma solo a piedi e arriva ai piedi della statua del Cristo Redentore dove si può vedere tutta la bellezza delle Ande.
Partiamo dal presupposto che il tragitto attraversa altissime montagne selvagge con tratti molti tortuosi. Poi ci sono tornanti e curve strette, il tutto su pendii estremamente ripidi. Per non farsi mancare nulla vi ricordiamo anche che in alcuni tratti la carreggiata è priva dei guardrail e non c’è la linea centrale.
Se poi si facesse in inverno il clima non sarebbe dei migliori, alcuni tratti completamente coperti di neve e inoltre il traffico è elevato con tanti mezzi pesanti che transitano. Insomma delle promesse per capire che l’esperienza in questo passo sudamericano è destinata a entrare prepotentemente nella vostra storia di motociclista.
Arrivati a Santiago, prima di prendere un moto adeguata per questa avventura, ricordatevi anche un abbigliamento che sia capace di adattarsi a ogni clima e temperatura. Si arriva, è bene ricordarlo, a 3200 metri e certo su quelle cime non aspettatevi un caldo esagerato.
Ora siamo pronti per partire si arriverà alla meta percorrendo due strade la Route 60 per il primo tratto e poi la Route 7 che vi porterà in Argentina. Il confine tra Cile e Argentina è di oltre 5000 chilometri e tutti questi sono quasi totalmente in coincidenza della catena montuosa delle Ande. Tantissimi, quindi, i passi: Paso de Los Libertadores su tutti, ma anche il Paso Los Caracoles (in italiano “passo delle lumache” così chiamato perché la velocità è veramente limitata per via dei tornanti a gomito).
Le differenza tra i due lati sono evidenti. Il cileno è più divertente da fare alla guida di una moto, ma anche più impegnativo. La conformazione delle montagne infatti ha comportato che le strade siano più tortuose o ripide.
Quando ci si imbatte in tutte quelle curve, il primo impatto è incredibile: è difficile non emozionarsi. Il lato argentino, invece, ha una leggera salita ed è caratterizzato da paesaggio molto selvaggio quando si arriva in cima si incontrerà un tunnel che vi porterà dall’altra parte.
Affrontare il Paso de Los Libertadores richiede una destrezza e una buona abilità di guida, insomma non è un itinerario – come già scritto – per motociclisti principianti. La parte finale del viaggio ha però un asfalto molto buono e tenuto in quasi perfette condizioni. Arrivati a Mendoza, dopo quasi 400 chilometri, sarete senza dubbio soddisfatti.
Ma anche affamati. Riposatevi e mangiate in uno dei tanti posti tipici della zona. La regione di Mendoza è una delle più famose per i vini rossi. Il Trapiche è uno dei più buoni. Da mettere sotto i denti c’è la carne a la olla mendocina, un gustoso e particolare spezzatino immerso in un trionfo di verdure. L’ideale per ricaricarsi le pile dopo un’impresa come il Paso Internacional Los Libertadores.
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