Quando si viaggia in moto scegliere una location che possa offrire bei panorami, monumenti e tradizione è il modo migliore per progettare un itinerario indimenticabile, e il Parco nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni è per questo un luogo che può appassionare ogni motociclista.
Situato in Campania, in provincia di Salerno, questo luogo possiede infatti tutte le caratteristiche per un soggiorno da sogno. Per prima cosa la natura, molto spesso incontaminata, che permette di conoscere flora e fauna di questa zona. Importante la storia, soprattutto antica, visibile nelle numerose rovine disseminate per il parco, per finire con la tradizione, che in quella zona costituisce ancora un elemento fondamentale del panorama cilentano.
Tutto questo rende il Parco uno dei più popolari della penisola italiana, diventando un punto da visitare almeno una volta nella vita.
Chi desidera visitare questo parco deve assolutamente prestare particolare attenzione al lato selvaggio della riserva, con una natura che comprende rilievi rocciosi impervi e angoli nascosti come canyon e grotte. Quest’ultime sono imperdibili, in quanto costituiscono uno dei sistemi più ampi d’Italia.
Dal punto di vista del patrimonio storico il parco è altrettanto ben fornito e vanta due nomi ben conosciuti non solo a livello nazionale, ma anche internazionale: Paestum e Velia. Questi sono due centri che già nell’antichità avevano assunto grande importanza, come si può notare visitando le rovine ancora ben conservate. Ma la zona è piena anche di centri religiosi come certose, chiese e abbazie che mantengono tutta la loro suggestione.
Da segnalare, inoltre, sono le aree marine del Parco, dove trovano rifugio diverse specie acquatiche come le tartarughe di mare.
Vicino al Parco è possibile trovare diversi luoghi che meritano una visita, soprattutto sulla costa. Tra questi è di grande rilevanza l’Arco Naturale di Palinuro, una formazione rocciosa che caratterizza la zona intorno al paese.
Qui si possono visitare grotte e anfratti nascosti oppure fare un tuffo nel mare cristallino, con il vantaggio di trovare una zona molto meno frequentata rispetto ad altre città costiere, come Amalfi.
Un altro punto di interesse intorno al Parco è Castellabate nel Cilento, un paesino arroccato che riunisce in sé diverse frazioni minori. Il suo centro storico fa parte dei beni Patrimonio dell’Umanità UNESCO, in particolare grazie ai suoi monumenti storici.
Tra questi la Basilica di Santa Maria de Gulia, di epoca medievale, o le cappelle settecentesche fatte costruire dalle famiglie nobili della città.
Per fare un giro completo della zona del Parco nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni è possibile seguire un itinerario che ne tocchi i centri principali. Il tragitto, partendo da Monte Stella per poi avventurarsi più nell’entroterra fino alla Certosa di San Lorenzo, non è eccessivamente lungo. Si possono percorrere 200 km in circa 6 ore.
A parte il punto di partenza (la Certosa di San Lorenzo di Padula) e di arrivo si toccano così altre tre tappe, rispettivamente Baia degli Infreschi, Bulgheria e Monte Cervati.
Nella prima si può visitare un parco marino di estrema importanza per l’ecosistema italiano, dove la costa frastagliata nasconde una fauna meravigliosa.
Il picco di Bulgheria invece è un punto molto più elevato che permette di spaziare sull’orizzonte fino al mare. La terza e penultima tappa del percorso, Monte Cervati, è anch’esso un punto rialzato che permette di godere dei paesaggi cilentani.
Da non perdere il Santuario della Madonna della Neve, soprattutto in occasione della processione che si svolge ogni anno ai primi di Agosto.
Per visitare il Parco nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni il periodo migliore è senza dubbio quello che va da maggio ad agosto, quando il mare invita a fare una bella nuotata.
Inoltre, in questi mesi non è difficile partecipare a varie feste di paese, religiose e non, perfette per provare in prima persona l’ottima cucina locale e divertirsi ogni sera.
Il clima in questo periodo può diventare decisamente torrido, con il sole che rimane illumina la zona fino alle 8-9 di sera: necessario, quindi, indossare indumenti traspiranti e premunirsi contro le scottature.
Le strade da percorrere sono prevalentemente statali e non sono particolarmente affollate: attenzione, però, ai tornanti nelle zone più elevate. Per il tragitto si può scegliere di impiegare una moto da viaggio in modo di guidare in tutta comodità, ma se si desidera avventurarsi nelle zone più selvagge è meglio optare per modelli offroad come le enduro.
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