Quando, nel 2008, sono entrate a far parte della lista dei Patrimoni dell’Umanità UNESCO, queste due città hanno raggiunto un traguardo che in molti credevano possibile. E anzi, anche piuttosto meritato, perché non solo rappresentano uno dei massimi lasciti dei Gonzaga e del Rinascimento italiano, ma sono delle vere perle da vivere. Tra Mantova e Sabbioneta, infatti, c’è un patrimonio storico e culturale che, oggi, fa rima anche con qualità della vita, essendo statisticamente una delle zone dove si vive meglio in Italia. Musei a cielo aperto di antichissima origine, queste città devono alla storica famiglia del Nord Italia la loro fama. E oggi, meritano di essere scoperte insieme per carpirne l’essenza monumentale e la bellezza storica.
Partendo da Sirmione, dirigiti verso sud-est sulla SP13 per circa 20 chilometri fino a Valeggio sul Mincio. Da Valeggio sul Mincio, continua lungo la SP24, collegandoti poi alla SR249 e successivamente alla SS236 in direzione di Mantova, percorrendo una distanza totale di circa 30 chilometri.
Da Mantova, prendi la SS420 in direzione sud per circa 35 chilometri fino a Sabbioneta. Questo percorso ti porterà attraverso un totale di circa 85 chilometri, passando per strade panoramiche e attraversando pittoreschi paesaggi. Buon viaggio in moto!
Visitare Mantova significa rimanere costantemente a bocca aperta, anche per come è circondata dalle acque: tre laghi (quattro quelli originari) la rendono quasi un’isola, impenetrabile dai nemici e apparentemente sospesa nel vuoto. Non solo storia e arte, ma anche buona (ottima, diremmo) cucina: dai salumi alla polenta, dai tortelli di zucca ai capunsei, senza dimenticare la sbrisolona, la gastronomia mantovana è davvero da acquolina!
Non lontana dal Mincio e dal Po, al termine di una strada quasi completamente rettilinea che parte da Mantova, ecco che improvvisa appare Sabbioneta, un borgo di appena 4.000 abitanti dalla storia affascinante. Il Duca di Sabbioneta, Vespasiano I Gonzaga, decise di utilizzare gli insediamenti che furono del nonno e costruire, qui, una sorta di buen retiro, non derogando alla sua fama di mecenate e amante delle arti.
Fortezza sì, ma con gusto: dal Palazzo del Giardino alla Galleria degli Antichi, Sabbioneta era ispirata al principio della città ideale, e presentava elementi architettonici e sociali all’epoca moderni, come nella concessione di spazi per tutte le fedi, tra chiese cattoliche e sinagoghe ebraiche. Perfettamente conservata, Sabbioneta gode di una certa riconoscibilità turistica, e nel suo perimetro murario è possibile ammirare diversi elementi di pregio, come la Chiesa dell’Incoronata o il Palazzo Ducale, tutti della seconda metà del Cinquecento.
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