Se siete motociclisti doc avete sicuramente sentito parlare del Passo Falzarego, ma forse ancora non vi siete avventurati su questo valico nel cuore delle Dolomiti, ai piedi del Lagazuoi. Il Passo Falzarego è un tracciato abbastanza impegnativo e logisticamente molto importante per la zona. I panorami si aprono sono una vera gioia per gli occhi. D’altronde questa località è famosa anche tra gli amanti del trekking e per gli appassionati di sci; gli affezionati delle vacanze invernali non si lasciano mai scappare un giro sulla funivia panoramica del Passo Falzarego.
Quello che però ci interessa qui è che iI Falzarego fa breccia ogni stagione nel cuore dei centauri, pronti ad assaporarne ogni singolo metro di strada. Il nostro itinerario inizia e finisce in due dei borghi più caratteristici delle Alpi italiane: Cortina e Corvara. Incontriamo il passo proprio a metà percorso, tra strade e curve da sogno.
Il nostro itinerario è più un punto di partenza che un vero e proprio viaggio. Il consiglio è di vivere appieno il valico anche una volta arrivati: a piedi una volta arrivati in cima; in funivia per esplorare anche il Lagazuoi e le Cinque Torri dolomitiche. Ma anche in moto, unendo il passaggio a Falzarego a una destinazione cult come il Passo Fedaia sulla Marmolada.
Prima di montare in sella controllate sempre meteo e webcam. Sebbene in cima ci siano hotel e rifugi pronti ad accogliervi, il maltempo potrebbe ugualmente creare disagi a 2105 metri di altitudine.
La strada che seguiremo sarà unicamente la SR48 verso ovest. La regionale s’imbocca proprio dal centro di Cortina d’Ampezzo e ci porta chilometro dopo chilometro, curva dopo curva, proprio sul Passo Falzarego. Si tratta di 19 chilometri di bellezza, purezza e adrenalina.
Sulla nostra strada incontriamo alcune località molto interessanti, come Mortisa e Pocol. Quasi a quota Falzarego, a più di 2100 metri d’altezza possiamo ammirare la magia e il profilo svettante del Sass de Stria e il Forte Tre Sassi. Quest’ultimo è un antico fortino militare, costruito ma mai concluso durante gli anni della Grande Guerra. Del resto queste zone furono lo scenario d’eccezione delle battaglie tra truppe italiane e austroungariche durante il primo conflitto mondiale.
Attraversato il Falzarego a metà itinerario, cominciamo la discesa che ci porterà dritti verso la meta finale: Corvara di Badia. Dal passo i chilometri da percorrere sono circa 20, e ci portano dal territorio del Veneto a quello del Trentino Alto Adige attraversando prima San Cassiano e poi La Villa lungo le strade provinciali 24 e 37.
Deviamo poi sulla SS244 per 5 chilometri, seguendo ovviamente le indicazioni per il rinomato borgo alpino.
Il passo e le sue terre ricadono nel territorio delle Dolomiti Orientali di Badia, in particolare ad ovest di Cortina d’Ampezzo, nella provincia di Belluno in Veneto.
Con i suoi duemila metri d’altezza il meteo può essere abbastanza piovoso, dunque è importante procedere con cautela e indossare un abbigliamento adatto. Già da ottobre e fino a maggio inoltrato le temperature permangono inoltre al di sotto dello zero; tra novembre e febbraio vi sono poi quasi sempre giorni di ghiaccio (ovvero con la massima uguale o inferiore allo zero).
Trovandosi a una quota piuttosto rilevante poi, il meteo a Passo Falzarego può mutare con estrema rapidità in qualunque stagione. In estate, ad esempio, si superano facilmente i 20 °C durante il giorno con un’escursione termica notturna che non di rado scende a temperature sotto i 10 °C.
I passi dolomitici seguono un ciclo di aperture e chiusure stagionali legate alle specifiche situazioni del clima. Ecco perché è difficile in molti casi poter stabilire con precisione quando un valico sarà aperto o chiuso. I fattori decisivi sono ovviamente la presenza di neve e ghiaccio che rendono il traffico molto difficile o addirittura pericoloso.
La maggior parte dei passi riapre tra inizio e fine maggio (ad esempio il Pordoi e il Fedaia possono essere chiusi mentre il Falzarego è già nuovamente aperto al traffico). Nel nostro caso, il Passo Falzarego è sempre aperto in estate quando le temperature sono più alte ed è quasi impossibile trovare la neve; viceversa durante i mesi invernali la chiusura dipende da temperature o dalle precipitazioni.
Qui potete monitorare l’apertura del passo in tempo reale.
Non solo Passo Falzarego, quindi, ma un vero e proprio viaggio in moto alla scoperta delle zone più incantevoli delle nostre Dolomiti. Da non perdere! Così come sono imperdibili i piatti locali da assaggiare.
Sono Alessio Gabrielli, ho 26 anni. Laureato magistrale presso l'Università La Sapienza di Roma in Media, comunicazione digitale e giornalismo. Mi occupo dal 2022 di creare contenuti web per il sito TrueRiders portando avanti la mia passione per le moto e lo sport
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