La Dora Baltea, simbolo della Valle d’Aosta, è un fiume unico nel suo genere. Lunga 170 chilometri, Dora – quasi come una ninfa delle acque – si insinua sensuale tra splendide anse e incredibili borghi come Courmayeur o Saint Vincent. I Savoia, ancor prima di noi, scoprirono le meraviglie di questo fiume e lo valorizzarono, costruendovi intorno un nugolo di piccoli borghi, di antiche fortificazioni e di terrazze panoramiche dove oggi è magnifico pensare di trascorrere un weekend all’insegna del relax motociclistico.
Partiamo da Arnad; in particolare dalla Frazione Prouve da cui prendiamo la Strada Statale 26 della Valle d’Aosta che ci porta diretti al Forte di Bard. Continuiamo sulla SS 26 e svoltiamo leggermente a destra verso Via Caduti della Libertà/SR45; manteniamoci su SR 45 che diventa Via Canonici Regolari Lateranensi. In 32 minuti eccoci a Brusson. Procediamo da Rue Trois Villages/SR45 e giriamo a sinistra su Rue Col de Joux/SR33 che in 27 minuti ci porta a Saint Vincent. Continuiamo verso la Frazione Moron/SR33 e imbocchiamo la Strada Statale 26 della Valle d’Aosta fino a svoltare in SR 46 della Valtournenche attraversando la località Champagne. In 24 minuti eccoci ad Antey-Saint-André. Svoltiamo a destra e prendiamo SR 46 della Valtournenche; giriamo a sinistra e imbocchiamo SR9. Continuiamo poi su SR42 e SR12. Eccoci a Cheresoulaz in 21 minuti. Prendiamo la SR12; superata la Frazione Semon giriamo a destra sulla SR42 e poi ci immettiamo sulla Strada Statale 26 della Valle d’Aosta per arrivare a Nus. Seguiamo la SR36 che ci fa attraversare Lignan per poi girare sulla SR37 e prendere la Villaggio Vallè E che in poco più di 20 minuti ci porta a Ville Sur Nus. Ci manteniamo sulla Villaggio Vallè E e poi svoltiamo a sinistra per prendere la Bagnod/SR37. Entriamo nella Strada della Valle d’Aosta/SS26 attraverso lo svincolo per Aosta/Aoste ed eccoci in città.
Il Casinò di Saint Vincent
Il nostro itinerario ci porta alla scoperta di Saint Vincent: la “Riviera delle Alpi”. Merito della sua sorgente termale scoperta alla fine del Settecento, questa località si trasformò nel corso dell’Ottocento in una meta turistica per eccellenza, richiamando anche alcuni grandi letterati del passato come Silvio Pellico e Giosuè Carducci. Qui c’è uno dei quattro Casinò legali in Italia, oltre a quelli di Campione d’Italia, Sanremo e Venezia.
Il Forte di Bard, considerato tra i castelli più belli d’Italia
Se la Dora Baltea è una terra di castelli, anche questo itinerario non ci lascia insoddisfatti. Il Forte di Bard è uno dei migliori esempi di fortezza di sbarramento realizzati nel primo Ottocento; il suo aspetto è rimasto invariato rispetto all’originale. oltre ai tre fabbricati che lo costituiscono, è una pregevole opera architettonica la cinta muraria che corre tutto intorno. Il Castello di Nus sorge su una sporgenza che domina la Valle di Saint-Barthélemy; risalente al XIII secolo, forse il torrione quadrangolare crollato all’inizio del XX secolo era addirittura precedente.
L’Arco di Augusto ad Aosta
Impossibile non fare poi una visita ad Aosta, capoluogo della regione e meta del nostro itinerario. La sua bellezza e il suo patrimonio sono così suggestive che la città è anche conosciuta come “Roma delle Alpi”. Dall’Arco di Augusto all’Anfiteatro, passando per il Ponte e Porta Pretoria, sono numerose le testimonianze dell’ex colonia romana.
Il periodo migliore per percorrere l’itinerario che vi abbiamo suggerito è quello primaverile-estivo. In questi mesi, infatti, le temperature massime in Valle d’Aosta sono miti ed estremamente piacevoli, il tempo è tendenzialmente soleggiato e gli acquazzoni non sono così frequenti. In inverno il Colle del Piccolo San Bernardo resta chiuso, mentre il Col de Joux, è aperto salvo condizioni meteo eccezionali. Lungo le strade regionali che da Arnad conducono fino ad Aosta il limite di velocità è tra i 70 e 50 km/h. Sulla Strada Statale 26 che porta ad Aosta ci sono alcuni tratti in cui si possono raggiungere anche i 90 km/h. La moto migliore per percorrere il nostro itinerario è l’enduro stradale.
La Valle d’Aosta è terra di formaggi e salumi saporitissimi, ma anche di distillati alle erbe selvatiche e polenta. Ecco tre ristoranti imperdibili che incontriamo lungo l’itinerario:
Responsabile editoriale di TrueRiders sin dal 2015
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