È la più piccola delle frazioni di Foligno, una delle città più conosciute della Valle Umbra, ma la sua fama è tale da aver messo in ombra la città a cui appartiene. Perché tutti, in questi ultimi anni, hanno scoperto e si sono innamorati di Rasiglia attraverso i social, per poi raggiungere con ogni mezzo – poteva mancare la moto? – questo luogo che tesse storia e natura insieme, restituendo una bellezza che ha pochi paragoni nel cuore degli Appennini. Ruscelli e sorgenti che scorrono a pochi passi da splendide case restaurate, monumenti antichi e paesaggi di montagna: ecco cosa vi aspetta lungo questo itinerario alla scoperta di una delle località più suggestive del cuore verde d’Italia.
Il nostro itinerario ha Foligno come casa-base. Raggiungere Rasiglia da qui è piuttosto semplice e richiede una cavalcata di circa mezz’ora. Noi di TrueRiders vogliamo però proporvi una vera e propria esperienza che includa paesaggi verdi, ruscelli e borghi deliziosi: ecco perché vi suggeriamo di seguire un itinerario di circa 44 chilometri. Lasciamo Foligno e prendiamo la SS 3 in direzione di Capodacqua, una frazione che raggiungiamo in circa 17 chilometri. Da qui prendiamo la Strada Statale 77 della Val di Chienti, prendiamo la Via Adriatica e ci immergiamo nel cuore dell’Altopiano di Colfiorito: un complesso di cavità carsiche protetto dal Parco Regionale al confine con i Monti Sibillini. Proseguiamo per 13 chilometri fino all’omonima frazione di Foligno. Celebre per la produzione delle lenticchie, Colfiorito sorge su un pianoro a 760 metri di altitudine, quasi al confine con le Marche. Ne approfittiamo per una bella passeggiata immersi verde, assaggiando (e perché non acquistando) le prelibatezze locali. Dopo questa tappa, risaliamo in sella e riprendiamo il nostro tragitto. Imbocchiamo la SP 441; arriviamo a Popula e qui prendiamo la SP 442 per Rasiglia. La strada che ci conduce a destinazione, mancano 17 minuti, attraversa per ben due volte il confine umbro-marchigiano, in un susseguirsi armonico di paesaggi appenninici che è la vera ricchezza di queste terre.
Il leitmotiv di Rasiglia: ruscelli, cascate, sorgenti e fiumiciattoli che percorrono il borgo
Rasiglia dista 18 chilometri da Foligno, della quale rappresenta una frazione. Infatti Foligno è il 59° comune italiano per estensione della superficie. Se il centro cittadino principale si trova a 234 metri d’altezza, Rasiglia raggiunge i 648 metri. Non a caso, per raggiungere la frazione, si percorrono tracciati non dissimili da quelli di montagna. Ma cosa rende così speciale Rasiglia? Detta anche “Il borgo dei ruscelli”, la cittadina è caratterizzata da numerosi canali che ne attraversano il centro abitato. Questi rivoli sono alimentati dal fiume Menotre, la canalizzazione delle cui acque è valsa a Rasiglia anche il soprannome di “Venezia in miniatura”. Ma esistono anche sei sorgenti, proprio nel cuore cittadino, che alimentano i corsi d’acqua: Capovena, Alzabove, Venarella, Le Vene, Vena Pidocchiosa e Vene di Campolungo.
Questa frazione di Foligno merita inoltre una visita per altre testimonianze di grande valore storico. Il Castello Rinascimentale innanzitutto, voluto nel XIV secolo dai Trinci di Foligno e del quale oggi purtroppo restano poche tracce come il mastio, due torrette e una parte delle mura. La passeggiata che conduce al Castello di Rasiglia, così come l’arrivo, permettono di ammirare il suggestivo panorama sulla Valle Umbra.
Un altro luogo che merita la visita è il Santuario della Madonna delle Grazie. Nel 1450, in questo borghetto, venne ritrovata una statua della Madonna delle Grazie in adorazione del Bambino che, seppur più volte spostava, tornava sempre qui. Pertanto si decise di erigere un santuario in questo punto. Nonostante rimaneggiamenti nel corso dei secoli, la chiesa conserva pregevoli affreschi quattrocenteschi e decorazioni in pietra. Dopo il disastroso terremoto del 1997, il santuario fu completamente restaurato.
D’altronde la religione è un aspetto molto importante per la comunità locale. Il 9 e il 10 dicembre qui si celebra la Festa della Venuta per omaggiare la Traslazione della Santa Casa di Gesù da Nazareth a Tersatto e infine nelle Marche. Qui la casa, tra il 1291 e il 1294, fu spostata più volte: dapprima ad Ancona, poi a Porto Recanati, fino a Loreto. La costruzione dell’enorme sito mariano, uno dei più importanti al mondo, avrebbe definitivamente collocato in questo angolo d’Italia i resti dell’abitazione di Giuseppe e Maria.
Il periodo migliore per andare a Rasiglia è da giugno a settembre, quando la temperatura è piacevole e le precipitazioni scarse. Il clima della località è infatti mediterraneo, con estati calde e secche e inverni miti.
Ci troviamo in Umbria, e mangiare bene qui è una certezza. Ecco tre ottimi ristoranti, apprezzatissimi dai visitatori di Rasiglia.
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