Una montagna sacra, come forse nel resto del mondo succede solo per il Monte Fuji in Giappone o per il Kilimangiaro in Tanzania. Qui, nel cuore verde del nostro Paese, la spiritualità e il culto sono quelli riservati a San Francesco d’Assisi, patrono d’Italia e simbolo della fede povera, dell’umiltà come leitmotiv dell’esistenza religiosa e umana. Un paradiso fatto di curve avvolgenti e distese di uliveti. Borghi arroccati, monasteri e cammini religiosi, perché siamo proprio nel cuore del francescanesimo. E più precisamente siamo sul Monte Subasio, una vetta che domina la zona compresa tra Assisi e Spello, due destinazioni uniche da raggiungere in sella per ammirare uno dei tanti, mozzafiato lati dell’Umbria.
Partiamo da Assisi e siamo già nel Parco Monte Subasio. Prendiamo la Via Eremo delle Carceri/SP251 verso Via Anfiteatro Romano e mantenendoci su questa via per circa 5 chilometri, in 8 minuti ci ritroviamo l’Eremo delle Carceri sulla destra. Dopo una dovuta pausa riflessiva e contemplativa in questo luogo di culto, rimontiamo in sella da Via Eremo delle Carceri/SP251 verso Via San Benedetto, immersi in una natura immacolata.
Comincia anche la salita per il Monte Subasio, procedendo da Via San Benedetto/SP 251 a Via Borghettaccio; continuiamo su Via San Vitale in direzione di Via Assisana/SR147. Imbocchiamo Via Renaiola a sinistra, e poi su Via del Monte Subasio. A destra prendiamo Via del Sacro Tugurio, Via Ottone IV e imbocchiamo lo svincolo per Foligno/Spoleto.
Entriamo in SS75 e proseguiamo su Via Grignano, imbocchiamo la rotonda ed eccoci a Spello. Per raggiungere la Valtopina, tappa finale del nostro itinerario, da Spello entriamo nuovamente in SS75 e manteniamo la sinistra al bivio; entriamo in Strada Statale 3 Flaminia/SS3 e imbocchiamo l’uscita per Valtopina. Continuiamo su Ponte Nuovo e poi su Via Nazario Sauro.
Prima di passare al lato più turistico del nostro itinerario, chiariamoci un dettaglio: ma cosa significa subasio? L’origine del nome non è mai stata del tutto chiarita. La guida al Parco del Monte Subasio riferisce che l’ipotesi maggiormente accreditata è sub Asio, cioè “ai piedi del (monte) Asio”, il vecchio nome della montagna che sovrasta l’assisano.
Assisi, i luoghi francescani e il Monte Subasio sullo sfondo
Assisi è il punto di partenza del nostro giro… spirituale. La città di San Francesco e di Giotto affonda le sue radici nella civiltà romana e anche prima. Ancora oggi è universalmente riconosciuta come la patria del francescanesimo, nonché una delle mete di pellegrinaggio più popolari al mondo, tant’è che dal 2000 è Patrimonio dell’Umanità. La Basilica di San Francesco e il suo sepolcro, la Basilica di Santa Chiara e i capolavori di Cimabue, Giotto, Pietro Lorenzetti e Simone Martini sono tesori inestimabili in cui soffermarsi per un’esperienza davvero profonda.
Spello, tappa del nostro itinerario, è uno dei borghi più belli d’Italia in cui il cuore medievale convive con testimonianze di epoca romana come le mura, l’anfiteatro e le terme. La Chiesa di Santa Maria Maggiore ospita tele del Perugino e affreschi del Pinturicchio, così come la Chiesa Sant’Andrea. Da visitare sono poi Palazzo Baglioni, il Palazzo Comunale e la cinquecentesca Villa Fidelia.
La Valtopina, che caratterizza l’ultimo tratto del nostro itinerario, sorge intorno all’originaria Via Flaminia del III secolo a.C. Tra il X e il XI secolo nella zona comparvero invece i vari castelli ancora oggi visibili come il Castello di Poggio, il Castello di Gallano e il Castello di Pisano e il Castello di Serra.
Veduta dal Monte Subasio verso il fondovalle, con Assisi in secondo piano
Assisi sorge proprio nel cuore del Parco del Monte Subasio: un’area protetta che custodisce le memorie storiche, geografiche, paesaggistiche e spirituali del Francescanesimo, animato dall’amore per tutto il creato. L’Eremo delle Carceri costituisce un altro punto interessante lungo il nostro itinerario alla scoperta del Parco del Monte Subasio. A circa 4 chilometri da Assisi e immerso nella natura selvaggia della zona protetta, il romitorio è un santuario nato intorno ad alcune grotte naturali presso le quali Francesco e i suoi seguaci erano soliti “carcerarsi”, cioè ritirarsi. Secondo la tradizione, nel 1215 san Francesco ottenne l’eremo in dono dai Benedettini del monte Subasio.
L’Umbria non è solo una terra spirituale, è anche la regione della divina cucina. Un giro tra Assisi e Spello non può prescindere da una sacra sosta enogastronomica di tutto rispetto. Ecco tre ristoranti imperdibili:
Responsabile editoriale di TrueRiders sin dal 2015
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