Immerso tra gli ulivi e sospeso sulla roccia, è in Umbria che potrete visitare uno dei borghi più belli d'Italia

Immerso tra gli ulivi e sospeso sulla roccia, è in Umbria che potrete visitare uno dei borghi più belli d’Italia

Stefano Maria Meconi  | 14 Mag 2024  | Tempo di lettura: 4 minuti
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Se siete avvezzi della TV, sicuramente in questi giorni vi sarà capitato davanti uno spot promozionale con laghi cristallini, splendide viste su boschi fitti e rigogliosi, borghi che si susseguono e collezionano chiese, palazzi e musei. Non è una finzione scenica, ma è l’Umbria, da sempre una delle regioni italiane più amate dai turisti. E del resto, come non innamorarsene? C’è davvero di tutto, dal più grande lago del centro Italia (il Trasimeno, per capirci) al luogo simbolo della religiosità francescana (Assisi, neanche a dirlo). Fino a Stroncone, un piccolo borgo immerso tra gli ulivi dove il tempo, come si usa dire sempre più spesso, sembra essersi fermato. E anche voi vi fermerete, passeggiando, e scoprendo una realtà “di provincia” che farà la felicità di tanti. Scommettiamo? Anzi, partiamo?

1 Stroncone in moto. L’itinerario

1.1 Mappa

1.2 Percorso

Un itinerario di circa 50 chilometri, quello che passando per Stroncone, collega Terni e Rieti, due delle città più belle e importanti a metà tra Lazio e Umbria. Lasciata Terni, prendiamo la Strada di San Rocco/SP16 in direzione di Stroncone, che raggiungiamo in 7 chilometri. Proseguiamo lungo la SR313 e superiamo il confine entrando nel Lazio, passiamo per il bel comune di Configni e continuiamo verso il Valico di Fontecerro (846 m s.l.m.), poi arriviamo a Contigliano e prendiamo il Raccordo Rieti – Terni per raggiungere il capoluogo di provincia dell’Alto Lazio.

2 Il gioiello tra gli ulivi dell’Umbria


Uno scorcio del centro storico di Stroncone, con i suoi vicoli ben curati

Sospeso su una rupe rocciosa, immerso in quella campagna umbra che è il cuore verde d’ItaliaStroncone è la rappresentazione plastica di tutto ciò che richiama i visitatori in questa regione, facendoli innamorare al primo sguardo. Visto dal fondovalle, appare come un nugolo di case ed edifici uniformi, con il colore ocra onnipresente che, alla luce del tramonto, si trasforma in un rosa decisamente romantico. Siamo a circa 450 m s.l.m. dunque in un contesto collinare, ma dove le temperature fresche che provengono dalle montagne vicine accarezzano l’abitato. Un luogo, Stroncone, dove passeggiare tra la storia e le tante ricchezze naturali dell’Umbria ternana.


Un altro scorcio di Stroncone

Molti sono i luoghi che meritano una visita, a partire dalla centralissima Piazza della Libertà, fulcro di un borgo dove respirare arie antiche, se non addirittura antichissime. La sovrapposizione di storia è ben evidente soprattutto nei siti religiosi, come il Convento di San Francesco (fondato dal poveretto di Assisi nel 1213) oppure la Chiesa di San Nicolò, su cui insiste un antico portale di fine XII secolo mentre all’interno c’è una Incoronazione della Vergine attribuita a Rinaldo Jacovetti (di cui si trova una copia dello stesso anche a Magliano Sabina).

E nonostante ci troviamo in un piccolo comune (meno di 5mila abitanti), non manca un Museo di storia naturale, nel quale è possibile conoscere in maniera completa l’evoluzione di questo territorio nel corso dei millenni, grazie ad approfondimenti e collezioni che vanno dalla paleontologia alla geologia e alla zoologia. Il museo è visitabile su richiesta, telefonando al numero 07446098, e si trova nella centralissima Piazza della Libertà.

3 Cosa vedere lungo il percorso

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La Cascata delle Marmore, a 7 km da Terni

Situata a pochissimi chilometri da Stroncone, Terni è una delle due città capoluogo dell’Umbria insieme a Perugia. Dalla tradizione industriale, la città è però un vero e proprio crogiolo di storia, passando dai resti della città romana di Carsulae al bellissimo centro storico, il cui Duomo fu edificato a partire dal VI secolo, ma è oggi quasi interamente in stile barocco. Da vedere anche il Palazzo Spada, opera del Sangallo. Appena fuori Terni fanno bella mostra di sé le cascate delle Marmore, il salto artificiale più alto d’Europa che risalgono addirittura al 271 a.C. per volere del console Manio Curio Dentato. Infine, prima di arrivare a Rieti, si può passare per il Valico di Fontecerro, un breve tratto di montagna che sfiora gli 850 metri d’altitudine con pendenze fino all’8% e un dislivello medio del 5,5%.

Stefano Maria Meconi
Stefano Maria Meconi

Responsabile editoriale di TrueRiders sin dal 2015



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