Una terra di imperatori e principesse: in Alto Adige le montagne proteggono alcuni dei castelli più belli d'Italia - TrueRiders

Una terra di imperatori e principesse: in Alto Adige le montagne proteggono alcuni dei castelli più belli d’Italia

Stefano Maria Meconi  | 27 Lug 2024  | Tempo di lettura: 5 minuti
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Quali sono i motivi che spingono un turista a visitare il Südtirol? Sicuramente è una terra dalla profondissima storia e dalla natura emozionante, dove vivere un viaggio ai piedi delle Alpi, tra strade ricche di curve, i passi di montagna, salite ardite e discese panoramiche. Ed è proprio in questo contesto così elegante che scopriamo i Castelli dell’Alto Adige, capaci di disegnare una proposta turistica tanto piacevole quanto insolita. Veri e propri gioielli che sorgono nelle vallate alpine, un viaggio di meraviglia da Castel Salorno fino a Castel Tures, con decine di manieri abitati nei secoli da principi, vescovi e dall’imperatrice più amata di tutti i tempi. Partiamo?

Castelli dell’Alto Adige in moto. L’itinerario

Mappa

Percorso

Più che un itinerario fisso, una linea ideale da seguire per scoprire il meglio dei castelli dell’Alto Adige. Partenza da Salorno, il più meridionale degli oltre 800 castelli altoatesini (sì, sono proprio ottocento!) e arrivo a Vipiteno/Sterzing, quasi vicini al confine del Brennero. Da Salorno risaliamo la Südtiroler Weinstrasse, che passa per Cortina, Magrè, Termeno e il Lago di San Giuseppe, lasciandoci di lato l’Autostrada A22. Circondati dalle Dolomiti, e lungo vallate punteggiate da numerosi castelli – spesso usati proprio come sedi di aziende vitivinicole del territorio – risaliamo verso Appiano, dove si trova lo splendido Castel Hocheppan, da raggiungere con una panoramicissima escursione.

Prendiamo dunque la Statale 38 e proseguiamo per Merano, dove ad attenderci ci sono, tra gli altri, anche Castel Leone, Castel Scena e il castello Principesco di Merano, costruito in pieno centro città. Ridiscendiamo la vallata verso Bolzano, il capoluogo altoatesino. Qui ci sono alcuni dei castelli altoatesini più celebri, come Mareccio e Roncolo, che dominano zone pianeggianti ricche di vigneti. La ‘scalata’ verso Vipiteno ci fa passare per Castelrotto, Chiusa e Bressanone, in piena Valle Isarco. Qui, non può mancare una visita ai celebri siti religiosi della vallata, come l’Abbazia di Novacella.

Con l’arrivo a Vipiteno e la vicinanza a Castel Wolfsthurn e Castel Tasso si conclude il nostro viaggio tra i Castelli dell’Alto Adige.

Mille anni di bellezza: ecco come questi castelli ti conquisteranno

La storia dei castelli dell’Alto Adige coincide in larga parte con le vicende politiche e religiose delle due città più importanti di un tempo, Trento e Bressanone. Era qui infatti che risiedevano i cosiddetti principi-vescovi, delle figure che riunivano in sé sia il potere spirituale che quello temporale (o politico che dir si voglia). Vescovi per la chiesa e principi per il Sacro Romano Impero, furono loro a governare tutto quel territorio che da Trento arrivava fino al Brennero e all’attuale Tirolo, in Austria. Lo sviluppo dei castelli fu più ampio nelle zone di Bolzano, Bressanone e Merano: ancora oggi, intorno a queste tre città, si trovano almeno venti castelli, in vario stato di conservazione.

I castelli dei Conti del Tirolo

Castel Tirolo, il più antico tra quelli che si trovano in Alto Adige, risale all’incirca all’anno Mille. Da qui ebbe origine l’epopea dei Conti del Tirolo, il cui titolo si esaurì solo nel 1701 con l’imperatore Giuseppe I. Il maggiore sviluppo dei castelli risale invece al XII-XIII secolo, periodo nel quale sorsero, tra gli altri, Castel Zwingenstein a Renon, Castel Reichenberg a Tubre e Castel Boymont ad Appiano, non lontano dalla Strada dei vini dell’Alto Adige.

Per la difesa e per il piacere


Castel Trostburg presso Ponte Gardena (Bolzano)

In pieno Medioevo, la costruzione di un castello avveniva sostanzialmente per due motivi: difendere le proprie proprietà dai nemici e rendere evidente il proprio status sociale.

È il caso di Castel Trostburg a Ponte Gardena, in piena Valle Isarco. L’edificio fu costruito intorno al 1170 per controllare la vallata circostante, ma la famiglia von Wolkenstein, che ne fu proprietaria per ben seicento anni, lo ampliò enormemente, rendendolo ricco di servizi ed estremamente raffinato. Gli stessi conti Wolkenstein, nel 1641, costruirono Castel Gardena, su un declivio del Sassolungo. Questo complesso, più piccolo, era una “casa di campagna”, caratterizzata da numerosi laghetti dove venivano allevate le trote.

Più militare era invece la raison d’être di Castelchiaro, del quale oggi non rimangono che i resti della torre centrale. L’edificio, uno dei castelli dell’Alto Adige deputati alla protezione del territorio, sembrerebbe essere stato costruito in questo punto per osservare dall’alto il Lago di Caldaro.

Castel Trauttmansdorff, il più amato da Sissi

 

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Anche in questa zona ci sono dei luoghi che, più di altri, conquistano l’attenzione dei turisti. Sì, anche quelli su due ruote! È il caso ad esempio di Castel Trauttmansdorff a Merano, l’enorme complesso circondato da giardini che per decenni fu la residenza estiva di Sissi, imperatrice d’Austria. Costruito nel Trecento, l’edificio fu acquistato dal conte Joseph von Trauttmansdorff nel 1846, e ventisei anni dopo ospitò per la prima volta Elisabetta di Baviera, Sissi per l’appunto. L’imperatrice vi fece visita ogni anno per un ventennio, facendo divenire Merano la più amata delle città termali dalla nobiltà austro-ungarica. Oggi i giardini botanici del castello, nonché gli interni di questo pregiato esempio tra i castelli dell’Alto Adige, sono una meta per i visitatori che giungono in Alto Adige in ogni momento dell’anno.

Gli altri castelli dell’Alto Adige


Schloss Wolfsthurn, il ‘castello delle 365 finestre’ è considerato tra i più belli dell’Alto Adige/Südtirol

Poco lontano, a Egna si può visitare quanto rimane di Castel Kaldiff, costruito nel 1100 e caratterizzato dalla tipica struttura merlata. L’edificio, abbandonato nel corso dell’Ottocento, gode di una bellissima panoramica tutt’intorno.

Molti di questi castelli sono ancora oggi residenze private, come Castel Schlandersberg a Silandro o Castel Herbstenburg a Dobbiaco. È visitabile invece l’elegante Schloss Wolfsthurn a Racines, il castello delle 365 finestre. Questo splendido esempio dell’architettura barocca in stile alpino ospita oggi il Museo della caccia e della pesca.

Stefano Maria Meconi
Stefano Maria Meconi

Responsabile editoriale di TrueRiders sin dal 2015



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