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Solo in Italia potevi trovare un lago così bello: protetto dalle vette delle Dolomiti c’è un’oasi di colore e natura

Stefano Maria Meconi  | 11 Lug 2024  | Tempo di lettura: 3 minuti
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Un passo dal cielo. Non è solo il nome di una fortunata serie TV che va avanti ormai dal 2011, e che nella sua iterazione originale ha visto protagonista quel Terence Hill diventato famoso con Don Matteo. Per certi versi, è il sottotitolo ideale di un luogo che, anche grazie a questo sceneggiato televisivo, ha acquisito ancor più popolarità di quanta già ne avesse. Il lago di Braies non è solo una delle mete più ambite all’interno delle Dolomiti, ma con i suoi colori, le attrazioni che offre e la natura incontaminata sarà una scoperta che rimarrà per sempre impressa nel cuore del (moto)turista. Partiamo?

Lago di Braies in moto. L’itinerario

Mappa

Percorso

Partendo da Cortina d’Ampezzo, dirigiti verso nord sulla SS51 in direzione di Fiames. Dopo circa 5 chilometri, raggiungerai Fiames, una località incantevole circondata dalle Dolomiti. Da Fiames, continua sulla SS51 in direzione nord per circa 14 chilometri fino a Carbonin. Qui, godrai di splendide viste panoramiche sui monti e sulle valli circostanti.

Prosegui il tuo viaggio sulla SS51 in direzione nord-est per circa 12 chilometri fino a Dobbiaco. Questa pittoresca cittadina è un ottimo punto di sosta per esplorare le bellezze naturali della zona. Da Dobbiaco, prendi la SS49 e poi la strada locale verso sud-ovest in direzione di Braies. Percorri circa 11 chilometri attraversando verdi vallate e boschi rigogliosi, fino a raggiungere il suggestivo Lago di Braies.

Questo percorso copre una distanza totale di circa 48 chilometri, offrendo un viaggio attraverso paesaggi mozzafiato delle Dolomiti. A piacimento, potrai allungare il percorso a seconda se provieni da nord o sud. Nel primo caso, c’è tutto il Cadore, la Val di Fassa e l’Agordino pronti a regalarti grandi paesaggi. Se prosegui verso settentrione, Brunico e il Passo Stalle non sono così lontani.

Il lago più fotografato al mondo (ma è facile capire perché)


Uno scorcio idilliaco del Lago di Braies

Una volta arrivati al Lago di Braies, a palesarsi davanti agli occhi è l’indescrivibile spettacolo di uno dei laghi più fotografati al mondo. A conquistare gli occhi e l’obiettivo è il cangiante spettacolo delle acque che, a seconda del momento della giornata, assumono colori differenti. Il tutto, circondato dal verde intenso dei boschi altoatesini, che d’inverno si coprono con il manto bianco nevoso.

Sul lago di Braies aleggia la leggenda del Regno dei Fanes, una popolazione di selvaggi custodi del lago. Quando furono visitati da altre popolazioni di viaggiatori i Fanes, noti produttori di oro, regalarono loro alcuni oggetti ma gli erranti, prede dell’avidità, desideravano tutto quell’oro per loro. Allora, i Fanes gettarono al centro del lago tutto il loro oro e tutt’oggi, si dice, nelle notti di luna piena i superstiti del popolo escono con la loro regina a percorrere le sponde del lago di Braies, proteggendo il loro reame.

Ovviamente non si può dire che la leggenda sia vera, ma è sicuro che si può percorrere il periplo del lago attraverso un sentiero che percorre completamente tutte le sue sponde, attraverso un giro che dura a piedi circa un’ora o due, considerando delle soste per riposarsi presso un chiosco oppure scattare delle foto memorabili. Non solo, una buona idea sarebbe quella di percorrere il lago con il servizio di barche a noleggio.

Cosa vedere nei dintorni del Lago di Braies

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Le curve del Grossglockner, la strada più bella dell’Austria

Soggiornando per almeno un weekend nei pressi del Lago di Braies si può gustare (anche a tavola) tutta la ricchezza di questo territorio. Non solo il quasi omonimo Parco naturale di Fanes-Sennes-Braies, ma anche le attrazioni naturali come le Piramidi di Terra a Soprabolzano. Siamo peraltro vicinissimi al confine con l’Austria e, con una deviazione di poche decine di chilometri, si può raggiungere il Grossglockner, l’Autostrada delle Alpi.

Stefano Maria Meconi
Stefano Maria Meconi

Responsabile editoriale di TrueRiders sin dal 2015



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