5 Croci per un Passo nel cuore verde del Lagorai per un viaggio in Trentino indimenticabile

5 Croci per un Passo nel cuore verde del Lagorai per un viaggio in Trentino indimenticabile

Alessio Gabrielli  | 28 Mag 2024  | Tempo di lettura: 3 minuti
IS: 1013077008
Ascolta i podcast
 

Il Passo 5 Croci è un noto valico alpino che si trova in Trentino-Alto Adige, più precisamente tra la Cima d’Asta e la Cima Lagorai, ad un’altitudine media di oltre 2.000 metri al di sopra del livello del mare (il suo punto più alto, Cima Cece, raggiunge la bellezza di oltre 2.750 metri di altezza). Raggiungere in moto questa destinazione è quello che proveremo a fare in questo itinerario, partendo da più a sud, precisamente da Grigno. Abbastanza impegnativo, ma anche molto spettacolare renderà la vostra visita del Trentino davvero affascinante. Saliamo in sella!

1 Passo Cinque Croci in moto. L’itinerario

1.1 Mappa

1.2 Percorso

Si parte dalla Valsugana puntando dritti verso Grigno, dove prendere la prima salita tortuosa del nostro itinerario: quella che porta fino a Castello Tesino. Una salita impegnativa più per la sua lunghezza che per la sua pendenza, che premia con vedute del castello e della Conca Tesina. Arrivati a questo punto, la via lungo il Passo Cinque Croci prosegue con chilometri di cosiddetto falsopiano tramite cui raggiungerete la valle del Vanoi. Ci si avvicina a visitare l’ultimo posto abitato del nostro itinerario per chilometri. Località Refavaie, tra l’altro, presenta un noto rifugio omonimo, superato il quale dovrete affrontare una nuova strada sterrata in salita.

Un nuovo tratto sufficientemente faticoso, ma godibile grazie alla presenza di un bosco particolarmente fresco e profumato. Qui, se si è fortunati, il canto degli uccelli accompagna il percorso. Il Passo delle Cinque Croci, superato il bosco, prosegue con un nuovo tratto di apparente altopiano all’insegna del prato, che taglia letteralmente in due le montagne circostanti. Siamo ora sul ciglio meridionale del passo e siamo pronti a puntare in direzione Valsugana. Ci troveremo in discesa per la prima volta dopo diversi chilometri. Qui è importante prestare particolare attenzione alla strada, che si presenta sconnessa e scoscesa.

Le difficoltà appena citate vengono seguite da un tratto decisamente più tranquillo, quello del Carlettini e del Crucolo. Quest’ultimo è un punto di sosta gastronomica particolarmente apprezzato, soprattutto grazie al suo Parampoli. Si tratta di una bevanda alcolica servita alla fiamma, perfetta per scaldarsi durante i mesi più freddi.

2 Tutto quello che c’è da sapere sul Passo Cinque Croci

2.1 Cenni storici

La zona del Passo Cinque Croci fa parte di quei territori che, nel corso della Grande Guerra, furono combattuti tra Impero austroungarico e Regno d’Italia. Sebbene la Valsugana non fosse inizialmente una “preda” per gli austriaci, lo divenne con la Strafexpedition del 1916.

Il 15 maggio di quell’anno, al soldo del capitano Beck, 700 uomini dell’esercito d’Oltralpe occuparono la zona, completando l’opera il 24 dello stesso mese. La riconquista italiana si fece attendere per poco: il 6 luglio le truppe nostrane, sotto una fitta nevicata, riprese Col di San Giovanni.

2.2 Cosa vedere sul Passo Cinque Croci

Dopo Malga Conseria si trova il Monumento ai caduti di tutte le Guerre, a quota 1936 metri. A Cima Lasteati (2.295 metri) si può ammirare il ricovero Tenente Cecchin, segnalato da una lapide commemorativa.

Dal percorso del Cinque Croci è possibile deviare in direzione dei Laghi dei Lasteati, bellissimo scorcio naturale ben sopra i duemila metri. Poco sotto il Lasteati altri due punti di interesse: la croce di pali e filo spinato e il Ricovero tenente Sante Calvi.

2.3 Profilo stradale e topografico

Un tratto stradale sterrato che è in buona parte chiuso al traffico automobilistico da entrambi i versanti e che quindi può essere percorso solo su due ruote o a piedi.

Stiamo parlando di circa 70 chilometri di pura meraviglia alpina, che possiamo idealmente percorrere da Borgo Valsugana fino a Fiera di Primiero e che vi permetterà di sperimentare cosa voglia dire immergersi nella natura più incontaminata e selvaggia.

Alessio Gabrielli
Alessio Gabrielli

Sono Alessio Gabrielli, ho 26 anni. Laureato magistrale presso l'Università La Sapienza di Roma in Media, comunicazione digitale e giornalismo. Mi occupo dal 2022 di creare contenuti web per il sito TrueRiders portando avanti la mia passione per le moto e lo sport



Articoli più letti

©  2024 Valica Spa. P.IVA 13701211008 | Tutti i diritti sono riservati.
Per la pubblicità su questo sito Fytur