Tra Toscana ed Emilia Romagna, in sella lungo l’Appennino Tosco-Emiliano per scoprire il Passo del Muraglione in moto. Si tratta di un itinerario di 230 chilometri, che corre pressoché per intero lungo la Statale 67, una strada nata nel 1928 per mettere in diretta comunicazione l’alta Toscana, e precisamente la zona di Pisa, con la Riviera romagnola, passando per Firenze e deviando lungo i bellissimi paesaggi dell’Appennino Tosco-Emiliano, con il Passo del Muraglione in testa.
Lasciata alle spalle la splendida Pisa, città della Torre pendente e di “Tuttomondo”, l’ultima grande opera della pittrice Keith Haring, e ci immettiamo sulla SS67, che nel tratto urbano prende il nome di via Fiorentina. Nonostante il percorso segua – caso piuttosto unico – un’unica via di collegamento, non mancano consigli e idee per godere appieno di questo viaggio in direzione di Ravenna.
Viaggiando verso est incontriamo le splendide località di Pontedera e San Miniato. Da qui possiamo raggiungere Empoli, che dista una ventina di chilometri da Firenze. Nel capoluogo toscano una sosta è obbligatoria; qui potrete ammirare dei suoi monumenti più celebri della città, vero fiore all’occhiello del patrimonio artistico universale. Il Duomo di Santa Maria del Fiore, Palazzo della Signoria, Ponte Vecchio e Palazzo Pitti sono solo alcuni dei capolavori che potete visitare durante la sosta fiorentina. Oltrepassata Firenze, la tranquilla atmosfera della campagna toscana, con le sue curve morbide, cambia repentinamente. A mano a mano che punta verso l’Emilia Romagna, la strada inizia a salire in maniera progressiva verso le vette della dorsale appenninica.
Ed eccoci qui al Passo del Muraglione
Lasciata Firenze, senza passare per l’Autostrada A1, si troverà nuovamente la SS67, fida compagna di viaggio. La statale raggiunge Pontassieve e prosegue in direzione est, per poi deviare con decisione verso nord. Il Passo del Muraglione, vero protagonista di questo tour, è ormai vicino; qui non sarà difficile incontrare dei fratelli biker. Per alcuni rappresenta un vero e proprio passaggio obbligatorio dal forte significato evocativo. Lasciamo la Toscana e ci lasciamo alle spalle il Passo del Muraglione, proseguendo sulla SS 67. Ci troviamo in prossimità di San Benedetto in Alpe, già in Emilia Romagna. Per altri 30 chilometri circa, il percorso segue il profilo degli Appennini abbassandosi progressivamente.
Una volta giunti a Castrocaro Terme e Terra del Sole, avvertiamo già l’arrivo in Pianura Padana; le curve instancabili dell’appennino lasciano il passo ai lunghi e rilassanti rettilinei padani. Pochi chilometri dopo è la volta di Forlì, una delle tante città che seguono il corso della Via Emilia. La cittadina romagnola rappresenta un importante crocevia verso Cesena e Rimini oppure in direzione di San Marino, la più antica repubblica indipendente al mondo indipendente che vanta una ricchissima tradizione culturale. Il percorso del Muraglione prosegue invece verso Ravenna, la Bisanzio d’Italia, città nominata patrimonio dell’UNESCO grazie alle numerose architetture di epoca bizantina presenti, decorate nella caratteristica tecnica a mosaico.
La Basilica di San Vitale rappresenta un gioiello dell’arte Bizantina
Il nostro viaggio termina proprio qui, all’ombra della Basilica di San Vitale, non distante dalla tomba di Dante Alighieri. Ravenna, infatti, è stata l’ultima città ad accogliere il Sommo Poeta nel suo peregrinare dopo l’esilio. Inoltre, Ravenna è stata anche capitale dell’Impero romano in epoca tardoantica, motivo per il quale vanta una così grande concentrazione di architetture imperiali. La storica città rappresenta decisamente una delle tappe più belle di questa fantastica escursione.
Il ‘muraglione’ con l’iscrizione dedicata a Leopoldo II, Granduca di Toscana fino al 1859. La lapide è intitolata al fautore del collegamento del Passo del Muraglione
In antichità esisteva una strada che percorreva questo lato del Mugello. Il Passo del Muraglione, così come lo conosciamo oggi, divenne percorribile però solo nell’Ottocento, durante il regno di Leopoldo II, granduca di Toscana tra il 1824 e il 1859, penultimo monarca prima che il piccolo Stato toscano venisse annesso al Regno di Sardegna.
Il valico deve il suo nome dal grande muro in pietra costruito nel 1836, che permette di ripararsi quando soffiano i forti venti tipici del Mugello. L’altezza massima del Passo del Muraglione è di 908 metri, con un dislivello di 412 metri (lato San Benedetto in Alpe) e una pendenza media del 4,49%. Nel suo punto più alto, dopo Ponte Bocci e i 7 tornanti, raggiunge l’8,11%. A Osteria Nuova (613 metri) c’è l’unico tratto in discesa, con un -2%.
Il grande muraglione di Leopoldo II, che serve per ripararsi quando tira forte il vento, ha dato vita anche a un punto di ritrovo per i motociclisti, che qui si fermano e scambiano impressioni. E, perché no, stringono amicizia!
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