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Passo delle Radici, il valico del Dragone

Redazione TrueRiders  | 27 Feb 2023  | Tempo di lettura: 3 minuti
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Sul muro dell’antica pensione-ristorante in cima al valico poggiano i segnali stradali che indicano il confine tra Toscana ed Emilia-Romagna. Qui, sul Passo delle Radici, non c’è molto spazio per la forma, ma la sostanza non è certo da meno. Già in fatto di altezza, siamo dinanzi a un gigante dell’Appennino tosco-emiliano, forte dei suoi 1529 m s.l.m. e di un traffico che, generalmente, non è mai così scarso come la zona lascerebbe immaginare. Il perfetto mix di curve, salite e discese spettacolari, il tutto contornato da bellissimi paesaggi inseriti nel contesto del Parco naturale del Frignano, che fanno la felicità dei motociclisti.

1 Passo delle Radici in moto. L’itinerario

1.1 Mappa

1.2 Percorso

Lasciato il centro di Castelnuovo di Garfagnana (dove merita una visita la Rocca Ariostesca), ci si immette sulla SP72, direzione nord. Dopo 8 chilometri, l’incontro è con Castiglione di Garfagnana, da cui emerge un suggestivo ponte medievale in pietra. La strada, ricca in curve, è immersa in boschi rigogliosi che segnano il crinale da ascendere verso il Passo delle Radici. La meta intermedia, ovvero lo scollinamento del valico, dista ancora 23 chilometri, che ci permetteranno di arrivare dalla Toscana all’Emilia-Romagna, più precisamente dal lucchese al modenese. Giunti in Emilia, la SP72 cede il passo alla SP324, che dapprima ci porta a Pievepelago, risalendo poi il torrente Scoltenna fino al bivio di Montecreto. Fino a Lama Mocogno, il percorso è quello della SP40, per poi innestarci nella Statale 12 dell’Abetone e del Brennero. Questa ci conduce a Pavullo nel Frignano e, con un percorso ora più facile, fino a Maranello, casa della Ferrari. Un ultimo tratto di strada, la SP467, è un quasi rettilineo che ci porta a conclusione del nostro itinerario, in quel di Sassuolo.

2 Tutto quello che c’è da sapere sul Passo delle Radici

Quello del Passo delle Radici è uno dei percorsi appenninici con il maggior numero di strade potenziali da seguire. Infatti, se dalla Toscana è affrontabile solo tramite la SP71, dal lato emiliano può essere raggiunto addirittura con quattro percorsi diversi. Due di questi partono da Modena, uno da Montefiorino-Frassinoro, l’ultimo da Reggio nell’Emilia. Fattore interessante del valico è la sua pendenza, che dal lato toscano arriva fino al 20%, ma anche il clima che non risparmia il Radici. Qui, nell’inverno 2022-2023, si sono registrati venti fino a quasi 208 chilometri orari.

2.1 Cosa vedere nei dintorni

La zona del Passo delle Radici è foriera di tante possibilità per un mototurista attento. Di seguito, alcuni consigli utili su cosa vedere nei dintorni:

  • Castiglione di Garfagnana: uno dei 16 comuni della Garfagnana, al suo interno si trovano numerosi esempi di architettura medievale, tra cui il ponte sull’Esarulo, l’antico Castello medievale e numerose chiese, tra cui quella dei Santi Michele e Pietro con una curiosa facciata decorata solo in parte;
  • San Pellegrino in Alpe: a 1525 m s.l.m. è il borghetto più alto di tutti gli Appennini. Fa parte di Frassinoro (Modena), e con i suoi appena 38 abitanti è uno dei più piccoli d’Italia. Qui c’è il bel Santuario di San Pellegrino e Bianco;
  • borghi della ceramica, che sono riuniti nel Distretto ceramico. Frassinoro, insieme a Maranello, Fiorano Modenese, Formigine, Montefiorino, Palagano, Prignano sulla Secchia e Sassuolo, è la terra in cui viene prodotto l’80% della ceramica italiana, per scopi industriali, di arredamento, sanitari etc.
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