400 chilometri quadrati di pura meraviglia verde. Fittissima, incontaminata, inframmezzata da cascate e fiumi, intervallata dalla presenza di luoghi dal grande fascino storico-culturale come, ad esempio, i santuari di Camaldoli e de La Verna. Se pensavate che le foreste fossero confinate solo all’America, vi sbagliavate. Ma è un errore che vi conquisterà. Nell’Alta Toscana c’è spazio per un luogo di meraviglia, il Parco nazionale delle Foreste Casentinesi, Monte Falterona e Campigna, che si inserisce nel novero dell’Appennino tosco-romagnolo, ed è tra le zone naturali più interessanti del centro-nord Italia. Andiamo a scoprirlo insieme!
Un centinaio di chilometri in moto che, proseguendo lungo le zone dell’Appennino tosco-emiliano, offrono una impareggiabile successione di panorami e strade da veri motociclisti.
Si parte da Stia, non lontano dalle celebri località turistiche di Poppi e Camaldoli, e si affronta subito la salita del Passo la Calla, entrando nel Parco nazionale delle Foreste Casentinesi. Da qui, dopo un breve passaggio in Emilia Romagna, si ritorna nella Toscana aretina e fiorentina, toccando alcune piacevoli zone di media collina e risalendo, in direzione nord, verso il Lago di Bilancino – il più grande lago artificiale della Toscana – e giungendo così a Barberino di Mugello, la cui fama è nota al mondo dei motori.
Le Cascate dell’Acquacheta, nel Parco nazionale delle Foreste Casentinesi
Non solo un parco, ma una vera e propria foresta unica nel suo genere in Italia e che, tra le altre cose, è tra le più grandi di tutta Europa. Il Parco nazionale delle Foreste Casentinesi, Monte Falterona e Campigna può vantare un territorio che si estende lungo due regioni, e che si può percorrere in molti modi diversi, dalla moto a piedi (ci sono ben 650 chilometri di percorsi da trekking). Tra i punti più interessanti che valgono sicuramente la pena il viaggio, soprattutto se ci si trova già nelle vicinanze, ve ne sono alcuni davvero speciali:
Passo della Calla, in moto sugli Appennini
A 1.296 metri sul livello del mare, il Passo La Calla, o semplicemente Passo Calla, è tra i più alti valichi di questa zona dell’Appennino tosco-emiliano. La strada fu realizzata soltanto negli anni Trenta, è lunga circa 25 km e nel suo tratto più ripido supera dislivelli del 10%. Il percorso, che parte da Santa Sofia (257 m.s.l.m.), tocca dapprima Corniolo (589 m.s.l.m.) e prosegue verso Campigna e arriva a Corniolo, da dove sale fino ai 1.300 metri, ridiscendendo poi in direzione di Stia. Sebbene non conosciutissimo, La Calla è un valico interessante, da provare soprattutto su due ruote.
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