È l'epicentro monumentale della più bella regione d'Italia: qui ogni angolo è un trionfo di stucchi e monumenti color ocra - TrueRiders

È l’epicentro monumentale della più bella regione d’Italia: qui ogni angolo è un trionfo di stucchi e monumenti color ocra

Adriano Bocci  | 04 Nov 2024  | Tempo di lettura: 3 minuti
Cattedrale di San Giuliano, Caltagirone, Sicilia
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Che ne dite di fare la Val di Noto in moto? Il Vallo di Noto o più comunemente Val di Noto era una circoscrizione amministrativa del Regno di Sicilia nel periodo normanno. Venne abolita poi nel 1821. Dal 2002 alcune delle città comprese all’interno del Vallo hanno ottenuto il riconoscimento di Patrimonio dell’Umanità UNESCO.
Geograficamente parlando la Val di Noto comprende la zona sud orientale della Sicilia, tra le province di Catania, Ragusa e Siracusa. Le città incluse nella Val di Noto patrimonio UNESCO sono: Caltagirone, Catania, Militello in Val di Catania, Modica, Noto, Palazzolo Acreide, Ragusa, Scicli.

Val di Noto in moto. L’itinerario

Mappa

Itinerario

Il percorso, che parte da Catania per far ritorno nella città ai piedi dell’Etna, è abbastanza lungo, per questo è consigliabile fare delle tappe di sosta intermedie per godervi tutte le meraviglie della Val di Noto in moto.
Uscite da Catania direzione Sud-Ovest, prendendo poi la SS192, prima, e la SS417, poi. Poco dopo l’aeroporto militare di Sigonella, dovrete prendere la SP69 e poi, dopo un brevissimo tratto sulla Strada Statale 385, la SP 30 direzione Militello di Val di Catania.
Da qui proseguite lungo la SP28 e poi nuovamente sulla SP385 che vi porterà invece a Caltagirone, la cui Cattedrale di San Giuliano è nell’immagine di copertina. Da Caltagirone sulla SS124, prima, e sulla SP34, poi, procederete in direzione Sud prima di imboccare la Strada Statale 514. Per raggiungere Ragusa, invece, dovrete prendere la SP52. Proseguite poi sulla SS115 e sulla SP94, per poi prendere la strada per Scicli.
Si ritorna verso Nord sulla SP54 per arrivare in breve tempo a Modica, da dove partiremo poi, in direzione Nord, sulla SP90 per arrivare a Palazzolo Acreide. La SS287, invece, è la strada che ci porta nella splendida Noto, assolutamente da visitare.
La SS115, invece, ci condurrà da Noto e lungo la costa orientale della siciliana verso Nord, per andare alla scoperta della splendida Siracusa e il suo Teatro Greco. La SP114, poi, ci riporterà a Catania, meta di partenza e di arrivo del nostro tour della Val di Noto.

Per le indicazioni della Val di Noto su Maps in tempo reale, tocca qui.

Val di Noto: storia e curiosità

Basilica San Sebastiano, Palazzolo Acreide (Val di Noto)
La Basilica di San Sebastiano a Palazzolo Acreide è uno dei monumenti più significativi di tutta la Val di Noto
Come suggerisce il nome, il vallo prende il nome dalla città di Noto, che si trova in provincia di Siracusa. Con tutta probabilità questa era il centro del governo del Vallo. Dopo il terremoto del 1693 molti centri della Val di Noto vennero completamente distrutti e poi ricostruiti con caratteristiche che ritroviamo in tutte le città comprese. Lo stile barocco di questa ristrutturazione ha permesso nel 2002 all’intera zona di diventare Patrimonio dell’Umanità UNESCO.
Le motivazioni che hanno portato alla sua elezione sono diverse: sicuramente lo stile del tardo barocco che accomuna i centri di questi zone sono una testimonianza di questo stile artistico.

Val di Noto, Ragusa Ibla, uno dei suoi borghi più belli
Ragusa Ibla, uno dei borghi più belli della Val di Noto
Sicuramente anche il fatto che la zona è stata completamente ricostruita dopo il sisma seguendo lo stesso progetto architettonico ha aiutato nella valutazione. C’è anche da segnalare il fatto che le 8 città comprese sono a rischio sia perché si tratta di una zona sismica sia a causa della vicina presenza dell’Etna.
Una zona sicuramente tutta da scoprire con tantissime cose da vedere durante il vostro percorso: i borghi marinari e i piccoli centri arroccati, le 8 città dell’Unesco e il loro stile barocco, la natura, le spiagge, il mare, i siti archeologici. Senza dimenticare che questa zona dell’isola, come il resto della Sicilia, è affascinante anche per quello che riguarda la tradizione enogastronomica.

Adriano Bocci
Adriano Bocci


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